Comprare casa non è mai stata un’operazione semplice. I recenti tagli dei tassi della Bce hanno poi cambiato le carte in tavola e ridotto i costi dei prestiti bancari. Almeno in teoria. Qual è stato l’effetto sui mutui pe rla casa, sulle rate e sui prezzi degli immobili? Qui l’articolo completo e il punto sul mercato immobiliare elaborato da Gino Pagliuca.
Per quanto riguarda i dati e i numeri da guardare, le tabelle elaborate su dati mutuiOnline.it – e aggiornate al 24 settembre – fanno balzare agli occhi un dato su tutti: un finanziamento da 140 mila euro a 20 anni per l’acquisto di una casa da 200 mila euro viene offerto alle migliori condizioni al 2,85% nominale, equivalente a una rata mensile di 766 euro. Il valore mediano ricavabile dalle condizioni proposte dai dieci mutui più convenienti è al 3,01% con una rata da 777 euro.
Il variabile a 20 anni più conveniente è ancora sopra al 4% (4,09) per una rata da 855 euro.
Il tasso mediano si pone al 4,45% e la rata a 879 euro, 102 in più rispetto al fisso. Nel trentennale il fisso vede il tasso più conveniente al 2,91%, con rata da 593 euro, il valore mediano è al 3% con rata da 590 euro.
Nell’indicizzato si parte al 4,09 per una rata da 676 euro mentre il valore mediano dà come tasso il 4,47% e come rata 704 euro, con un aggravio rispetto al fisso di 114 euro. Questi dati ci dicono tra l’altro che la scelta del fisso non solo è pressoché obbligata ma è anche incentivata dalle banche perché lo spread applicato sull’Eurirs (il parametro che determina il tasso dei fissi) è più basso mediamente di 30 centesimi rispetto a quello applicato sull’Euribor.
E dovranno passare parecchi mesi ancora prima di vedere mutui variabili allineati al costo dei fissi, almeno a dare retta alle previsioni sull’andamento dell’Euribor trimestrale secondo cui il parametro arriverà al 2% solo tra due anni. Leggi l’articolo completo.
30 settembre 2024 ( modifica il 30 settembre 2024 | 10:03)
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