Il dl Infrastrutture è stato approvato dal Consiglio dei Ministri il 24 giugno su proposta della premier Giorgia Meloni, del ministro per lo sport e i giovani Andrea Abodi, del ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini, del ministro della giustizia Carlo Nordio, del ministro dell’ambiente e della sicurezza energetica Gilberto Pichetto Fratin, del ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale Antonio Tajani e del ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti.
Cosa prevede il dl Infrastrutture per gli investimenti strategici?
Il decreto-legge Infrastrutture introduce norme volte a:
- disciplinare l’aggiornamento dei piani economico finanziari delle concessioni autostradali;
- garantire la tempestiva operatività della società Stretto di Messina S.p.A. e assicurare il rispetto del cronoprogramma relativo alla realizzazione del Ponte sullo Stretto per il collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria, attraverso semplificazioni amministrative volte, tra l’altro, a consentire l’approvazione per fasi costruttive del progetto esecutivo;
- razionalizzare i compiti e le funzioni attribuite ai commissari straordinari e ridurne il numero, in un’ottica di efficientamento e utilizzo delle risorse disponibili;
- dare nuovo impulso alla realizzazione e al completamento di opere rientranti nella rete centrale della rete transeuropea dei trasporti;
- consentire l’avvio della fase di operatività dell’Autorità per la laguna di Venezia;
- assicurare la realizzazione o il completamento di interventi infrastrutturali nel settore stradale e idrico, di quelli necessari al potenziamento delle ferrovie regionali e allo sviluppo dei sistemi di trasporto rapido di massa;
- accelerare l’attuazione di interventi di bonifica nel sito di interesse nazionale Cogoleto Stoppani;
- ridefinire l’assetto di governance dell’autorità nazionale competente in materia di cattura e stoccaggio della CO2 (CCS – Carbon Capture and Storage);
- sostenere gli interventi infrastrutturali della Regione Liguria e il completamento, da parte dell’Università degli studi di Genova della Scuola Politecnica – Polo Universitario di Ingegneria presso il Parco scientifico tecnologico di Genova Erzelli;
- rafforzare l’operatività istituzionale della fondazione lirico-sinfonica Petruzzelli e teatri di Bari;
- garantire la maggiore efficienza del procedimento penale.
Il decreto prevede misure per garantire il finanziamento e lo sviluppo di investimenti strategici, sia in ambito nazionale sia con particolare riguardo al continente africano, per l’attuazione del Piano Mattei e l’internalizzazione delle imprese italiane.
Previsto un incremento di 150 milioni di euro, per l’anno 2024, del fondo rotativo 394/81 gestito da SIMEST per operazioni di venture capital in paesi non aderenti all’UE. Le risorse saranno destinate alle imprese con sede legale in Italia che, stabilmente, sono presenti, esportano o si approvvigionano nel continente africano e alle imprese fornitrici delle stesse, allo scopo di sostenerne le spese di investimento per il rafforzamento patrimoniale, investimenti digitali, ecologici, produttivi o commerciali.
Per le iniziative riguardanti il continente africano proposte da imprese localizzate nelle Regioni del Mezzogiorno – Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna – che presentino domanda di finanziamento agevolato, si prevede l’incremento della quota di cofinanziamento a fondo perduto fino al 20% dell’intervento complessivo concesso.
Si disciplina il procedimento di concessione dei finanziamenti per sostenere iniziative e progetti promossi nell’ambito del Piano Mattei, autorizzando Cassa depositi e prestiti a concedere finanziamenti, prioritariamente a favore di imprese stabilmente operative in Stati del continente africano, per la realizzazione di interventi in determinati settori.
Infine, in materia di sport, allo scopo di tutelare i vivai giovanili e i relativi investimenti operati dalle associazioni e società sportive, si proroga di un anno (dal 1° luglio 2024 al 1° luglio 2025) il termine entro cui il vincolo sportivo è abolito per i tesseramenti che costituiscono rinnovi di precedenti tesseramenti senza soluzione di continuità. Si proroga poi di un anno (dal 1° luglio 2024 al 1° luglio 2025) il termine per l’abolizione del vincolo sportivo previsto dalla Federazione sportiva nazionale o dalla Disciplina sportiva associata che non abbiano adottato i regolamenti relativi al riconoscimento del premio di formazione tecnica in caso di primo contratto di lavoro sportivo entro il 31 dicembre 2023.
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