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Entro il mese di ottobre, sia i lavoratori autonomi che una parte dei pensionati devono prestare particolare attenzione a una scadenza cruciale: il 31 ottobre. Questa data segna infatti il termine per due importanti adempimenti amministrativi: la presentazione della domanda di ISCRO per i lavoratori autonomi e la dichiarazione dei redditi per i pensionati che percepiscono redditi da lavoro autonomo. Vediamo nel dettaglio cosa fare entro questa data.

1. Domanda di ISCRO (Indennità Straordinaria di Continuità Reddituale e Operativa)
L’ISCRO è un sostegno economico rivolto ai lavoratori autonomi titolari di partita IVA, istituito dall’INPS per garantire una forma di tutela durante i periodi di difficoltà economica. La scadenza per presentare la domanda è fissata al 31 ottobre 2024.

Chi può richiedere l’ISCRO?
I lavoratori autonomi iscritti alla Gestione Separata dell’INPS possono fare domanda, purché soddisfino determinati requisiti. In particolare, i candidati:

Non devono essere titolari di pensione o iscritti ad altre forme previdenziali obbligatorie, non devono beneficiare di NASpI, DIS-COLL, ALAS o di altre indennità come quella di discontinuità per i lavoratori dello spettacolo, non devono percepire compensi da cariche elettive o politiche.
Devono avere un reddito di lavoro autonomo inferiore al 70% della media dei redditi conseguiti nei due anni precedenti.
Il reddito del 2023 non deve superare i 12.000 euro.
Devono essere in regola con i contributi previdenziali obbligatori e avere una partita IVA attiva.
Importo e Durata dell’Indennità
L’importo dell’ISCRO varia da 250 euro a 800 euro al mese e viene erogato per un periodo di 6 mesi. La domanda può essere presentata esclusivamente online attraverso il portale INPS.

2. Dichiarazione dei Redditi per Pensionati con Redditi da Lavoro Autonomo
Un’altra scadenza fondamentale del 31 ottobre riguarda i pensionati che percepiscono redditi da lavoro autonomo. Entro tale data, infatti, devono inviare all’INPS la dichiarazione dei redditi relativi al 2023, che sono soggetti al divieto parziale di cumulo con le prestazioni pensionistiche.

Chi è esente dall’obbligo di dichiarazione?
Non tutti i pensionati sono tenuti a rispettare questo obbligo. In particolare, sono esonerati:

I titolari di pensione o assegno di invalidità decorrenza entro il 31 dicembre 1994.
I titolari di pensione di vecchiaia liquidata a partire dal 1° gennaio 2001, che possono cumulare interamente la pensione con i redditi da lavoro autonomo.
I titolari di pensione di vecchiaia o anzianità nel sistema contributivo (dal 1° gennaio 2009), che possono cumulare completamente la pensione con i redditi da lavoro.
Per tutti gli altri, rimane l’obbligo di comunicare all’INPS i redditi da lavoro autonomo del 2023. Chi non rispetta la scadenza del 31 ottobre rischia di dover versare una somma pari all’importo annuo della pensione percepita.

Le scadenze di fine ottobre sono fondamentali per molti lavoratori autonomi e pensionati. Non rispettare queste date può comportare la perdita di un’opportunità di sostegno economico o sanzioni significative. Assicurati di agire per tempo: chi deve presentare domanda per l’ISCRO può farlo tramite il portale INPS, mentre i pensionati devono comunicare i propri redditi da lavoro autonomo per evitare pesanti conseguenze.

 

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