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Accompagnata da polemiche piuttosto vocali la “sfrondatura” dei decreti in ratifica; dalla teorica settantina – che avrebbe impegnato l’Aula a tempo indefinito – ai 12 effettivamente scorporati. Tutt’altra cosa, rispetto alle premesse. Seppure l’andamento dei lavori, ieri, facesse pensare a tempi lunghi per evadere il comma. Confronto-fiume, non privo di asprezze, su blockchain ed asset virtuali. Prologo di una notturna dedicata al decreto sul potenziamento dell’azione di riscossione crediti dell’Esattoria. Da registrare l’apertura di Governo e Maggioranza agli spunti – e non erano pochi – delle Opposizioni.

Alla ripresa dei lavori, oggi pomeriggio, percorso teoricamente in discesa. All’attenzione dei consiglieri infatti testi in genere più asciutti, e senza il precedente “carico” di emendamenti. Come il decreto in materia di volontariato di protezione civile; che istituisce l’Unione delle associazioni e dei gruppi che operano in questo ambito. E ciò per garantire efficacia agli interventi e piena integrazione al servizio nazionale. È uno dei settori più vivi della nostra società – ha rimarcato il Segretario di Stato Ciacci –; ricordando come siano oltre 200 i volontari sul campo, pronti ad intervenire in caso di emergenza. Sottolineato il ruolo avuto in periodo pandemico; il supporto offerto in occasione delle alluvioni in Toscana ed Emilia-Romagna: riconosciuto anche dal Presidente italiano Mattarella. Unanime il plauso dell’Aula ad un simile impegno civico, che inorgoglisce il Paese. Bipartisan anche l’apprezzamento per il testo, nel suo complesso. Due, comunque, gli emendamenti. Quello di Motus nelle intenzioni andava a precisare la personalità giuridica dell’Unione. Ad avviso del Segretario Ciacci, tuttavia, una simile modifica comporterebbe lo status di ente pubblico, e ciò andrebbe ad impattare sullo spirito della normativa. Proposta respinta; via libera invece ad un emendamento di RF di carattere formale. Il decreto è stato infine ratificato all’unanimità.

Si è passati dunque al provvedimento sull’aggiornamento dei coefficienti di trasformazione e rivalutazione per i trattamenti pensionistici a regime contributivo. Nessun dibattito, neppure sull’emendamento governativo; passo spedito e ratifica sostanzialmente all’unanimità. Step successivo il decreto recante norme applicative, di modifica e coordinamento alla riforma previdenziale del 2022. Intervento di carattere tecnico. Da RF riflessioni sulla tenuta, in prospettiva, del sistema pensionistico. In particolare anche sulla redditività di Fondiss. Il sistema “non è al sicuro”. Posto l’accento sulle possibili conseguenze del procrastinare misure ad hoc. D’accordo, in linea di principio, Libera; che ritiene necessario iniziare a ragionare di nuovo su futuri interventi, con un’attenzione particolare alla previdenza integrativa. Per finanziare la spesa delle pensioni – è stato osservato – si prelevano annualmente 20 milioni dal fondo pensioni stesso; una misura che ha un termine. È un argomento sistemico, ha osservato il Segretario Canti; che ha auspicato una piena partecipazione dell’Aula nella ricerca di soluzioni. Ritirato da RF un proprio emendamento; si è votata quindi, all’unanimità, la ratifica.

