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E’ stata approvata nella tarda serata di ieri dall’Assemblea regionale siciliana, con 38 voti favorevoli e 21 contrari, la manovra finanziaria, che vale circa 220 milioni. Per quanto riguarda Palermo, su tutte le norme passate, oltre al milione di euro per l’emergenza rifiuti, spicca quella che prevede il riconoscimento ad Amat di un credito da 12 milioni di euro risalente all’emergenza Covid. Tra gli stanziamenti trovano spazio anche quelli per i Comuni in difficoltà finanziaria, compreso quello del capoluogo siciliano e per la crisi idrica. Legato a quest’ultimo tema c’è perfino un contributo, ma questo riguarda tutti gli isolani, per l’acquisto di lavastoviglie. Polemica invece per la decisione di non destinare nuove risorse a coloro che hanno subito danneggiamenti in occasione degli incendi dell’anno scorso. 

Schifani: “Risposte alle emergenze e un occhio allo sviluppo economico”

“Risorse per la crisi idrica e l’agricoltura, sostegno ai Comuni in difficoltà, interventi per i Consorzi di bonifica e aiuti alle imprese femminili, giovanili e alle start up. E ancora ulteriori fondi per il “voucher palestre” per consentire a un numero sempre maggiore di giovani di praticare uno sport. Abbiamo stanziato nuove somme anche per la promozione turistica in modo da favorire la destagionalizzazione dell’offerta e rendere più strutturata la crescita degli arrivi che segna già un record grazie alle politiche del governo. Con la manovra approvata ieri dall’Ars abbiamo dato risposta ad alcune delle più pressanti emergenze, guardando anche allo sviluppo economico della Sicilia”, ha detto il presidente della Regione, Renato Schifani.

“Amat messa in sicurezza”

Partendo dalla norma che riguarda l’Amat, soddisfazione viene espressa dal presidente Giuseppe Mistretta per “il risultato centrato dal governo Schifani”. L’azienda partecipata del Comune che si occupa di trasporto pubblico urbano, in sostanza, non dovrà restituire i fondi del cosiddetto “vuoto per pieno” istituito durante la pandemia, ovvero quelle risorse percepite per contrastare il mancato utilizzo degli autobus dettato dal lockdown.

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“Grazie alla norma di interpretazione autentica approvata dall’Ars nell’ambito della manovra finanziaria, la Regione riconoscerà ad Amat il credito da 12 milioni di euro risalente al periodo Covid. Un’ottima notizia per l’azienda, i lavoratori e la città, frutto del lavoro sinergico svolto in questi anni tra l’assessorato regionale guidato da Alessandro Aricò, l’amministrazione comunale nelle persone del vicesindaco Carolina Varchi e dell’assessore Brigida Alaimo e il presidente di Amat Giuseppe Mistretta. Adesso per Amat sarà possibile guardare con maggiore serenità al futuro”, dice il coordinatore cittadino di Fdi Antonio Rini. Per l’assessore comunale al Bilancio e alle società partecipate, Brigida Alaimo, “con questa norma Amat è definitivamente messa in sicurezza, nel solco del virtuoso percorso di risanamento dei conti pubblici intrapreso da questa amministrazione”. Per l’assessore regionale alle Attività Produttive, Edy Tamajo “questa iniezione di liquidità permetterà alla società di rafforzare i propri servizi e continuare a garantire la mobilità urbana ai cittadini”.

Le risorse per i Comuni in difficoltà finanziaria

Ai Comuni in difficoltà finanziaria vanno 23,5 milioni di euro. Nel dettaglio la quota è così ripartita: un milione ad hoc sono destinati a Palermo, Catania e Messina; nove milioni vanno ai Comuni che hanno già deliberato il piano di equilibrio pluriennale; due milioni ai Comuni con popolazione inferiore ai 15 mila abitanti; sei milioni agli enti con i piani di riequilibrio sotto esame della Corte dei Conti; 5 milioni per i Comuni in dissesto con una popolazione fino a 25 mila abitanti. “L’Ars – ha spiegato il deputato regionale Marco Intravaia – ha dato un segnale concreto di vicinanza ai Comuni, in modo particolare a quelli in condizione di dissesto e pre-dissesto”.

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I fondi per la siccità

Per quanto riguarda la siccità che sta sfiancando l’Isola, gli agricoltori dei comprensori dei consorzi di bonifica saranno esonerati, per il 2024, dal pagamento delle cartelle per l’irrigazione di soccorso. L’Ars ha stanziato 10 milioni di euro, da ripartire tra gli enti, “in proporzione all’ammontare dei ruoli irrigui oggetto di esonero”. Inoltre “grazie al Movimento 5 Stelle – si legge in una nota a firma dei deputati regionali pentastellati – sarà aumentato di mezzo milione di euro il fondo regionale per la lotta alla siccità, che prevede tra l’altro la possibilità di adeguare i depuratori e realizzare le condotte per il riuso delle acque reflue ai fini agricoli”.

Il contributo per l’acquisto di lavastoviglie

La siccità si porta dietro anche l’approvazione di un emendamento proposto dalla parlamentare regionale Jose Marano per l’acquisto di lavastoviglie destinate esclusivamente a esigenze domestiche. Il contributo, recita l’emendamento, può coprire fino al 50 percento della spesa sostenuta. “Il superamento della crisi idrica – dichiara la deputata – non passa solo dagli interventi emergenziali che, tra l’altro, stanno producendo solo effetti marginali. Alla Sicilia non mancano solo le infrastrutture irrigue, manca soprattutto una cultura all’uso razionale dell’acqua. In media – spiega Marano – viene calcolato che quando si lavano le stoviglie con l’acqua corrente si consumano circa 40 litri di acqua contro i 9,5 litri che si consumano con un modello di lavastoviglie con classe energetica media. A fronte, ad esempio, di mille istanze di acquisto di questi elettrodomestici, potremmo risparmiare circa 11,1 milioni di litri d’acqua l’anno”.

