Si entra nel vivo del concorso per il rilascio di 1.000 nuove licenze taxi a Roma. Chiusi i termini per presentare le domande, i 4.274 aspiranti tassisti della Capitale si ritroveranno lunedì 21 ottobre alla Fiera di Roma per le prove scritte previste dal bando. 2.301 candidati la mattina alle 10:00, i restanti 1.973 si siederanno sui banchi dalle 14:30 in poi.
Corsa contro il tempo
Non è un mistero che Roma voglia rilasciare le nuove autorizzazioni prima del Giubileo 2025. Un’impresa, però, non facile. Una volta chiusa la fase concorsuale, infatti, il Comune potrà pubblicare le graduatorie di merito. Avrà quindi 30 giorni di tempo per verificare che i candidati abbiano presentato tutte le documentazioni richieste. Ovviamente questo lavoro, che verrà svolto da Roma Capitale con l’aiuto di Roma Servizi per la Mobilità, potrebbe durare anche meno di un mese.
Ho provato a diventare tassista, ecco come è andata
Terminate le verifiche, chi sarà rientrato in graduatoria riceverà una pec dal Comune per comunicare l’esito della procedura. A quel punto, i vincitori avranno 60 giorni di tempo per versare il contributo economico previsto: 78.250 euro per una licenza ordinaria e 58.400 euro per il trasporto disabili. Inoltre, sempre a partire dal giorno di ricezione della pec, i candidati avranno 90 giorni di tempo per avviare il servizio taxi. Che tutte queste fasi possano concludersi entro dicembre di quest’anno appare quindi difficile e non solo per le tempistiche.
Valanga di ricorsi
Continua ad aleggiare il bando lo spettro dei ricorsi, specialmente da parte dei sostituti alla guida. questi, infatti, volevano un bando a titolo non oneroso. Almeno, avrebbero voluto delle corsie preferenziali nell’attribuzioni dei punteggi e misure economiche ad hoc per pagare la licenza. Invece, chi è alla guida di un taxi da dieci anni otterrà al massimo 5 punti in fase di concorso e nessuna forma di finanziamento agevolato è stata fin qui prevista.
Così, 5 gruppi di sostituti hanno presentato altrettanti ricorsi al Tar al quale hanno aderito circa 400 lavoratori. Azioni in tribunale alle quali va aggiunta anche quella che intraprenderà il sindacato Cobas. Solo il Comitato sostituti alla guida taxi di Roma Capitale ha presentato due ricorsi, uno per gli ex titolari di licenza e uno generale. Infatti, chi è stato già titolare in passato di una licenza taxi o di una ncc e l’ha venduta non può prendere parte al concorso. Un requisito che, secondo il comitato, sarebbe una discriminazione nei confronti dei lavoratori. Di fondo, però, si punterà sulla questione del “titolo oneroso”, ovvero il fatto che per guidare un’auto bianca servirà pagare. Per mesi i sostituti, senza successo, avevano chiesto di procedere con un bando a titolo non oneroso, come si farà per 2.000 licenze ncc. Il Campidoglio, invece, ha scelto un’altra strada consapevole che sarebbe incappato in ricorsi a valanga.
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