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I finanziamenti per le nuove imprese e per le startup sono sempre numerosi e non è semplice individuarli tutti. Dal Microcredito alle agevolazioni di Invitalia, le aziende appena nate o che devono costituirsi, così come le startup innovative hanno davvero tante opportunità di finanziamento. E questo è un bene, considerando che solo a gennaio 2021 le startup erano 11.899. Ma l’obiettivo degli incentivi disponibili è proprio quello di incentivare la nascita, la crescita e lo sviluppo di queste nuove realtà, specialmente di quelle ad alto contenuto innovativo e tecnologico. Se fai parte di queste realtà innovative e nuove, continua a leggere questo articolo per scoprire quali sono i finanziamenti per nuove imprese.

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Tempo di lettura stimato: 13 minuti

Finanziamenti per nuove imprese: il Microcredito

Abbiamo già parlato del Microcredito, uno strumento d’inclusione finanziaria e sociale che vuole rispondere alle necessità degli imprenditori “non propriamente bancabili”, che riscontrano difficoltà nell’accedere ai prestiti o finanziamenti più tradizionali. Il Microcredito si basa su un concetto di rilevanza sociale che sia soprattutto di contrasto alla povertà del tessuto sociale e imprenditoriale. 

L’imprenditore che accede a questa misura è generalmente più ascoltato, riceve più attenzioni sia in fase di pre-erogazione che in fase di post-erogazione. Possono accedere a questa misura:

  • i lavoratori autonomi titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con un numero massimo di 5 dipendenti;
  • le imprese individuali (microimpresa o ditta individuale) titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con un numero massimo di 5 dipendenti;
  • le società di persone (src, sas, srls e società cooperative), titolari di partita IVA da non più di 5 anni e con un numero massimo di 10 dipendenti.

L’importo attuale è pari a 40.000€, ma può raggiungere un importo massimo di 50.000€ se:

  • è stato effettuato il pagamento puntuale delle ultime 6 rate pregresse;
  • lo sviluppo del progetto finanziato è in linea con il raggiungimento dei risultati previsti.

Questa misura prevede una Garanzia pubblica del Fondo di garanzia per le PMI che copre fino all’80% dell’importo finanziato. Per la sola percentuale non coperta dalla garanzia pubblica, è possibile che la Banca possa richiedere delle garanzie personali (non reali) a chi ne fa richiesta.

Finanziamenti per nuove attività: ON – Nuove Imprese a Tasso Zero

ON – Nuove Imprese a Tasso Zero è un finanziamento rivolto a coloro che vogliono avviare una nuova attività imprenditoriale, oppure alle aziende fondate da non più di cinque anni. Destinata ai settori dei servizi, del commercio, del turismo e manifatturiero, l’agevolazione ON – Nuove Imprese a Tasso Zero prevede una parte di finanziamento a tasso zero della durata massima di 10 anni e una parte di contributo a fondo perduto che non abbia un importo superiore al 90% della spesa ammissibile. 

Le imprese costituite da meno di 3 anni possono richiedere un finanziamento fino a 1.500.000€ destinato a nuove iniziative oppure allo sviluppo di attività preesistenti. In questo caso, la percentuale del fondo perduto non può superare il 20%, ma può essere incrementata di un ulteriore 20% attraverso l’acquisto di materie prime o servizi strumentali destinati allo svolgimento dell’attività lavorativa.

Le imprese costituite da 3 a 5 anni possono invece richiedere un finanziamento destinato a coprire gli investimenti già effettuati fino a un massimo di 3.000.000€ (al netto dell’IVA) e che includa necessariamente delle nuove iniziative, degli ampliamenti o delle trasformazioni delle attività già esistenti. In questa situazione, la percentuale di contributo a fondo perduto non andrà oltre 15%.

