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Il modello ISEE è un indicatore della situazione economica: vediamo come si calcola e quali sono i documenti necessari per la DSU.

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di Antonio Maroscia – 1 Gennaio 2024


Con l’anno nuovo è giunta anche la scadenza dell’ISEE che è fissata per tutte le DSU presentate al 31 dicembre 2023. Dal 1° gennaio 2024 è possibile quindi ripresentare una nuova DSU, per un nuovo calcolo ISEE aggiornato. I dati da prendere a riferimento sia per i redditi che per la parte patrimoniale sono quelli del 2022. Nel caso in cui si ritenga di dover fare una correzione dell’ISEE ritenuto non più aggiornato (es. nuovi redditi, perdita del lavoro ecc.) allora si potrà successivamente presentare un ISEE corrente.

Di recente il Ministero del Lavoro ha pubblicato il decreto direttoriale n. 407 del 13 dicembre 2023, recante in allegato il nuovo modello DSU e DSU mini ai fini ISEE 2024 – con le relative istruzioni. Il nuovo modello ISEE 2024 è stato pubblicato nella sezione pubblicità legale del sito del Ministero del lavoro www.lavoro.gov.it ed è consultabile direttamente da qui. Ricordiamo inoltre che da qualche mese è disponibile la nuova area sul sito INPS denominato Portale unico ISEE.

In questa guida vediamo cos’è il modello ISEE, come si fa il calcolo e quali sono i documenti necessari per la compilazione della DSU tramite CAF o direttamente sul sito dell’INPS, oppure con DSU precompilato.

Cos’è l’Isee

Iniziamo col dire che l’Indicatore della Situazione Economica Equivalente indica e fotografa la situazione economica di un nucleo familiare, ed una delle sue caratteristiche è che ha scadenza annuale. Tecnicamente si tratta di un indicatore che serve a fornire una valutazione della situazione economica delle famiglie, tenendo conto del reddito di tutti i componenti, del loro patrimonio e di una scala di equivalenza che varia in base alla composizione del nucleo familiare.

Serve sostanzialmente per richiedere bonus, prestazioni o agevolazioni fiscali (esempio l’assegno unico 2024), ma anche per usufruire dei servizi pubblici il cui costo è legato al reddito. Pensiamo ad esempio alla mensa scolastica, ai servizi SSN, al bus scolastico per i ragazzi ecc.

Qui di seguito andremo a vedere nel dettaglio quali sono i documenti necessari, come fare il calcolo e come compilare la Dichiarazione Sostitutiva Unica ai fini dell’ISEE.

In cosa consiste il Modello ISEE

Ma prima vediamo brevemente in cosa consiste il modello Isee. Si tratta, come accennato sopra, di un documento che attesta la situazione economica equivalente di un nucleo familiare. Attraverso questo documento i cittadini residenti in Italia, possono accedere alle molteplici agevolazioni, bonus, sconti e riduzioni.

Il valore dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente viene ricavato a partire dai dati compilati nella DSU direttamente da cittadino (nell’area riservata del sito INPS), tramite CAF, patronati e intermediari oppure a partire dalla  la DSU precompilata.

La Dichiarazione Sostitutiva Unica (DSU) è quindi la dichiarazione necessaria per calcolare l’ISEE.

Come fare ISEE

Come richiedere ISEE? Tutti i cittadini che devono richiedere il modello ISEE aggiornato dovranno procedere alla compilazione del documento DSU ISEE.

Questo potrà essere compilato attraverso le seguenti modalità:

  • Servizi Online dell’INPS;
  • Caf, Patronati e intermediari abilitati;
  • Contact Center Numero Verde Inps 803164.

Per la compilazione della DSU in modo autonomo quindi si può accedere al Portale Unico ISEE dell’INPS e poi accedere con:

  • SPID
  • CiE 3.0 carta d’identità elettronica
  • CNS
  • PIN INPS rilasciati a cittadini residenti all’estero non in possesso di un documento di riconoscimento italiano

Il nuovo Portale unico ISEE riunisce le varie modalità di acquisizione dell’ISEE, precompilato e non, in un unico punto di accesso, sostituendo i portali precedenti. In quest’area inoltre è possibile accedere come Cittadino, CAF o Ente.

