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Nella giornata di giovedì 5 ottobre, l’Aula della Camera ha approvato definitivamente il DDL di conversione del DL 104/2023, cd. Decreto Asset e Investimenti, per il quale mercoledì 4 era stata votata la questione di fiducia.

La conversione è stata poi perfezionata con la pubblicazione, nella Gazzetta Ufficiale n.236 del 9 ottobre, della legge 136/2023, oltre che del consueto testo coordinato tra decreto e legge di conversione. Entrambi i documenti sono scaricabili in fondo all’articolo.

Vediamo, con il consueto e prezioso aiuto del dossier ufficiale del Parlamento, le misure di interesse per il comparto edilizia e professionisti tecnici contenuti in questo provvedimento. Il testo (a fronte) della legge di conversione è invece scaricabile in allegato.

Misure a favore degli impianti alimentati da fonti rinnovabili

L’art.12 del d.lgs. 387/2003, evidenzia il dossier della Camera, prevede che la costruzione e l’esercizio degli impianti di produzione di energia elettrica alimentati da fonti rinnovabili, gli interventi di modifica, potenziamento, rifacimento totale o parziale e riattivazione, come definiti dalla normativa vigente, nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio degli impianti alimentati da fonti rinnovabili, sono soggetti ad una autorizzazione unica rilasciata dalla regione o dall’autorità competente.

Inoltre, le opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili nonché le opere connesse e le infrastrutture indispensabili alla costruzione e all’esercizio degli stessi impianti, autorizzate ai sensi dell’articolo in questione sono di pubblica utilità ed indifferibili ed urgenti.

La disposizione introdotta dall’art.12-bis del DL Asset convertito stabilisce che qualora si sia in presenza di un nuova dichiarazione di notevole interesse pubblico, ai sensi dell’art.140 del d.lgs 42/2004, relativamente all’area oggetto di intervento per la realizzazione delle opere sopra menzionate dall’art.12, gli effetti delle nuove dichiarazioni di notevole interesse pubblico non si applicano alle opere per la realizzazione degli impianti alimentati da fonti rinnovabili di cui all’art.12 del citato d.lgs. 387/2003, i cui procedimenti autorizzativi abbiano già ottenuto, prima dell’avvio del procedimento di dichiarazione di notevole interesse pubblico, il provvedimento di valutazione ambientale.

Tariffa incentivante biometano

L’art.18-bis, per dare completa attuazione alla Missione 2, Componente 2, Investimento 1.4, del PNRR, in materia di sviluppo della produzione di biometano, stabilisce che i valori della tariffa incentivante di cui all’articolo 3, comma 1, lettera b), del decreto del MITE del 15 settembre 2022, sono aggiornati, in fase di pubblicazione dei singoli bandi, da parte del Gestore dei servizi energetici – GSE Spa su base mensile, facendo riferimento all’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività, per tenere conto dell’inflazione media cumulata tra il 18 novembre 2021 e il mese di pubblicazione del bando della relativa procedura.

Messa in sicurezza di tratti stradali, ponti e viadotti di competenza degli enti locali

L’articolo 19 istituisce un apposito “Fondo investimenti stradali nei piccoli comuni” con l’obiettivo di realizzare gli interventi urgenti di messa in sicurezza di tratti stradali, ponti e viadotti di competenza comunale.

In particolare, il comma 1, prevede che il Fondo sia istituito nello stato di previsione del MIT con una dotazione pari a:

  • 18 milioni di euro per l’anno 2023;
  • 20 milioni di euro per l’anno 2024;
  • 12 milioni di euro per l’anno 2025.

Al Fondo possono accedere i comuni individuati in relazione al rispettivo numero di abitanti con decreto del MIT da adottare di concerto con il MEF.

Il Fondo consente il finanziamento di interventi di messa in sicurezza e manutenzione di strade comunali di importo non superiore alla soglia che sarà determinata dal decreto interministeriale sopra citato.

Nell’ambito del finanziamento sono considerate ammissibili anche le spese di progettazione, ove previste.

La misura in oggetto stabilisce, poi, le tempistiche e le modalità di accesso al Fondo da parte dei comuni, che ‘a catena’ porteranno all’affidamento dei lavori e delle progettazioni.

Conferimento di funzioni in materia di bonifiche e di rifiuti

L’articolo 22 stabilisce che le Regioni possono conferire, con legge, le funzioni amministrative in materia di bonifiche e di rifiuti, agli enti locali.