In caso di esaurimento delle risorse per il contributo a fondo perduto, sarà riconosciuta solo la parte del finanziamento a tasso agevolato attraverso massimo 5 erogazioni di quote distribuite in base allo stato di avanzamento dei lavori (SAL). Tutti gli interventi previsti dovranno essere realizzati obbligatoriamente entro i 24 mesi a decorrere dalla data di stipula del contratto di finanziamento. 

Startup: finanziamenti a fondo perduto 

Quando si parla di finanziamenti per Startup innovative si fa riferimento a quella tipologia di imprese meglio definite dall’art.25 del Decreto Crescita 2.0, convertito nella Legge n.211/2021:

Nello specifico, si tratta di “società di capitali di diritto italiano, costituite anche in forma cooperativa, o europea fiscalmente residente in Italia, che abbiano come oggetto principale della propria attività la produzione, lo sviluppo e la commercializzazione di servizi o prodotti innovativi ad alto tasso di tecnologia. Sono startup innovative sia le srl che le spa, le sapa e le società cooperative”.

Per questa tipologia di imprese sono previste diverse agevolazioni, tra cui Smart Money e Smart & Start Italia.

Smart Money

La misura Smart Money è un finanziamento promosso dal Ministero per lo Sviluppo Economico e gestita da Invitalia. Si rivolge alle startup innovative che intendono rafforzare le loro potenzialità attraverso una rete di incubatori per definire al meglio il loro progetto imprenditoriale, preparandosi al lancio sul mercato.

Per le imprese alla fase iniziale della loro attività, è possibile richiedere un contributo a fondo perduto per l’acquisto di servizi come innovation hub, incubatori, acceleratori e organismi di ricerca. Una volta superato il piano di attività ammesso alle agevolazioni, ogni startup potrà richiedere un secondo contributo a fondo perduto. Questo è possibile nel caso in cui business angels, investitori qualificati o enti qualificati abbiano fatto investimenti in equity nel capitale sociale. Questa misura a sostegno di startup innovative prevede 2 forme d’investimento e di sostegno alle imprese: il contributo a fondo perduto e gli investimenti nel capitale di rischio.

1. Contributo a fondo perduto per l’acquisto di incubatori, acceleratori e altri enti

Al fine di ottenere l’agevolazione prevista, le imprese dovranno presentare progetti con soluzioni innovative da proporre al mercato, attraverso modelli di business scalabili e che possano essere sviluppati in modo operativo.

Il progetto deve puntare sul valore delle competenze tecnologiche e manageriali all’interno dell’impresa. È necessario che il progetto sia vicino a una fase di test (sviluppo di prototipi) o di sperimentazione, in modo da poter misurare il gradimento di potenziali clienti/investitori.

Il piano d’attività per realizzare il progetto prevede un periodo di almeno in 12 mesi. Per presentare la domanda, bisogna avere un contratto o un pre-accordo, che evidenzia l’aver fatto ricorso a servizi specialistici per accelerare lo sviluppo del progetto stesso.

Nello specifico si tratta di servizi come:

  • consulenza organizzativa, operativa e strategica 
  • gestione della proprietà intellettuale
  • supporto all’autovalutazione della maturità digitale
  • sviluppo e scouting di tecnologie
  • prototipazione (escluso il prototipo funzionale)
  • lavori preparatori per le campagne di crowdfunding 

Nella misura sono consentiti anche i servizi d’incubazione (affitto dello spazio fisico, servizi accessori, attività di networking), se collegati direttamente ai servizi di cui sopra.

Inoltre, è possibile includere nella domanda le spese che saranno sostenute dopo la domanda di agevolazione (o comunque nei 18 mesi a decorrere dalla data di ammissione). La misura è costituita da un contributo a fondo perduto per un massimo importo pari a 10.000€ con una copertura fino all’80% delle spese ammissibili. Ai sensi del “de minimis” e nel rispetto dei limiti previsti dal regolamento (UE) n.1407/2013, il contributo prevede un aiuto massimo per ciascuna “impresa unica” che non può superare i 200.000€ in tre anni.

