Il Bonus fotovoltaico è stato uno degli incentivi più importanti per promuovere l’installazione di impianti solari in Italia, a fronte di significativi risparmi fiscali. Tuttavia, a partire dal 2025, la percentuale di detrazione fiscale subirà una riduzione, rendendo meno vantaggioso approfittare di queste agevolazioni. Se stai valutando l’installazione di pannelli fotovoltaici, è quindi fondamentale conoscere le scadenze, i requisiti e i passaggi necessari per usufruire della detrazione massima prima che le condizioni cambino.
Bonus fotovoltaico: le novità nel 2025
Essendo parte integrante del Bonus ristrutturazione, il Bonus fotovoltaico è destinato a subire gli stessi tagli a partire dal 1° gennaio 2025. Attualmente, fino al 31 dicembre 2024, è possibile usufruire di una detrazione fiscale del 50% per l’installazione di impianti fotovoltaici residenziali, con un tetto di spesa fissato a 96.000 euro per unità immobiliare.
Tuttavia, con l’arrivo del nuovo anno, il quadro cambierà drasticamente:
- l’aliquota di detrazione scenderà al 36%
- il limite di spesa verrà dimezzato a 48.000 euro per unità immobiliare. Questo significa che il massimo beneficio ottenibile sarà di 17.280 euro (36% di 48.000 euro).
Considerando questi cambiamenti imminenti, i prossimi mesi rappresentano un’opportunità unica per chi sta considerando di investire nel fotovoltaico beneficiando ancora della detrazione al 50%.
Bonus fotovoltaico: come cambierà nei prossimi anni
Il taglio dell’aliquota prevista nel 2025 è solo l’inizio di una progressiva riduzione del Bonus fotovoltaico. Ecco come si evolverà la detrazione fiscale per l’installazione di impianti fotovoltaici nei prossimi anni:
- Fino al 31 dicembre 2024: mantenimento dell’attuale aliquota del 50%
- Dal 1° gennaio 2025 al 31 dicembre 2027: riduzione al 36%
- Dal 1° gennaio 2028 al 31 dicembre 2033: ulteriore diminuzione al 30%
- Dal 1° gennaio 2034: ritorno al 36%
Nonostante questa progressiva riduzione degli incentivi, è importante sottolineare che il futuro potrebbe riservare nuove opportunità. Infatti, non è da escludere l’introduzione di nuovi bonus mirati all’efficientamento energetico, che potrebbero includere non solo il fotovoltaico, ma anche altre tecnologie come il solare termico, le pompe di calore e la sostituzione degli infissi.
Questa prospettiva è strettamente legata agli obiettivi della direttiva case green dell’Unione Europea, che impone una riduzione del 16% nel consumo energetico degli immobili residenziali entro il 2030. Per l’Italia, questo traguardo si presenta particolarmente sfidante, considerando che:
- il 70% delle abitazioni nel paese presenta prestazioni energetiche scadentii
- Il 60% degli edifici è stato costruito prima del 1976, anno di introduzione delle prime norme sul risparmio energeticoi
Alla luce di questi dati, appare evidente la necessità di un intervento strutturale nel settore immobiliare italiano per allinearsi agli standard europei. Questo potrebbe tradursi in nuove forme di incentivazione per accelerare la transizione energetica nel settore residenziale.
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