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Roma, 4 Ott – Come ricordato presentando il documento InailIl supporto alle aziende per la segnalazione e analisi dei near miss: proposta di un modello tecnico-organizzativo. Documento tecnico”, i modelli di gestione dei near miss stanno ottenendo un crescente interesse ed è importante definire un modello sostenibile anche dalle imprese di piccole dimensioni.

 

È infatti sempre più evidente come l’attivazione di procedure aziendali per segnalare e analizzare i near miss, intesi come “eventi incidentali che non causano danno fisico ai lavoratori”, possa favorire una adeguata valutazione dei fattori di rischio potenziali negli ambienti di lavoro.

 

Proprio a partire da questa constatazione il documento – nato da un Protocollo d’Intesa tra l’Inail e Confimi Industria – descrive le attività realizzate nel percorso di sviluppo e sperimentazione di un modello di rilevazione dei near miss, “la cui applicazione sia sostenibile anche per le imprese di piccole dimensioni e che possa essere proposto come modello standard”.

 

Dopo aver presentato, in un precedente articolo di presentazione, i vari fattori che favoriscono od ostacolano un sistema di gestione dei near miss, ci soffermiamo oggi sui seguenti argomenti:

 

L’indagine esplorativa e le prime risposte delle aziende

Nel documento sono presentati i risultati di una indagine esplorativa svolta al fine di valutare lo stato di attuazione di sistemi di gestione dei near miss (SGNM).

 

Nelle risposte delle aziende che già implementano un tale sistema di gestione si rileva che “la stragrande maggioranza delle aziende non si avvale di un software gestionale per la raccolta e analisi dei near miss, effettuata con strumenti più classici (moduli o schede cartacei, documenti in formato excel o word)”. E anche i metodi per l’analisi degli eventi “sono variegati ma rimandano essenzialmente alla corretta attivazione di procedure interne (con fasi di consultazione, confronto, verifica con le diverse figure che compongono la linea di SSL aziendale) volte a rilevare le cause dirette e remote che hanno portato al verificarsi del near miss”.

Inoltre oltre la metà del campione rileva come near miss eventi “che portano sia ad un incidente (ad esempio caduta di oggetti o perdita liquido da macchinario) che non sfocia in un infortunio sia situazioni dove si rilevano situazioni di pericolo (non conformità)”.

 

L’indagine ha permesso poi di analizzare la fase di comunicazione e diffusione delle informazioni riguardanti le soluzioni attuate a seguito dell’evento segnalato, i principali ostacoli indicati dalle aziende riguardo la fase di implementazione e gestione del SGNM, e anche una serie di benefici dovuti all’implementazione del SGNM.

Tra questi ultimi “si evidenziano una maggiore coscienza del personale sui rischi e pericoli insiti negli ambienti di lavoro e di conseguenza un aumento dei livelli di sicurezza, anche attraverso la condivisione delle azioni preventive realizzate dalle aziende sugli eventi che non hanno portato ad infortuni”.

 

Si indica che i modelli analizzati hanno in comune i dati raccolti nella seguente tabella:

 

 

Da una prima analisi dei modelli ad oggi in uso nelle aziende aderenti al progetto si possono suddividere le segnalazioni in:

  • “INFORTUNI pari al 39% delle segnalazioni totali
  • NEAR MISS pari al 46% delle segnalazioni totali
  • SITUAZIONI/COMPORTAMENTI PERICOLOSI pari al 15% delle segnalazioni totali”.

E le registrazioni “hanno fatto scaturire nelle aziende azioni correttive immediate e/o azioni preventive (con misure tecnico, organizzative e procedurali) al fine di risolvere la non conformità registrata ed evitare il ripetersi di tale evento in azienda”.

 

L’istruzione operativa per la segnalazione e analisi dei near miss

Partendo dai risultati dell’indagine esplorativa è stata elaborata una proposta condivisa di Istruzione operativa per le fasi di segnalazione, analisi e trattamento di near miss, applicabile anche alle non conformità ed agli infortuni, denominata PSAT1. E riguardo alle definizioni, si “è tenuto conto della definizione di near miss secondo la norma Uni Iso 45001:2018 e delle procedure in essere adottate nel sistema Confimi Industria”.

 

Nell’ottica di realizzare un modello tecnico operativo semplice e sostenibile nella pratica quotidiana “la proposta avanzata valorizza i flussi comunicativi e le modulistiche già in uso nelle aziende associate al sistema” sistematizzandoli “alla luce dei risultati ottenuti con il progetto di ricerca Condivido (Piano Attività Ricerca Inail 2019-2021), all’interno del quale si sono sviluppati metodi e strumenti per lo studio dei near miss (mancati infortuni) quali supporto operativo alle aziende per una sempre più mirata ed efficace gestione dei rischi infortunistici”.

