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E-mobility la parola chiave pi diffusa nel dibattito europeo sul futuro dei trasporti, ma stiamo davvero andando verso un mondo in cui circoleranno soltanto auto a zero emissioni?
Guardando la Norvegia si direbbe di s. Nel Paese scandinavo la transizione green sta facendo passi da gigante, ed notizia recente che le vetture elettriche hanno superato quelle a benzina, con pi di 750.000 unit circolanti. Ad agosto 2024 le nuove immatricolazioni sono state il 94% del totale e si pensa che nel 2025 rappresenteranno la totalit dei modelli venduti.
Un’eccellenza forse non ripetibile altrove in Europa sul breve periodo, ma che segna una tendenza generale in atto e che fa ben sperare per il futuro.

L’e-mobility corre veloce: cosa dice il mercato?
Secondo il Global EV Outlook dell’Agenzia internazionale dell’energia (Iea), che valuta annualmente gli sviluppi della mobilit green a livello globale, i mezzi elettrici si stanno spostando verso il mercato di massa di numerosi Paesi, e si stima che le auto vendute entro la fine del 2024 saranno circa 17 milioni, intorno al 20% del totale con una crescita del 25% rispetto all’anno precedente. I dati sono ancora migliori per i veicoli commerciali leggeri, che hanno registrato un aumento di vendite del 50% nel 2023, pari a circa 450.000 unit.


Segnali molto incoraggianti nella direzione indicata dagli obiettivi globali di sviluppo sostenibile, con il traguardo delle emissioni zero da raggiungere entro il 2050, ma la strada da percorrere per completare il percorso di transizione verso la mobilit elettrica non tutta in discesa.
Se da un lato i numeri complessivi tenderanno a migliorare, grazie al divieto di vendita di auto con motore termico a partire dal 2035, dall’altro va considerato che attualmente in Europa i trasporti, con quelli stradali largamente in testa, sono ancora responsabili di circa il 25% delle emissioni in base ai dati del Parlamento Europeo.

Obiettivo 2050: la sfida si vince con l’impegno di tutti
Per superare la sfida Net Zero necessario un cambio di marcia culturale da parte dei cittadini ma anche un impegno istituzionale a sostenere concretamente la transizione.
Il caso della Norvegia esemplare in questo senso, con molteplici vantaggi offerti dal governo ai veicoli elettrici: incentivi all’acquisto, esenzioni fiscali, abolizione dei pedaggi, corsie e parcheggi riservati. E, pi di ogni altra cosa, garanzia della facilit di ricarica, con una rete capillare e l’ampia diffusione di colonnine, wallbox e stazioni domestiche smart: la grande maggioranza dei norvegesi pu cos ricaricare comodamente a casa propria e a costi contenuti.

Una strada virtuosa che sembra voler percorrere anche l’Italia, che ha numeri di immatricolazioni elettriche ancora bassi rispetto alla media europea, con la riproposizione a partire dallo scorso luglio del cosiddetto “Bonus colonnine domestiche”, un contributo statale a privati e condomini per l’acquisto e l’installazione di infrastrutture per la ricarica dei veicoli elettrici, pari all’80% del prezzo di acquisto. Gli utenti che decidono di installare una wall box domestica possono accedere a questo incentivo per le installazioni effettuate dal 1 gennaio 2024.
Il contributo massimo previsto di 1.500 euro per gli utenti privati e di 8.000 euro per le installazioni condominiali. Questi incentivi rappresentano un’opportunit significativa per i cittadini e le comunit, contribuendo a ridurre i costi iniziali associati all’installazione di punti di ricarica.Questo genere di iniziative gioca un ruolo strategico nel promuovere la diffusione della mobilit elettrica e garantirne il successo a lungo termine, rendendola pi accessibile e conveniente: una necessit imprescindibile, come confermano i dati Iea, che mostrano un aumento a livello globale del 40% di punti di ricarica pubblici installati nel 2023.
Un’infrastruttura ben distribuita anche a livello domestico aiuta inoltre a incrementare la fiducia degli automobilisti nel passaggio a un’auto elettrica, eliminando la cosiddetta “range anxiety”, ovvero la preoccupazione che il veicolo non abbia sufficiente autonomia per percorrere lunghe distanze senza la certezza di trovare una stazione dove ricaricare.

Una rete di ricarica capillare, efficiente e accessibile: la mobilit green parte da casa
In parallelo alle azioni governative, l’impegno dei player privati altrettanto importante per favorire la diffusione di una solida cultura della mobilit elettrica. Enel, leader del mercato e primo operatore in Italia, con 21.500 punti di ricarica installati capillarmente sul territorio, negli anni ha costruito un’offerta completa di energia sostenibile e soluzioni di ricarica flessibili e personalizzate, posizionandosi tra i principali Mobility Service Provider.

Per chi ha la possibilit di ricaricare a casa, Enel offre un ecosistema di soluzioni pensato per garantire il risparmio in tutta l’abitazione ottimizzando la produzione di energia e consumi.
Per chi possiede un’auto elettrica Enel propone offerte che includono la fornitura dell’energia elettrica e la Waybox per la ricarica domestica, comprensiva di installazione e assicurazione, a prezzi scontati. I prodotti della gamma Waybox sono stazioni di ricarica compatte realizzate con i pi alti standard tecnologici e disponibili nelle versioni con potenza 7,4kW e 22kW. Le Waybox garantiscono la possibilit di gestire le proprie sessioni di ricarica in maniera personalizzata e autonoma, anche da remoto utilizzando l’App Enel X Way. Si tratta di un hub digitale attraverso il quale gli e-driver possono attivare e monitorare le ricariche direttamente dal proprio dispositivo, sia in ambito domestico che in ambito pubblico. Inoltre, grazie al sistema Load Optimization Pro, integrato in tutte le soluzioni della gamma le stazioni di ricarica domestiche di Enel “dialogano” con la casa, garantendo le migliori prestazioni di ricarica possibili, senza interferire con i consumi degli elettrodomestici collegati al contatore.

Inoltre, una collaborazione tra gli attori coinvolti nella transizione verso l’e-mobility fondamentale per rendere il processo sempre pi accessibile e sostenibile, soprattutto a livello tecnologico: ne un esempio la joint venture Ewiva che Enel sta portando avanti dal 2021 con il Gruppo Volkswagen per la realizzazione della pi grande rete nazionale di ricarica ultraveloce, alimentata al 100% da energia rinnovabile.

I CONTENUTI DI QUESTO ARTICOLO SONO STATI PRODOTTI DA ENEL

3 ottobre 2024 (modifica il 4 ottobre 2024 | 15:30)

© RIPRODUZIONE RISERVATA



 

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