Il cittadino quindi potrà:

  • fare una simulazione dell’ISEE;
  • accedere all’ISEE precompilato;
  • procedere alla compilazione autonoma dei propri dati necessari ai fini ISEE ordinario;
  • accedere e consultare tutte le dichiarazioni presentate

Quali documenti servono per ISEE

Per predisporre la DSU ai fini Isee 2024 sono necessari i documenti anagrafici, su redditi e patrimoni riguardanti tutti i componenti del nucleo familiare.

E’ importante sapere che i dati devono riferirsi:

  1. Nucleo familiare, casa di abitazione (affitto e mutuo) e veicoli al momento della presentazione DSU.
  2. redditi (730, CU ecc.), patrimoni mobiliari ed immobiliari al 31.12 dei 2 anni precedenti (quindi per ISEE 2024 i dati sono quelli al 31/12/2022)

Di seguito vediamo un elenco di documenti per ISEE sia per dipendenti e pensionati, sia per lavoratori autonomi e soci di società. I documenti possono differire a seconda del CAF a cui si fa domanda.

Documenti ISEE lavoratori dipendenti e pensionati

Per poter redigere il modello DSU il Caf, il patronato, ecc. avranno bisogno dei seguenti documenti:

  • stato di famiglia, codice fiscale di ciascun componente del nucleo familiare e documento d’identità valido;
  • Modello 730 e/o Modello Unico e (per i dipendenti/pensionati) e/o Modelli CU (ex CUD);
  • Documentazione attestante il valore del patrimonio mobiliare;
  • Saldo e giacenza media annua riferita a depositi bancari e/o postali;
  • Certificati catastali, atti notarili di compravendita, successioni, e/o altra documentazione sul patrimonio immobiliare;
  • Atto notarile di donazione di immobili;
  • Certificazione della quota capitale residua dei mutui stipulati per l’acquisto e/o la costruzione degli immobili di proprietà;
  • Targa di autoveicoli, motoveicoli, navi e imbarcazioni da diporto posseduti nel nucleo familiare di cilindrata pari o superiore a 500cc.

Inoltre, in caso in cui all’interno del nucleo familiare è presente un disabile, oltre i documenti precedentemente elencati, il cittadino dovrà presentare la Certificazione della disabilità ed eventuali spese sostenute per il ricovero o assistenza al disabile.

Leggi anche: Giacenza media Poste Italiane: cos’è e come ottenerla ai fini ISEE

Quali documenti servono per ISEE di lavoratori autonomi e società

I Documenti ISEE per lavoratori autonomi e società sono, oltre a quelli anagrafici e familiari, in primis il patrimonio netto risultante dall’ultimo bilancio presentato, ovvero somma delle rimanenze finali e dei beni ammortizzabili al netto. Inoltre servono:

  • Visure Catastali
  • Contratto affitto REGISTRATO
  • Residuo mutuo al 31/12/2020 (per tutti gli immobili gravati da mutuo per acquisto)
  • Eventuali borse di studio percepite nel 2020 e 2021
  • DATI BANCARI/POSTALI/ASSICURATIVI presentati su carta intestata dell’istituto emittente
    • Conti corrente/Libretto Risparmio, bancario e/o postale
    • Buoni fruttiferi.
    • Conto titoli: Azioni, obbligazioni e titoli in genere con valore al 31/12/2020 ed ente erogatore
    • Carte prepagate con IBAN
    • Carte prepagate senza IBAN
    • Polizze vita
    • Prospetto di Bilancio compilato dal professionista
    • eventuale Certificato di invalidità (Commissione prima istanza – ASL di riferimento, N° di protocollo, data di rilascio) solo se superiore al 67%
    • infine targhe dei veicoli, motoveicoli (solo se >500 di cilindrata), imbarcazioni

Come si calcola l’ISEE 2024

Il calcolo dell’Isee purtroppo non è un’operazione semplice e alla portata di tutti. Per questo motivo è meglio non avventurarsi in calcoli complicati, anche perchè poi l’ultima parola spetta comunque all’INPS che mette a disposizione a questo scopo un ottimo strumento di simulazione ISEE online da usare prima dell’invio della richiesta.

