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Quali debiti decadono dopo la morte, o meglio: quando si riceve un’eredità quali sono i debiti che restano ai successori? (scopri le ultime notizie su mutui e prestiti. Leggi su Telegram tutte le news sulla finanza personale. Ricevi ogni giorno sul cellulare gli ultimi aggiornamenti su bonus, lavoro e finanza personale: entra nel gruppo WhatsApp, nel gruppo Telegram e nel gruppo Facebook. Scrivi su Instagram tutte le tue domande. Guarda le video guide gratuite sui bonus sul canale Youtube. Per continuare a leggere l’articolo da telefonino tocca su «Continua a leggere» dopo l’immagine di seguito).

INDICE

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Non sempre l’eredità è solo un beneficio. A volte si rischia di ereditare anche i debiti della persona defunta. Ma non sempre bisogna pagarli. Ci sono pendenze che non “passano” in automatico agli eredi, anche per questo prima di saldare i conti con un creditore meglio informarsi bene. In alcune occasioni potrebbe essere utile consultarsi con un avvocato.

Scopri la pagina dedicata alla gestione dei debiti e a metodi per evitare il pignoramento.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono i debiti che si ereditano e quelli che invece si estinguono con la morte del debitore e che quindi i successori non hanno il dovere di pagare.

Su questo argomento potrebbe interessarti un post che spiega come pagare i debiti senza soldi: alternative legali; vediamo anche cosa succede dopo il saldo e stralcio dei debiti; e infine abbiamo verificato quando non pagare i debiti è reato e cosa si rischia davvero.

Quali debiti decadono dopo la morte? Accettare l’eredità

La prima cosa da sapere è questa: gli eredi sono tenuti a pagare i debiti del defunto solo dopo aver accettato l’eredità. Fino a quel momento il creditore non potrà pretendere nulla. Non serve neppure la dichiarazione di successione perché si tratta di un semplice adempimento fiscale.

Se un bene o una somma di denaro è stata lasciata a 4 eredi, ognuno dovrà pagare una parte del debito lasciato dal defunto. Significa che non è responsabile delle quote che devono essere saldate dagli altri aventi diritto alla successione.

Sono esclusi da questa ripartizione in quote solo i debiti che riguardano:

  • omesso pagamento Irpef;
  • omesso pagamento Ires;
  • omesso pagamento Irap;
  • omesso pagamento dell’imposta di successione.

In questi casi gli eredi hanno un vincolo solidale. Significa che l’Agenzia delle Entrate può pretendere l’intera somma dovuta dal defunto da ogni erede.

Il defunto potrebbe anche stabilire nel testamento quote di ripartizione diverse o anche che i coeredi rispondano insieme e allo stesso modo al ripianamento dei debiti.

Se uno degli eredi paga più della sua quota al creditore può chiedere agli altri soggetti coinvolti nella successione la restituzione della parte per la quale sono chiamati a contribuire.

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Quali debiti decadono dopo la morte? Sanzioni amministrative

Non si ereditano invece le sanzioni amministrative e i reati. In questi casi la responsabilità è personale e non può essere estesa ad altri (in questo caso gli eredi).

E quindi, se il defunto è stato sanzionato per un reato amministrativo (come quello di vendita senza licenza, ad esempio) gli eredi non saranno obbligati a versare nulla.

Stesso discorso ovviamente per le multe stradali. Agli eredi sarà sufficiente inoltrare un certificato di morte agli enti creditori.

Se invece le sanzioni sono successive al decesso, in quel caso dovranno essere saldate dagli eredi.

E quindi, ricapitolando: le sanzioni amministrative e quelle fiscali non possono essere trasmesse agli eredi.

Lo stesso discorso può essere allargato anche alle obbligazioni tributarie, come i debiti con INPS, INAIL, Agenzia delle Entrate, Comune, Provincia, Regione e cartelle esattoriali.

In questi casi gli eredi che accettano di ricevere l’eredità sono obbligati a pagare le imposte ma non le sanzioni.

Quali debiti decadono dopo la morte? Sanzioni tributarie

Come abbiamo accennato le imposte non versate dal defunto devono essere pagate dagli eredi, ai quali però non saranno attribuite anche le eventuali sanzioni.

In pratica, nel caso si erediti un appartamento, ma la persona defunta non ha pagato l’Imu per qualche anno, gli eredi dovranno versare il dovuto al Comune, ma potranno chiedere di non pagare le sanzioni che nel frattempo sono state applicate.

Stesso discorso per le cartelle esattoriali: se riguardano sanzioni penali, tributarie, multe o amministrative gli eredi non saranno costretti a pagarle.

Quali debiti decadono dopo la morte? Sanzioni penali

Le sanzioni penali, come abbiamo accennato, non possono ricadere sugli eredi perché sono di natura personale.

Non sempre però. Se il defunto ha lasciato in eredità un immobile e su quell’immobile pesa un abuso edilizio, i successori non saranno obbligati a saldare la sanzione pecuniaria, ma in caso di ordine di demolizione non potranno che rispettarlo.

Quali debiti decadono dopo la morte? Debiti di gioco

Non ricadono sugli eredi neppure i debiti di gioco, perché sono delle obbligazioni naturali

Significa che gli eredi possono accettare l’eredità del defunto anche se quest’ultimo aveva consistenti debiti di gioco.

Gli eredi non sono tenuti a versare i debiti caduti in prescrizione, anche se il creditore può interrompere con l’invio di una diffida agli eredi i termini di prescrizione del debito.

Quali debiti decadono dopo la morte
Nella foto un notaio legge un testamento

Quali debiti decadono dopo la morte? Mantenimento

Anche l’obbligo di versare l’assegno di mantenimento all’ex coniuge o ai figli termina con la morte della persona obbligata. In questo caso i figli, eredi legittimi, possono ricevere l’eredità. Stesso discorso per l’ex coniuge, se c’è solo la separazione. In caso di divorzio, invece, l’ex coniuge non ha diritto a ricevere nulla.  Gli spetta solo una quota dell’eventuale pensione di reversibilità e se vive in caso di bisogno economico, gli eredi potrebbero essere obbligati dal giudice a versare un assegno periodico.

Quali debiti decadono dopo la morte? E quali no…

Tra i debiti che invece si ereditano ci sono invece (ad esempio):

  • le spese condominiali;
  • le bollette per le utenze che non sono state pagate;
  • il mutuo stipulato in vita dal defunto e le eventuali rate non pagate.

A questi si possono aggiungere i cosiddetti “pesi ereditari”. Rientrano in questa fattispecie:

  • le spese funerarie;
  • le spese  per l’eventuale costituzione dell’inventario; 
  • le spese di amministrazione della massa ereditaria o di divisione.

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