A seguire era prevista la discussione di un decreto il cui scorporo – pur in assenza di emendamenti – era stato richiesto da Repubblica Futura: l’edizione 2024-2025 del Corso di formazione abilitante all’insegnamento nelle scuole medie e superiori, all’insegnamento della lingua inglese nella scuola elementare, e dell’educazione fisica nelle scuole di ogni ordine e grado. Non presente tuttavia in Aula – in quel momento – il Segretario Lonfernini; dai banchi di RETE è stata espressa la contrarietà a proseguire con un altro provvedimento. I lavori sono dunque stati sospesi in attesa dell’arrivo del Segretario di Stato. Dopo una breve pausa la ripresa, con l’illustrazione del provvedimento da parte di Teodoro Lonfernini. Centrale, nell’organizzazione dei corsi, il ruolo dell’Università, di concerto con il Dipartimento Istruzione. Da Repubblica Futura alcune considerazioni; a partire dalla validità esclusivamente a San Marino dei corsi. L’auspicio è che si possa arrivare ad un riconoscimento oltreconfine. Focus poi sulla questione del tirocinio, svolto nelle classi sotto la supervisione di un tutor. Molto spesso, purtroppo – è stato osservato -, viene posta l’attenzione solo sulle modalità di arruolamento del personale, e non sulla formazione e la valutazione continua. “Quello che manca ancora al sistema dell’istruzione di San Marino è la maneggiabilità di dati certi” – è stato detto -; ad esempio sul successo scolastico. Richiesta infine la previsione di sistemi automatici di reclutamento sulla base delle esigenze del Paese; e posta l’attenzione anche sul costo dei corsi. Riflessioni corrette, ha commentato il Segretario Lonfernini, e che dovranno essere oggetto di discussione ed approfondimento; essendo l’istruzione uno dei pilastri della comunità. Espressa anche la volontà di chiarire, insieme ai sindacati, la questione dell’Allegato 2. Il Segretario si è poi soffermato sulle conseguenze, sulla scuola, dell’inverno demografico. Espresso infine il desiderio di portare avanti una politica di rinnovo che possa lasciare il segno. Decreto ratificato all’unanimità.

Si è passati poi all’esame della disciplina dei titoli di prelazione in favore delle ragioni di credito insinuate da Cassa Edile, od ogni altro ente paritetico, nelle procedure concorsuali. Ad illustrare il testo il Segretario di Stato Canti. L’obiettivo è garantire ai lavoratori del settore l’intera retribuzione. Respinto un emendamento di RF; decreto approvato nel suo complesso all’unanimità.

Quindi l’esame del decreto delegato sulla variazione del costo della vita e i relativi coefficienti da applicare per il computo delle prestazioni pensionistiche. Provvedimento prettamente tecnico, si è sottolineato dai banchi di Motus; non è mancata però una riflessione sulle conseguenze, a carico delle famiglie, del caro prezzi. Sollecitate dunque risposte da parte del Governo. Il Segretario Canti ha annunciato confronti, nelle prossime settimane, con gli organismi preposti, al fine di sostenere i sammarinesi più in difficoltà. Decreto approvato.

A seguire il decreto recante disposizioni relative al trattamento retributivo del personale dello Stato escluso dalla contrattazione collettiva di pubblico impiego: militari, personale politico, magistrati, diplomatici e così via. Anche in questo caso lo “scorporo” era stato richiesto da Motus. Lanciato infatti uno spunto di dibattito: la necessità di una riforma dei ruoli istituzionali che ricomprenda anche le retribuzioni spettanti a queste figure. “Il dirigente in seconda prende 3 volte quello che prende un Segretario di Stato”, è stato detto. Si è poi osservato come vi sia un tema di gettoni in Consiglio fra dipendenti pubblici e privati. Da qui la domanda se non sia giunto il momento di una professionalizzazione dei Consiglieri. Sul tema anche il contributo di RETE, che ha invitato a non sottostimare la parte normativa nella contrattazione collettiva. Ma sull’argomento in questione – è stato osservato – non dovrebbe essere coinvolto il Consiglio. Spunti interessanti, ha commentato il Segretario Belluzzi; quanto alla retribuzione della politica sarebbe come partire dalla fine, ha osservato. Guardando innanzitutto alla riforma istituzionale. Decreto ratificato all’unanimità. Quindi il confronto sulle modifiche al testo unico sugli assegni familiari per i figli studenti. Decreto subito approvato.



 

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