Pertanto ci limiteremo a dire che il valore non corrisponde semplicemente al reddito percepito, ma bisogna prendere in considerazione tutti i fattori reddituali e patrimoniali e della composizione del nucleo familiare. Inoltre il risultato finale dipende anche dalla situazione economica di tutti i componenti del nucleo familiare.

Quindi l’INPS parte dalla Dsu (compilata dal soggetto – direttamente o indirettamente – o precompilata) e determina il valore dell’Isee con un rapporto tra l’ISE (Indicatore della Situazione Economica) e il parametro desunto dalla scala di equivalenza come di seguito riportata:

NUMERO
COMPONENTI
NUCLEO
PARAMETRO
1 1,00
2 1,57
3 2,04
4 2,46
5 2,85

Sulla scala di equivalenza è prevista l’applicazione di alcune maggiorazioni, pari a:

  • 0,35 per ogni ulteriore componente;
  • 0,5 per ogni componente con disabilità media, grave o non autosufficiente;
  • 0,2 in caso di presenza nel nucleo di tre figli, 0,35 in caso di quattro figli, 0,5 in caso di almeno cinque figli;
  • 0,2 per nuclei familiari con figli minori, elevata a 0,3 con almeno un figlio sotto i tre anni, dove entrambi i genitori o l’unico presente abbiano svolto attività di lavoro o di impresa per almeno sei mesi nell’anno di riferimento dei redditi dichiarati.

Il valore ISE si ottiene sommando l’Indicatore Situazione Reddituale (ISR) per il 20% dell’Indicatore Situazione Patrimoniale (ISP):

  • ISR = Somma dei redditi dei componenti il nucleo + Reddito figurativo del patrimonio mobiliare del nucleo -Detrazioni per spese e franchigie del nucleo;
  • ISP = Patrimonio mobiliare del nucleo – Detrazione patrimonio mobiliare + Patrimonio immobiliare del nucleo – Detrazione patrimonio immobiliare.

Ipotizziamo il caso di un nucleo formato da un solo componente. Il parametro della scala di equivalenza è pertanto pari ad 1. Il valore ISR è pari ad euro 27.936,45 mentre l’ISP è 41.105,00 euro. Di conseguenza l’ISE corrisponde a 36.157,45 e così l’ISEE dal momento che 36.157,45 / 1 = 36.157,45.

Isee 2024 a pagamento o no?

Come abbiamo avuto modo di dire in un precedente articolo una delle novità dell’ISEE 2024 riguarda la possibilità per i CAF di richiedere un pagamento di massimo di 25 euro per l’elaborazione dell’Isee.

La novità in realtà è partita già da ottobre 2023, però molti CAF hanno deciso di adeguare le loro tariffe solo da gennaio 2024 e quindi in concomitanza dell’elaborazione da parte degli utenti del nuovo ISEE.

Leggi anche: ISEE a pagamento

Il pagamento è comunque dovuto solo se si tratta di una DSU successiva alla prima per quell’anno. Tra l’altro se si vuol cambiare solo il numero dei componenti del nucleo familiare, anche la presentazione di una nuova DSU rimane gratuita.

Quanti tipi di ISEE esistono?

A seconda dei casi esistono una moltitudine di ISEE. Ecco un elenco di quanti tipi di ISEE ci sono (fonte: INPS).