Scopri in questo breve video tutti i modi per finanziare la tua startup

2. Investimenti nel capitale di rischio delle startup innovative

La seconda forma di sostegno prevista da Smart Money è rivolta alle startup innovative che avranno completato il piano di attività ammesso con la linea 1 di intervento. Le startup innovative potranno quindi richiedere una seconda tranche di contributo a fondo perduto, se hanno ricevuto i capitali di rischio (da enti abilitati, investitori qualificati, business angels) necessari per finanziare lo sviluppo del progetto.

Per ottenere un contributo collegato all’investimento, l’operazione deve essere in equity, con un importo superiore a 10.000€ e minore della quota di maggioranza nel capitale sociale. Infine serve una garanzia di permanenza che sia di almeno 18 mesi. La raccolta fondi deve essere stata eseguita senza intermediari (come piattaforme di equity crowdfunding).

Per questa forma di sostegno è previsto un contributo a fondo perduto pari al 100% dell’investimento nel capitale di rischio, con un limite complessivo di 30.000€. La misura si rivolge a startup innovative costituite entro 24 mesi ed iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese le quali possono presentare domanda di agevolazione. È necessario che la startup abbia sede in Italia e si trovi in una delle fasi seguenti:

  • avviamento attività
  • fase pre-seed (sperimentazione dell’idea d’impresa)
  • fase seed (test del mercato finale per misurare l’interesse del servizio/prodotto)

La misura è rivolta anche a persone fisiche a patto che costituiscano una società successivamente all’ammissione eventuale all’agevolazione. 

Le Startup costituite da non più di 24 mesi o le persone fisiche in fase Pre-seed o Seed, potranno richiedere un contributo a fondo perduto destinato all’acquisto di servizi forniti da enti abilitati (incubatori, acceleratori, innovation hub, organismi di ricerca).

Smart&Start Italia

La Smart&Start Italia è una misura rivolta alle startup innovative iscritte alla sezione speciale del registro delle imprese e costituite da non più di 60 mesi. Smart&Start Italia offre un finanziamento a tasso zero a copertura dell’80% delle spese ammissibili, senza la necessità di richiedere alcuna garanzia. 

La percentuale del finanziamento può salire fino al 90% se la startup è costituita nella sua forma societaria completamente da donne e/o da giovani under 36, oppure se tra i soci è presente una figura esperta in possesso del titolo di dottore di ricerca italiano (o equipollente) attualmente impegnato a lavorare all’estero e che vuole rientrare in Italia.

Le startup che invece hanno sede in regioni come Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna e Sicilia possono beneficiare di un contributo a fondo perduto pari al 30% del mutuo e restituire così solo il 70% del finanziamento ricevuto.

Attraverso il “Decreto Rilancio” del 20 maggio 2020 il contributo a fondo perduto (il 30% del finanziamento concesso) è stato esteso anche alle startup innovative che sono localizzate nel “Cratere sismico” del Centro Italia. I tempi di restituzione del finanziamento sono di 10 anni a decorrere dal 12° mese successivo all’ultima quota di finanziamento erogato.

Chi può accedere a Smart&Start Italia?

A questa misura possono accedere:

  • startup innovative di piccola dimensione (costituite da max 60 mesi)
  • team di persone fisiche che vogliono costituire una startup innovativa in Italia, anche se residenti all’estero (o cittadini stranieri in possesso dello “startup Visa”)
  • imprese estere che s’impegnano ad istituire una sede sul territorio italiano

Questa misura sostiene la nascita, la crescita e lo sviluppo di startup innovative ad alto contenuto tecnologico in tutte le regioni italiane. Non sono previste scadenze o graduatorie per accedere a questo finanziamento, ma è prevista una fase di esame del progetto entro 60 giorni dalla fase di presentazione attraverso la piattaforma. 

