Dopo la chiusura della partica della CILA è ancora possibile acquistare dei mobili per l’arredo di una casa ristrutturando usufruendo delle agevolazioni del bonus mobili? A chiederlo è un lettore di FiscoOggi la rubrica telematica dell’Agenzia delle Entrate
Chiusura Cila e aquisto mobili con il bonus
La CILA, ovvero la Comunicazione di Inizio Lavori Asseverata, è un titolo abilitativo che viene richiesto per iniziare dei lavori di manutenzione straordinaria su un edificio. Nella rubrica di FiscoOggi, un lettore spiega di aver aperto lo scorso ottobre la pratica di CILA e di volerla chiudere in quanto i lavori di ristrutturazione dell’edificio sono stati completati. Chiede quindi agli esperti del fisco se in caso di chiusura, può acquistare dei mobili per la casa ristutturata usufruendo delle detrazioni del “bonus mobili”
Secondo gli esperti dell’Agenzia delle Entrate, la chiusura della pratica non impedisce di usufruire del “bonus mobili ed elettrodomestici” per acquisti effettuati dopo la stessa chiusura. Per richiedere il bonus è necessario però possedere i requisiti e aver rispettato tutte le condizioni richieste dalla normativa in materia.
Quanto dura la Cila per i bonus mobili?
La legge non stabilisce nessun vincolo temporale tra la chiusura dei lavori di ristrutturazione di un immobile e l’acquisto di mobili che servono per l’arredamento dello stesso
Quanto tempo è valida la CILA?
La Cila deve essere presentata al comune dove è ubicato l’immobile oggetto dei lavori di ristrutturazione e ha una duratta temporale di tre anni dal momento della presentazione. Al termine di questo tempo bisogna comunicare la fine dei lavori con allegati l’aggiornamento catastale, lo smaltimento dei rifiuti e nel caso fosse stato incaricato anche il collaudo del direttore dei lavori.
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