“A tale riguardo – dice il comunicato – è stato avviato un dialogo con Intesa Sanpaolo, la maggiore banca italiana, per il perfezionamento di una linea di credito a tre anni, destinata esclusivamente alle attività italiane del Gruppo FCA e al sostegno della filiera dell’automotive in Italia, composta da circa 10.000 piccole e medie imprese, a seguito alla riapertura degli stabilimenti italiani, avviata a fine aprile”.
La comunicazione di Fca precisa che l’entità del prestito è “parti al 25 per cento del fatturato italiano del gruppo”. Il Lingotto ricorda che quello appena trascorso è stato “un periodo senza precedenti, in cui le azioni tempestive messe in atto per mettere al sicuro dipendenti, famiglie e comunità durante l’emergenza da Covid-19, hanno comportato il totale blocco della produzione e delle attività di vendita di FCA in Italia, con un drastico e inevitabile impatto sul breve e medio termine dell’intero ecosistema automobilistico”.
Le commesse Fca rappresentano il 40 per cento di quelle della componentistica italiana e valgono circa 50 miliardi.
La richiesta del prestito è stata anticipata nel pomeriggio ai sindacati dal responsabile europeo del gruppo Pietro Gorlier. La Fiom-Cgil ha preso atto della richiesta di finanziamento e ha chiesto “che ci sia un confronto ulteriore per affrontare la situazione del piano industriale e occupazionale alla luce degli effetti determinati dall’emergenza covid-19 a cui Fca ha risposto in modo positivo”.
Per il leader della Uilm, Rocco Palombella, “si tratta di un prestito finalizzato ad alimentare fornitori e investimenti a mercato fermo”. Il leader della Fim, Marco Bentivogli ha messo in relazione la richiesta del prestito con “l’assenza di provvedimenti a favore del mercato auto nel decreto del governo”. Sindacati e costruttori avecvano infatti chiesto nelle scorse settimane incentivi alla rottamazione.
L’Italia riparte, così i costruttori automobilistici affrontano la Fase 2
In serata il premier Giuseppe Conte ha detto che “Fca è un’azienda italiana che occupa tantissimi lavoratori”. Il capo del governo ha così risposto alle polemiche di Pd, Azione e 5Stelle che hanno giudicato inopportuna la concessione di prestiti garantiti dallo stato a una società che ha scelto di portare la sede legale in Olanda e quella fiscale in Gran Bretagna.
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