Nota – Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BariToday
“Apprendiamo che la Giunta regionale della Puglia ha chiesto al ministero dell’Agricoltura l’emissione del decreto di declaratoria per siccità che si è verificata nei territori di comuni delle province di Foggia, Bari-BAT, Brindisi, Taranto e Lecce al fine di consentire l’accesso al Fondo di solidarietà nazionale agli aventi diritto. Si tratta di un passo assolutamente necessario alla luce della crisi idrica in atto, che sta mettendo in ginocchio il comparto zootecnico e agricolo. Un vero e proprio allarme rosso, quello causato dalla siccità, che rischia di avere conseguenze economiche e produttive disastrose per tante piccole e medie aziende pugliesi. La verità, ahinoi, è sotto gli occhi di tutti: ancora una volta dobbiamo attendere i tempi della burocrazia per dare un minimo di sollievo al settore primario. Il solito modus operandi tutto italiano e tutto sbagliato, basato sulla emergenza anziché sulla prevenzione. La cartina di tornasole del fatto che, purtroppo, il nostro Paese troppo spesso dimostra di avere una classe politica e istituzionale, scollata dai reali problemi e dalle reali criticità del territorio. E proprio l’allarme siccità ne è l’esempio lampante. Cosa fare adesso? In primis, si necessitano azioni urgenti e la valutazione di un piano strutturale degli invasi per far fronte alla situazione straordinaria di siccità, nonché l’intervento del governo e del Masaf, con tutte le risorse disponibili del Pnrr o a livello statale, per cercare di fronteggiare l’emergenza pugliese, che sta impattando negativamente sulla comunità e su tutto comparto agricolo. Ricordo, infatti, che se non disponiamo di acqua, non disporremo di derrate alimentari e sicuramente non potremmo più parlare di quella sovranità alimentare, tanto a cuore al governo e al ministro Lollobrigida”. Così, in una nota, Andrea Tiso, presidente nazionale di Confeuro, la Confederazione degli agricoltori europei e del mondo.
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