  • ISEE standard o ordinario: contiene le principali informazioni sulla situazione anagrafica, reddituale e patrimoniale del nucleo familiare. Questo tipo di indicatore vale per la maggior parte delle prestazioni;
  • ISEE università: specifico per gli studenti che vogliono accedere alle prestazioni per il diritto allo studio universitario;
  • ISEE socio sanitario: utile per l’accesso alle prestazioni sociosanitarie come l’assistenza domiciliare per le persone con disabilità e/o non autosufficienti;
  • ISEE socio sanitario residenze: per particolari prestazioni residenziali come i ricoveri presso Residenze Socio Sanitarie Assistenziali (RSA, RSSA);
  • ISEE minorenni: ovvero ISEE per minori con genitori non coniugati tra loro e non conviventi. Serve per l’accesso alle prestazioni agevolate rivolte ai minorenni che siano figli di genitori non coniugati tra loro e non conviventi;
  • ISEE corrente: consiste in un ISEE aggiornato dei redditi e trattamenti degli ultimi 12 mesi (o 2 mesi).

Quanto deve essere l’ISEE per avere delle agevolazioni?

Come chiaro ormai dal contenuto della guida la soglia ISEE e il limite di reddito non sono sinonimi. Tuttavia vi sono dei limiti ISEE che si ripetono più spesso per accedere a determinate prestazioni.

Leggi anche: Bonus con ISEE sotto i 15.000 euro: le agevolazioni da richiedere nel 2023

Per essere più precisi parliamo di ISEE basso con una soglia ISEE di 15.000 euro al di sotto della quale si può accedere ad una serie di bonus, agevolazioni, prestazioni e aiuti economici che non spettano a tutti.

ISEE sbagliato, cosa succede?

Occhio comunque a non inserire volontariamente dati errati per avere cioè un ISEE più basso e poter accedere a talune prestazioni: in tali casi infatti, oltre al recupero della prestazione indebitamente percepita, sono previste anche sanzioni amministrative se non penali per alcune dichiarazioni mendaci.

ISEE più basso con l’acquisto di Btp e Buoni Postali

La Legge di Bilancio 2024 ha introdotto un’importante agevolazione per i risparmiatori. Sarà possibile nascondere legalmente le somme investite nei Btp e Buoni Postali, ossia nei Titoli di Stato italiani. Questi investimenti non rientreranno nell’Isee e quindi sostanzialmente sarà possibile abbassare il patrimonio e riuscire ad accedere ad alcune agevolazioni, che altrimenti non sarebbero spettate.

L’Art. 183 della Legge di Bilancio reca:

Nella determinazione dell’indicatore della situazione economica equivalente (ISEE) sono esclusi, fino al valore complessivo di 50.000 euro, i titoli di Stato di cui all’articolo 3 del testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di debito pubblico, di cui al decreto del Presidente della Repubblica 30 dicembre 2003, n. 398, nonché i prodotti finanziari di raccolta del risparmio con obbligo di rimborso assistito dalla garanzia dello Stato.

La Legge fa quindi riferimento a:

  • Buoni ordinari del Tesoro (BOT )
  • Buoni del tesoro poliennali (BTP),
  • CTZ (Certificati del tesoro zero-coupon),
  • Certificati di credito del Tesoro (CCT),
  • buoni postali fruttiferi,
  • libretti di risparmio postale

il cui possesso non avrebbe quindi rilevanza ai fini dell’ISEE familiare.

È importante, comunque, precisare che c’è un limite massimo entro il quale è possibile investire in Btp: 50.000 euro, un importo che, comunque vada, limita l’impatto diretto sul calcolo Isee.

Leggi anche: Isee più basso comprando Btp e Buoni Postali: cosa cambia con la Manovra 2024

N.B. Attenzione, però, questa agevolazione non è immediata. Non sarà sufficiente acquistare dei Btp oggi per poter ridurre il proprio Isee immediatamente. Sarà possibile trarre vantaggio dall’agevolazione solo e soltanto dopo la pubblicazione di un provvedimento attuativo che ne regoli l’applicazione.

Il nostro consiglio quindi è di fare l’ISEE normalmente e poi eventualmente aggiornarlo dopo i necessari chiarimenti.

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This post was last modified on 5 Gennaio 2024











 

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