Invitalia s’incarica di esaminare il progetto, concedere il finanziamento e monitorare lo stato di avanzamento dei progetti.

I requisiti che un progetto deve avere sono i seguenti:

  • Significativo contenuto innovativo e tecnologico
  • Orientato allo sviluppo di prodotti, servizi o soluzioni nel campo dell’economia digitale, dell’intelligenza artificiale, della blockchain e dell’internet of things
  • Finalizzato alla valorizzazione economica dei risultati della ricerca pubblica e privata

Cosa finanzia Smart&Start di Invitalia?

La misura prevede il finanziamento di progetti con spese tra 100.000€ e 1.500.000€ e finanzia l’acquisto di beni d’investimento, servizi, spese del personale e costi di funzionamento dell’azienda. 

Nel dettaglio, possono rientrare nel finanziamento:

  • Materie prime
  • Servizi necessari allo svolgimento delle attività dell’impresa
  • Hosting e housing
  • Godimento beni di terzi
  • Impianti, attrezzature e macchinari (nuovi di fabbrica)
  • Componenti hardware/software
  • Marchi, licenze e brevetti
  • Certificazioni, know-how e conoscenze tecniche collegate in maniera diretta alle esigenze produttive e gestionali dell’azienda
  • Licenze e diritti d’utilizzo di titoli di proprietà industriale
  • Licenze per l’utilizzo di software
  • Progettazione, sviluppo, personalizzazione, collaudo d’interventi architetturali informatiche e di impianti tecnologici produttivi
  • Consulenze specialistiche tecnologiche 
  • Costi salariali relativi al personale dipendente, nonché costi relativi a collaboratori 
  • Servizi d’incubazione e accelerazione d’impresa
  • Spese in marketing e web marketing

È necessario che le spese del piano d’impresa vengano sostenute nei 24 mesi successivi alla stipula del contratto.

Le premialità di Smart&Start Italia

L’agevolazione di Invitalia prevede anche delle premialità, assegnate attraverso un punteggio aggiuntivo in fase di valutazione progettuale, nel caso in cui:

  • Vengano attivate collaborazioni con incubatori, acceleratori d’impresa, compresi gli innovation hub e gli organismi di ricerca;
  • Le Startup operano al Centro-Nord e realizzano piani di impresa al Sud;
  • Dispongono di un accordo d’investimento attraverso un investitore qualificato;
  • Dispongono del “rating di legalità”.

Le Startup costituite da meno di 12 mesi possono usufruire di servizi come tutoring tecnico-gestionale nella fase d’avvio (pianificazione finanziaria, marketing, organizzazione, ecc.).

Presentazione della domanda

Nelle società già costituite, la domanda deve essere presentata dal rappresentante legale, che la deve firmare digitalmente. Per le società non costituite dovrà presentare domanda e firmarla digitalmente la persona fisica referente del progetto (dovrà essere uno dei futuri soci dell’impresa).

Smart&Start non ha scadenze né graduatorie. Le domande vengono valutate da Invitalia in ordine di ricezione con verifica formale e valutazione di merito. La valutazione si conclude in 60 giorni, salvo eventuali richieste di integrazione dei documenti. Nei 60 giorni è compreso il colloquio con degli esperti di Invitalia.

Come finanziare una nuova impresa

Finanziare una nuova impresa ed accedere ad una delle misure destinate all’avvio di una Startup innovativa è possibile grazie a Finera, società di mediazione del credito e finanza agevolata  specializzata per le piccole e medie imprese italiane. Finera si occupa direttamente di preparare e presentare le richieste di finanziamento e bandi, offrendo un costante supporto attraverso un team di professionisti . Grazie al suo algoritmo proprietario e a una rete composta da 25 istituti finanziari partner, Finera è in grado di scegliere la soluzione di finanziamento su misura per te e la tua impresa. Se desideri essere supportato richiesta di finanziamento, richiedi subito una prima consulenza gratuita. 

 

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