È stata poi realizzata “una versione della metodologia Informo, adottata a livello nazionale dalle Asl per implementare la banca dati del sistema di sorveglianza nazionale degli infortuni mortali e gravi Infor.Mo, per la trattazione in primis dei near miss (ma anche di non conformità)”.

 

L’Istruzione operativa PSAT1 definita prevede tre sezioni:

  • Scopo e campo di applicazione: procedura per segnalare ed analizzare near miss, non conformità, infortuni che accadono all’interno dell’azienda al fine di realizzare appropriati interventi migliorativi delle condizioni di sicurezza dei lavoratori.
  • Definizioni:
    • Near miss: incidente avvenuto nel luogo di lavoro che non ha recato danno fisico al lavoratore, pur avendone il potenziale. Va inteso anche come mancato infortunio.
    • Non conformità: situazione di pericolo che non genera alcun incidente/infortunio ma rilevabile su procedure operative, attrezzature, ambienti di lavoro, dpi.
    • Infortunio: evento correlato al lavoro che ha generato un danno fisico a lavoratore (indipendentemente dalla gravità).
  • Operatività: si delineano i flussi comunicativi da attivare, le figure di riferimento ed i moduli operativi da utilizzare (tabella 32).

 

 

I moduli operativi “variano quindi a seconda dell’oggetto dell’analisi (Near Miss, Non Conformità, Infortunio), delle fasi coinvolte e del compilatore/responsabile per la corretta gestione aziendale”.

 

Il modello tecnico-organizzativo, le riflessioni e gli sviluppi futuri

Veniamo, infine, alle conclusioni degli autori del documento e agli sviluppi futuri.

 

A partire dalle azioni realizzate e dai risultati raggiunti nel corso delle attività progettuali, si segnalano “alcuni elementi che possono rappresentare l’evoluzione del percorso di collaborazione sulla tematica dei near miss:

  • “sulla base dell’istruzione operativa proposta implementare l’utilizzo della Piattaforma web basedCondivido’ sviluppata per supportare il processo di gestione aziendale dei near miss”. Si segnala che la standardizzazione del processo “potrà favorire la partecipazione aziendale della linea operativa aumentando la consapevolezza dei singoli attori sulla importanza del contributo individuale al raggiungimento di adeguati livelli di salute e sicurezza”;
  • “la diffusione dell’utilizzo della Piattaforma Condivido per la gestione dei near miss potrebbe avere un impatto positivo sulla propensione delle imprese al miglioramento dei livelli di salute e sicurezza se collegata alle azioni rientranti nei percorsi di incentivazione economica che l’Inail ha attivato (OT23, ISI)”;
  • “la tematica dei near miss e il supporto metodologico e strumentale che si propone può rappresentare l’oggetto di interventi di assistenza e monitoraggio (Piani mirati di Prevenzione) da parte della rete istituzionale e del partenariato socio-economico con il duplice obiettivo di rafforzare le capacità di autovalutazione e propensione al miglioramento delle imprese partecipanti e al contempo sviluppare nella rete istituzionale di supporto maggiori capacità di coordinamento per programmazione e valutazione di impatto degli interventi”;
  • “la possibilità di dare continuità alle attività fin qui sviluppate e la fase di raccolta e valutazione dei risultati (follow up) rappresentano un obiettivo per i futuri impegni del gruppo di lavoro anche perché rappresentano l’elemento più critico in molte esperienze di assistenza in SSL sia in Italia che a livello internazionale”.

 

Rimandiamo alla lettura integrale del documento che riporta anche vari moduli operativi inerenti la segnalazione, analisi e trattamento dei near miss.

 

 

Tiziano Menduto

 

 

 

Scarica il documento da cui è tratto l’articolo:

Consulenza statistico attuariale, Dipartimento medicina, epidemiologia, igiene del lavoro e ambientale, Consulenza tecnica per la salute e la sicurezza Inail, “ Il supporto alle aziende per la segnalazione e analisi dei near miss: proposta di un modello tecnico-organizzativo. Documento tecnico”, documento curato da Giuseppe Bucci (Inail, CSA), Diego De Merich, Armando Guglielmi e Pellicci Mauro (Inail, Dimeila), Sara Veneziani e G. Ivo Vogna (Confimi Industria – Commissione ambiente e sicurezza) e Stefania Verrienti (Afidamp – Aderente Finco – Confimi Industria) – protocollo d’Intesa tra l’Inail e CONFIMI INDUSTRIA – edizione 2024 (formato PDF, 2.72 MB).

 

Vai all’area riservata agli abbonati dedicata a “ SGNM e near miss: proposta di un modello tecnico-organizzativo”.

 

 

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