Ricostruzione nei territori colpiti dall’alluvione del maggio 2023

L’articolo 23, comma 1, modificato durante l’esame al Senato, apporta una serie di modifiche di carattere integrativo alle disposizioni del DL 61/2023 (c.d. decreto alluvioni), volte principalmente:

  • a consentire l’utilizzo delle risorse stanziate per l’anno 2023 nello stato di previsione del MEF, per il completamento degli interventi infrastrutturali di edilizia pubblica e prevenzione del rischio sismico, inclusi quelli destinati al potenziamento delle infrastrutture, dei mezzi e della digitalizzazione, anche in deroga alle precedenti finalità;
  • a consentire al Commissario straordinario alla ricostruzione di aprire un apposito conto corrente per procedere a pagamenti massivi già deliberati;
  • ad incrementare, di 519,65 milioni di euro per il 2023, l’autorizzazione di spesa per gli interventi di ricostruzione privata di parte corrente.

Ulteriori disposizioni recate dal comma 1, integrative del DL 61/2023, che sono state introdotte al Senato, riguardano tra l’altro:

  • la scheda di rilevazione dei danni subiti dagli immobili privati;
  • la proroga del termine di approvazione dei piani di ricostruzione pubblica;
  • l’attribuzione di compiti e funzioni di soggetto attuatore ai consorzi di bonifica;
  • precisazioni in merito all’ambito di applicazione della disciplina della ricostruzione.

Superbonus unifamiliari: confermata la proroga al 31 dicembre 2023

Le case unifamiliari sulle quali, entro il 30 settembre 2022, sono stati completati almeno il 30% dei lavori (SAL) prenderanno il Superbonus nella vecchia aliquota maggiorata per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023, con un’ulteriore proroga di 3 mesi rispetto a quanto concesso, in ultima istanza, dal Decreto Cessioni.

Attenzione: spese sostenute non significa lavori completamente terminati, visto che si ragiona col criterio di cassa.

Superbonus, Ecobonus, Sismabonus, Ristrutturazioni, Verde: scadenze aggiornate di tutti i bonus edilizi e tabella ANCE

In virtù dell’ultima modifica apportata dal Decreto Asset e Investimenti, le case unifamiliari sulle quali, entro il 30 settembre 2022, sono stati completati almeno il 30% dei lavori (SAL), prenderanno il Superbonus nella vecchia aliquota maggiorata (110%) per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2023.

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Obbligo comunicazione credito non utilizzabile in seguito a cessione

L’articolo 25 introduce l’obbligo di comunicazione della non utilizzabilità del credito, previsto per determinati interventi in materia edilizia ed energetica, per l’ultimo cessionario del credito non ancora utilizzato, laddove tale credito risulti non più utilizzabile per cause diverse dal decorso dei termini di utilizzo previsti dalla legge, introducendo altresì una sanzione nel caso di mancato assolvimento del sopra descritto obbligo.

Di fatto, quindi, i crediti da Superbonus non utilizzati derivanti dall’esercizio opzioni alternative (cessione o sconto in fattura) che risultino inutilizzabili per motivi diversi dal decorso dei termini di fruizione, devono essere oggetto da parte dell’ultimo cessionario di comunicazione all’Agenzia delle Entrate entro 30 giorni dall’avvenuta conoscenza dell’evento che ha determinato la non utilizzabilità del credito.

L’Agenzia delle Entrate stabilirà poi, con specifico provvedimento, le modalità con le quali l’adempimento dovrà essere effettuato.

Caro materiali

Si interviene anche sul caro materiali, prevedendo circa 1 miliardo di euro per far fronte ai rincari e permettere la realizzazione di interventi indifferibili per l’alta velocità ferroviaria, finanziati con i fondi PNRR. Si tratta di Milano – Verona, Milano – Venezia, Terzo valico di Giovi.

Ponte fiume Po

Per l’affidamento della progettazione ed esecuzione dei lavori di ristrutturazione antisismica del tratto golenale del ponte sul fiume Po tra i comuni di S. Benedetto Po e Bagnolo S. Vito, è autorizzata la spesa di euro 4 milioni per l’anno 2024 e di euro 2,5 milioni per l’anno 2025.


LA LEGGE 136/2023, DI CONVERSIONE CON MODIFICAZIONI DEL DL 104/2023, E IL TESTO COORDINATO TRA DECRETO E LEGGE, SONO SCARICABILI IN ALLEGATO PREVIA REGISTRAZIONE AL PORTALE.

 

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