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In arrivo una riforma sui bonus edilizi: il Governo sta lavorando per rafforzare in primo luogo gli incentivi a favore del risparmio energetico degli edifici e per introdurre agevolazioni fiscali a favore dei cittadini che hanno redditi più bassi. Alcuni dei bonus in scadenza il 31 dicembre 2024 non saranno riconfermati o continueranno a esistere con detrazioni fiscali ridotte rispetto a quelle attuali. 

Analizzando i dati del Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec), le abitazioni incidono sui consumi finali di energia per quasi il 44%, e il 26% degli edifici residenziali è responsabile delle emissioni inquinanti. I nuovi incentivi fiscali, che saranno inclusi nella prossima legge di Bilancio, cercheranno di porre un freno alle stime del Pniec da un lato, e di allinearsi alla Direttiva europea sulle Case Green, dall’altro. 

Proprio su questo punto, però, il Governo ha già chiesto dei correttivi sugli obiettivi della direttiva, considerati troppo ambiziosi: gli Stati membri dovrebbero, infatti, riuscire a ridurre i consumi energetici del 16% entro il 2030 e del 22% entro il 2035. 

Ma quali sono in pratica le novità in arrivo sui bonus edilizi? L’intenzione del Governo è quella di ideare un piano triennale e, secondo le stime dell’Ufficio parlamentare di bilancio, il costo da sostenere sarà pari a 2 miliardi di euro. Vediamo allora cosa succederà nel 2025, tra rinnovi, modifiche e capovolgimenti.

Bonus casa 2025 tra ipotesi e abolizioni

A confermare il taglio dei bonus edilizi per il 2025 è stata la stessa Giorgia Meloni, la quale, durante l’assemblea di Confindustria tenutasi il 18 settembre scorso a Roma, ha annunciato che non ci saranno bonus per ristrutturare la seconda e la terza casa

Alla luce dell’impatto negativo che la promulgazione del Superbonus ha avuto sul deficit pubblico e dell’impegno assunto per adeguarsi alla direttiva Case Green, nelle intenzioni del Governo c’è proprio quella di revisionare i bonus edilizi in vigore. 

Dovrebbero infatti non essere riconfermati nel 2025:

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Quali bonus ci saranno nel 2025?
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Bonus edilizi 2025: quali sono le novità

Non ci sono ancora conferme assolute su quali saranno i bonus edilizi effettivamente in vigore anche nel 2025, ma una cosa appare abbastanza chiara: l’aliquota massima che le detrazioni statali potranno raggiungere potrebbe essere fissata al 65% (con le dovute eccezioni).

A ciò si aggiunge anche il fatto che i lavori da effettuare sull’immobile dovranno garantire un miglioramento della sua classe energetica. Quindi potrebbe trattarsi dell’installazione di:

  • cappotti termici;
  • pompe di calore;
  • sistemi fotovoltaici;
  • doppi infissi;
  • riscaldamenti a pavimento. 

In particolare, per il prossimo anno spunta l’ipotesi di un bonus infissi unico, avente l’obiettivo di sostituire i vecchi infissi con soluzioni più efficienti dal punto di vista energetico, che potrebbe rimpiazzare le agevolazioni attualmente in vigore, con detrazione al 50% o al 65%. 

Sono allo studio anche delle novità che dovrebbero favorire le famiglie a basso reddito e gli incapienti: tali soggetti potrebbero infatti avere la possibilità di accedere ai contributi statali sotto forma di sovvenzioni

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Bonus edilizi 2025: quali restano in vigore?

Quali sono allora i bonus casa che si potranno richiedere anche nel 2025, sulla base di quello che sappiamo finora? Partiamo da quello più chiacchierato di sempre: il Superbonus, che dalla sua versione iniziale, al 110%, è oggi disponibile al 70%. La detrazione fiscale prevista per il 2025 è pari al 65%, fermo restando che potranno continuare a usufruire dell’aliquota al 110% gli abitanti dei Comuni colpiti da eventi sismici in stato di emergenza. 

Il bonus ristrutturazione casa, attualmente al 50%, dovrebbe passare al 36%, con una riduzione del tetto massimo di spesa dagli attuali 96.000 euro a 48.000 euro per singola unità immobiliare. L’aliquota dovrebbe poi subire un’ulteriore decurtazione, al 30%, a partire dal 2028. 

Il bonus barriere architettoniche, che aveva già subito delle modifiche per il 2024, in base alle quali non era più stato possibile accedere all’agevolazione per la sostituzione di finestre, serramenti, porte, infissi e pavimenti, manterrà l’aliquota al 75%

L’aliquota dovrebbe infine abbassarsi al 36% anche per l’ecobonus e il sismabonus, con una spesa massima detraibile di 48.000 euro, da ripartire in 10 rate annuali di pari importo, per i lavori effettuati tra il 1° gennaio 2025 e il 31 dicembre 2027.

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