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Si è concluso, nel capannone di L’Aquila Scena a Cavalletto d’Ocre, il laboratorio partecipato per la realizzazione del Mammut a grandezza naturale, gemello di cartapesta, legno e ferro, del celebre fossile custodito nel Museo nazionale d’Abruzzo, nel castello cinquecentesco dell’Aquila. 

Una vera e propria opera d’arte, a celebrare i 70 anni dal ritrovamento nella Fornace Santarelli a Scoppito del Mammuthus meridionalis, risalente a 1,3 milioni di anni fa, uno degli esemplari meglio conservati e più completi d’Europa, emerso per magia da una cava di argilla, e che si metterà in cammino il 14 settembre prossimo accompagnato da performance e spettacoli, prima per le strade e piazze dell’Aquila nell’ambito del Festival Performative04 del Maxxi L’Aquila, in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila, e poi in ben 13 comuni del territorio. 

A partecipare alla fase della modellazione oltre cinquanta persone, di tutte e le età, e provenienti da vari comuni dell’Aquilano, coordinate dall’artista Massimo Piunti, che ora si dedicherà alla successiva fase della decorazione e interpretazione estetica del gigante di cartapesta, realizzato intorno alla struttura portante progettata e montata dallo scenotecnico ed ex capo macchinista del Teatro stabile d’Abruzzo, Ferdinando Taccone, coadiuvato da Fausto Antonetti

L’iniziativa fa parte del progetto “Terre Sonanti – il Mammut” sostenuto con fondi Restart, di cui è capofila il Comune di Scoppito, e che vede la collaborazione dell’Università dell’Aquila, del MAXXI L’Aquila, del Teatro stabile d’Abruzzo (Tsa), del Museo nazionale d’Abruzzo (Munda), dell’Accademia di belle arti dell’Aquila (Abaq), con il patrocinio dell’Ufficio speciale della ricostruzione dei comuni del cratere sismico 2009 (Usrc), nonchè con l’adesione di molte altre associazioni e altri 13 comuni dell’Aquilano. L’iniziativa è inserita anche nel cartellone delle attività culturali dell’Università dell’Aquila, e nello specifico del Festival di teatro “Aria”, supportata e sostenuta dall’Incubatore di creatività dell’Ateneo.

Ideatrice e organizzatrice del progetto è Silvia Di Gregorio

Prossimo step sarà al MAXXI L’Aquila, dove dal 26 al 29 agosto, sarà ospitato un laboratorio partecipato, dalle 15 alle 18, condotto da Alberto Santucci, Silvia Di Gregorio, Luisa Vivio, Elena D’ Ascenzo e Davide Zanini. Durante le giornate si lavorerà alla creazione della performance del 14 settembre nell’ambito di Performative 04, il Festival internazionale di performance d’arte, danza, musica e teatro del Museo, realizzato in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti dell’Aquila.

A partecipare ai laboratori di Cavalletto d’Ocre, sono stati anche anche il sindaco di Scoppito Loreto Lombardi, e il vicesindaco Amedeo Tirabassi, che ha la delega agli Eventi.

“Rappresenta una iniziativa molto importante e innovativa – spiega il sindaco Lombardi – il Mammut è un valore identitario, ed il settantesimo anniversario del suo ritrovamento andava celebrato con qualcosa di davvero originale, e di mai visto. E che soprattutto fosse in grado di coinvolgere un territorio ampio, giovani e meno giovani. La formula itinerante, i laboratori così partecipati, assieme alla reinterpretazione artistica del nostro mammut, è stata certamente un’ottima intuizione”.

Aggiunge Tirabassi: “per noi è motivo di orgoglio, ma anche di grande responsabilità, essere capofila di questo progetto di area larga, coinvolgere l’intero territorio e diffondere la consapevolezza del valore inestimabile che il mammut rappresenta. Basti vedere il record di visite del Munda, nella sua sede del Castello cinquecentesco, dove il nostro mammut è custodito e dove può essere ammirato. Felice di aver dato anche il mio piccolo contributo, con forbici, colla e carta, alla realizzazione di quest’opera d’arte che ne rinnova il senso e ne attualizza la memoria”.

È ancora possibile iscriversi al laboratorio inviando una mail a terresonantimammut@gmail.com.

Il progetto è sostenuto con fondi Restart – Sviluppo delle potenzialità culturali ai sensi della  Delibera CIPE 10 agosto 2016, n. 49”  filone C annualità 2024 di cui è capofila il Comune di Scoppito, sito di  ritrovamento del Mammut,  e sono partner i Comuni di Acciano, Barisciano, Campotosto, Fagnano Alto, Fontecchio, Fossa, Ocre, Poggio Picenze, San Demetrio Ne’ Vestini, Sant’Eusanio Forconese, Tione Degli Abruzzi, Villa Sant’Angelo.

Il progetto vede la collaborazione di Univaq, MAXXI L’Aquila , Teatro Stabile D’Abruzzo, Museo Nazionale D’Abruzzo, Accademia di Belle Arti dell’Aquila, dell’Ente Parco Sirente Velino , della “Comunità 24 Luglio”, del centro socio-educativo Punto Luce L’Aquila, del Liceo Artistico Fulvio Muzi (IIS Bafile), degli Istituti Comprensivi scolastici di San Demetrio e Rocca di Mezzo, di Navelli e di Scoppito (plessi di Barisciano, Poggio Picenze, Fontecchio, San Demetrio, Fossa, Scoppito ed Ocre), delle associazioni Libera Pupazzeria Ets, La Kap – casa di arte e natura, di Appstart società cooperativa Onlus, dell’impresa scenotecnica L’Aquila Scena di Cavalletto d’Ocre, dell’impresa Catering 24 Luglio. E’ compreso nel “Festival di teatro Aria” ed è parte delle attività culturali di Ateneo. Gode del  patrocinio dell’Ufficio speciale per la ricostruzione dei Comuni del cratere sismico 2009 (Usrc).

 

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