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L’intervento di sostituzione della caldaia può essere agevolato attraverso diversi bonus edilizi, ovvero Ecobonus, Bonus Ristrutturazioni e ciò può creare confusione, poiché la tipologia dell’intervento, così come la tipologia di apparecchio installato sono fattori che andranno a determinare la tipologia di detrazione fiscale o la possibilità di usufruire anche del Bonus Mobili.

La risposta dell’Agenzia delle Entrate

Attraverso un quesito posto da un contribuente su La Posta di FiscoOggi, l’Agenzia delle Entrate ha avuto modo di tornare sulla tematica chiarendo eventuali perplessità.

Nel caso preso in esame, il contribuente ha spiegato che nel 2023 ha effettuato la sostituzione di una vecchia caldaia con una nuova a condensazione. Dato che nell’arco di quest’anno dovrà anche acquistare dei mobili nuovi per la stessa abitazione, il contribuente ha chiesto al Fisco se potrà usufruire del Bonus Mobili per l’anno 2024.

L’Agenzia delle Entrate ha innanzitutto chiarito che la risposta al quesito non può essere univoca, in quanto dipende dalla tipologia di detrazione utilizzata dal contribuente per la sostituzione della caldaia.

Le due le tipologie di detrazioni

Attualmente, il Fisco chiarisce che sono due le tipologie di detrazioni che possono essere richieste per l’intervento della sostituzione della caldaia.

  1. La prima riguarda il Bonus Ristrutturazioni, ovvero la detrazione prevista per gli interventi indicati nel comma 1 dell’art. 16-bis del TUIR, ossia quelli di “manutenzione straordinaria” tra i quali la sostituzione della caldaia.
  2. La seconda riguarda l’Ecobonus, nello specifico l’articolo 1, comma 347, della legge n. 296/2006, detrazione concessa per la sostituzione di impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaia a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione.

L’Agenzia delle Entrate chiarisce che solo nel primo caso il contribuente potrà richiedere anche il Bonus Mobili ed elettrodomestici. Difatti, introdotta con l’art. 16, comma 2, del D.L. n. 63/2013, tale agevolazione permette di poter detrarre il 50% delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici finalizzati all’arredo dell’abitazione oggetto degli interventi di recupero del patrimonio edilizio (Bonus Ristrutturazioni).

Come già affermato in diverse occasioni dall’Agenzia delle Entrate, costituiscono presupposto necessario per accedere al Bonus Mobili gli interventi di recupero del patrimonio edilizio (eseguiti su singole unità immobiliari abitative) ammessi alla detrazione di cui all’art. 16-bis del TUIR, qualora si configurino almeno come interventi di “manutenzione straordinaria”.

La sostituzione della caldaia, come chiarito nella Circolare dell’Agenzia delle Entrate n. 3/2016 (risposta 1.5), in quanto intervento finalizzato alla sostituzione di una componente essenziale dell’impianto di riscaldamento, è considerato un intervento di manutenzione straordinaria, per cui sarà così possibile accedere anche al Bonus Mobili.

Al contrario, se la sostituzione della caldaia viene agevolata attraverso l’Ecobonus, non si avrà diritto al Bonus Mobili.

Bonus caldaia 2024. Le regole da rispettare per la sostituzione degli impianti termici

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