TRECENTA (Rovigo) – Gilberto Bianchini, anima storica del Pd locale e candidato ad entrare nel costituendo comitato Nicola Badaloni, interviene sull’importanza dell’agrivoltaico recentemente riconosciuto “di pubblica utilità”.
Strano, perché nel settembre 2021 il Comitato Tecnico Regionale di Valutazione di Impatto Ambientale espresse parere negativo alla realizzazione di un impianto presentato dalla Società Agrovoltaica srl di Badia Polesine.
Oggi, invece, dopo il giudizio positivo sulla compatibilità ambientale della Direzione Generale Valutazioni Ambientali del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, è arrivata l’autorizzazione della Regione Veneto con addirittura la dichiarazione di “Pubblica Utilità, indifferibilità ed urgenza dell’opera”.
Ora è pertanto possibile realizzare in Polesine l’agri-voltaico che consiste nella posa di panelli basculanti, tecnicamente definiti “Inseguitori solari mono assiali”, disposti su filari e orientabili, sia per inseguire il sole che permettere il passaggio di trattori e mezzi agricoli. Questo, in base ad uno studio dell’Università di Padova e al parere di diversi studiosi di Energie Alternative permetterebbe la contemporanea coltivazione del terreno con particolari colture, dimostrando così che è possibile non sprecare terreno agricolo.
Prima di dare spazio agli impianti agri-voltaici, che comunque occupano terreno agricolo, occorre sostenere ed incentivare con convinzione la costruzione di impianti fotovoltaici utilizzando i tetti degli immobili pubblici e rurali ed anche delle case nei centri urbani attraverso l’istituzione delle Comunità Energetiche.
“Pertanto – sostiene Bianchini – se per il futuro per produrre Energia Alternativa c’è una apertura verso gli impianti agri-voltaici, allo stesso modo occorre dare molto più spazio e sostenere con forza e convinzione la nascita delle Comunità Energetiche, come quella nata a Trecenta, (LEGGI ARTICOLO) la quale per il suo reale avvio, deve essere sostenuta” congli incentivi definiti dal Decreto del Ministro dell’Ambiente pubblicato il 24 gennaio scorso per gli impianti elettrici da fonti rinnovabili prodotte dalle Comunità Energetiche, grazie ai contributi a fondo perduto previsti dal Pnrr.
I Comuni sotto i 5 mila abitanti come Trecenta possono accedere e costituireComunità Energetiche in varie forme giuridiche sostenute e promosse dalle Istituzioni Locali. Comunità Energetiche che, a parere di Gilberto Bianchini, sono più valide degli impianti agri-voltaici.
La sindaca Anna Gotti, ribadendo il plauso per la costituzione della prima “Comunità” in Trecenta (alla quale il Comune ha dato il patrocinio), condividendone le finalità civiche e solidaristiche, si è ripromessa di entrare come municipalità con ruolo attivo, non appena risolto il problema dell’efficientamento energetico degli immobili comunali.
Ugo Mariano Brasioli
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