Ambulatori sociali di oculistica e odontoiatria e “Banca degli occhi”

Al via anche gli ambulatori sociali di oculistica ed odontoiatria per le persone a basso reddito. Lo prevede un emendamento del M5S a firma della deputata Roberta Schillaci, “La norma – si legge in una nota della deputata – mira a consolidare su tutto il territorio siciliano la rete degli ambulatori sociali per questi tipi di prestazioni, realizzata tramite le associazioni di pubblica assistenza aderenti ad Anpas Sicilia”. I dettagli dell’operazione saranno definiti in seguito tramite un provvedimento della Regione. “Un servizio del genere – afferma Schillaci – vuole essere una mano tesa verso chi oggi ha difficoltà a curarsi a causa di prestazioni costose o delle lunghe liste d’attesa”. L’Ars ha autorizzato inoltre l’assessorato alla Salute a concedere un contributo straordinario di 300 mila euro al Civico Di Cristina di Palermo per l’attivazione della “Banca degli occhi”.

La stabilizzazione degli Asu

Da Sala d’Ercole via libera anche a un ordine del giorno a firma del capogruppo del M5S Antonio De Luca che impegna il governo a porre in essere ogni sforzo necessario a definire le procedure di stabilizzazione degli Asu dei Beni culturali entro il 31 dicembre. “Le procedure di stabilizzazione degli Asu dei Beni culturali, previste dall’articolo 10 della legge regionale del 16 gennaio scorso – ha detto Antonio De Luca – sono in enorme ritardo, e questo, oltre a causare scioperi e agitazioni che mettono a rischio la fruibilità del patrimonio culturale siciliano, e di conseguenza grossi incassi per la Regione, costringe questi lavoratori nella prigione di un precariato non più accettabile. Mi auguro che il governo dia seguito a questo nuovo impegno. Da parte mia posso assicurare che vigilerò in tal senso”.

Le critiche alla manovra

De Luca, però, in generale, non è convinto dal documento licenziato dall’Ars. “La solita manovra tappabuchi, senza una minima visione d’insieme – dice -, come ci ha abituati questo governo che ha dimostrato ancora una volta di non sapere guardare ai reali bisogni della regione. In questo momento di grande emergenza per la siccità, la crisi idrica e l’emergenza rifiuti, questa legge si limita a qualche norma spot per i comparti agricolo e zootecnico”.

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Il capogruppo del Pd Michele Catanzaro parla invece di “una manovrina finanziaria senza infamia e senza lode, priva di una visione organica ed incapace di dare risposte efficaci alle emergenze nelle quali la Sicilia sta affondando dopo sette anni di malgoverno del centrodestra, con Musumeci prima e con Schifani adesso”.

Il no all’emendamento sui danneggiati dagli incendi 2023

Per Ismaele La Vardera, (Sud chiama Nord), Roberta Schillaci (M5S), Valentina Chinnici e Ersilia Saverino (Pd) “si è consumato l’ennesimo strappo di questo Governo nei confronti dei problemi reali della nostra Regione. Avevamo chiesto a gran voce, durante tutta la finanziaria, di apporre ulteriori somme da dare a chi ha perso tutto durante gli incendi avvenuti nel 2023, ma ci è stato risposto in aula di no dal Governo”, si legge in una nota congiunta dei deputati. “Prendiamo atto delle promesse disattese del governatore Schifani che aveva ricevuto a Palazzo d’Orleans una delegazione dei danneggiati rassicurandoli che non si sarebbe dimenticato di loro, ma in aula è accaduto l’esatto contrario. Il nostro emendamento è stato sonoramente ignorato”, aggiungono.

La polemica sui 300 mila euro alla squadra di calcio del Trapani

Ed è lo stesso La Vardera a contestare altri provvedimenti invece passati. “Ho passato la notte a leggere tutti gli emendamenti approvati e oltre a contributi di ogni tipo, abbiamo inserito anche le Srl, che vorrei capire come queste possano fare il bene della collettività. Uno su tutti sono stati dati 300 mila euro al Trapani Fc 1905, che per quanto questa sia rinata e fatto un ottimo campionato di Serie D (vincendolo e gli faccio anche i miei complimenti), non capisco quale sia la ratio. Così – ironizza – ho deciso ho pensato di realizzare anche io una Srl che chiamerò ‘matrimonio La Vardera’ così da poter arrivare pronto alle nozze e ripagarle a spese di tutti i cittadini. Sia chiaro, anche io ho destinato dei fondi ma per il bene di tutti e non per dare una mano a delle aziende”.

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“Mi chiedo – continua La Vardera – come una Regione possa destinare dei soldi a una società privata che fa business. Mentre viviamo un clima emergenziale noi daremo altri 100 mila euro al movimento italiano per la gentilezza e questo, un po’ mi fa rabbia. E ancora 100 mila euro per la ragazza del cinema, e 100 mila euro per organizzare un festival che si terrà a Londra. Ho deciso di denunciare questo modus operandi di soldi pubblici e valuterò un esposto alla Corte dei conti per capire come si possono dare dei soldi pubblici in modo diretto ad una Srl”.

 

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