diFabrizio Geremicca
Il bonus erogato dal Comune interessa 200 mila famiglie che hanno saldato la quota 2023
Uno sconto di 32 euro sulla Tari, la tassa sui rifiuti, per i napoletani che sono in regola con i pagamenti, nel senso che hanno saldato la quota del 2023 e hanno rispettato i termini. Lo annuncia in una nota che ha diramato ieri il capogruppo del Partito Democratico in consiglio comunale, Gennaro Acampora. La platea dei beneficiari del piccolo bonus, secondo le stime del capogruppo del Pd, è di circa 200.000 famiglie, le quali riceveranno a breve la bolletta con l’acconto da versare per il 2024.
Le regole per il pagamento della Tari relative all’anno in corso sono state messe su carta da una delibera di giunta comunale approvata il 19 giugno. Prevedono un acconto ed una rata a saldo. L’acconto può essere versato in una unica soluzione, entro il 30 settembre 2024, oppure in tre fasi: 16 settembre, 18 novembre e 31 dicembre 2024. La rata a saldo va pagata entro il 15 aprile 2025.
La novità di quest’anno, oltre alla possibilità di fruire del bonus, è legata proprio alla differente scansione dei tempi di pagamento rispetto al passato. Finora, infatti, almeno con riferimento agli anni più recenti, il saldo della prima rata era previsto a metà luglio ed il pagamento in una unica soluzione andava effettuato entro il 31 luglio. Il 2 maggio, in effetti, una deliberazione della giunta comunale aveva proposto proprio la scansione temporale che era stata già adottata in passato.
I tempi tecnici necessari alla stampa ed all’invio per posta degli avvisi di pagamento, però, ed il passaggio al nuovo sistema applicativo di gestione della Tari, che è preventivato per l’inizio del 2025, hanno determinato una complessa attività di trasferimento e di verifica dei dati, in conseguenza della quale il Comune ha valutato che l’elaborazione degli avvisi di pagamento per il saldo della Tari 2024 non avrebbe potuto essere completata prima della fine di febbraio 2025.
Discende da qui la nuova scansione temporale dei pagamenti, per la quale i napoletani riceveranno nei prossimi giorni i bollettini con le diverse rate e quello per chi sceglierà di pagare in una unica soluzione.
Torniamo, però, allo sconto di 34 euro. Nel bilancio di previsione 2024 – 2026, approvato con delibera del consiglio comunale del 9 aprile 2024, è stata stanziata una somma pari a sei milioni e mezzo di euro, finalizzata a riconoscere un bonus ai cittadini «per mitigare i disagi relativi all’incremento dei prodotti di prima necessità ed in particolare di quelli energetici». Per il caro bollette, insomma.
Pierpaolo Baretta, l’assessore al Bilancio, nella relazione al consiglio comunale del bilancio di previsione 2023/2025 ha specificato poi che il bonus, «per semplicità amministrativa», sarebbe stato erogato nel 2024, in occasione del saldo Tari.
Sul tappeto resta il problema della diffusa evasione della tassa sui rifiuti. Un danno per le casse comunali da circa 100 milioni l’anno sui 250 milioni circa che è il valore complessivo della Tari che il Comune avrebbe dovuto incassare nel 2023.
Un fenomeno orizzontale, che comprende tutti i quartieri. «Il Comune di Napoli riscuote il 60% circa della somma che gli è dovuta», ha detto circa un anno fa l’assessore Baretta. Il sindaco Manfredi, nell’occasione, aveva annunciato però che si stava correndo ai ripari. «Abbiamo messo in campo un sistema di riscossione – aveva detto – molto più articolato ed efficiente, completamente digitalizzato». Si capirà tra qualche tempo se davvero Palazzo San Giacomo sarà stato in grado di abbattere la percentuale di evasione dei tributi locali, Tari in primis, che crea un buco nelle casse comunali e grava sotto forma di aumenti e maggiori esborsi sui napoletani che versano quanto è dovuto.
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