diChiara Evangelista
A 500 giorni dalla rassegna sopralluogo nei padiglioni di Fiera Milano. Dopo le gare verranno utilizzati per congressi e rassegne
A cinquecento giorni esatti dall’inizio dei Giochi invernali 2026, il nodo extracosti per le opere in città, risollevato la scorsa settimana dal sindaco Beppe Sala, sembra allentarsi. «Il governo farà la sua parte», ha rassicurato il ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini che ieri ha effettuato un sopralluogo nei padiglioni di Fiera Milano, a Rho, per verificare lo stato dei lavori. «Tutti faranno la loro parte — ha ribadito—. Perché questo non è un evento lombardo o veneto», ma italiano. «Ci saranno turisti da tutto il mondo. Ed è chiaro che non si fermeranno solo a Milano e Cortina ma andranno da Nord a Sud per visitare tutta l’Italia».
Il ministro, oltre a rassicurare sul tema extracosti, si è soffermato sulla necessità di non far diventare «cattedrali nel deserto» le opere realizzate per i Giochi invernali. «Il Villaggio olimpico, ad esempio, dopo diventerà il più grande studentato per universitari a prezzi contenuti in Italia». E per il futuro dei padiglioni di Fiera Milano, che ospiteranno una pista di pattinaggio veloce con 7.500 spettatori, immagina «uno spazio multifunzionale». «Diventerà la più grande sala concerti al chiuso con 30 mila persone, una sala congressi da 12 mila posti dove ospitare eventi sportivi e culturali». E per quelli che «chiacchierano di green», Salvini ha sottolineato che sui tetti dei padiglioni c’è «il secondo più grande parco fotovoltaico di energie rinnovabili d’Europa». La sua potenza? «Alimenterà totalmente i Giochi».
Lo spazio a Rho, «il più grande che abbiamo sul territorio», è nato dall’unificazione dei padiglioni 13 e 15 di Fiera Milano. «I lavori sono iniziati durante l’inverno del 2023», ha precisato Enrico Pazzali, presidente della fondazione Fiera Milano. «Abbiamo tolto le pareti tagliafuoco e poi nel periodo estivo abbiamo costruito le travi che sosterranno il tetto. Pesano 1.750 tonnellate». Per rendere l’idea: «Sono un quarto di Tour Eiffel installata nel padiglione». Pazzali ha annunciato le prossime fasi: «Entro fine anno elimineremo le 12 colonne portanti per lasciare lo spazio centrale libero. Lì verrà costruita la pista da pattinaggio». Sullo stato dei lavori ha precisato che «procedono senza ritardi» e che potrebbero essere finiti già «nel primo trimestre del 2025». «Per il primo agosto è prevista la consegna della struttura a fondazione Milano-Cortina che provvederà poi alla realizzazione nello spazio della pista di pattinaggio».
L’arena di gioco dovrebbe essere arricchita anche da diversi spogliatoi e da un tunnel, sotto l’anello di ghiaccio, che possa permettere agli atleti di accedere alla pista. Oltre al finanziamento dei lavori nei padiglioni 13 e 15, fondazione Fiera Milano sta provvedendo anche a quelli negli stabili 22 e 24 dove verrà realizzato un campo da hockey di 60 metri quadrati e tribune per circa 5 mila posti a sedere. Si aggiungono agli interventi a Rho anche i lavori iniziati la scorsa estate nella struttura congressuale di Allianz Mico.
Complessivamente si tratta di un investimento pari a 25 milioni quello che la fondazione Fiera Milano sta mettendo in campo per le olimpiadi. Gli interventi finora realizzati hanno impiegato circa 1.300 persone per oltre 14 mila ore di lavoro. «Al momento tutte le strutture saranno consegnate nei tempi previsti. Questo ci permetterà di fare, secondo calendario, anche gli allestimenti e i venti test necessari prima dello svolgimento delle Olimpiadi», ha sottolineato Andrea Varnier, amministratore delegato della fondazione Milano Cortina. Le prime prove potrebbero essere effettuate già a febbraio. Sulla ricerca degli sponsor, Varnier ha precisato che verranno cercati «fino all’ultimo giorno». «Lo abbiamo visto anche con i nostri colleghi di Parigi, che hanno firmato i contratti qualche settimana prima dell’inizio dei Giochi».
Proprio ieri gli atleti italiani che hanno partecipato ai Giochi di Parigi sono stati accolti dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, al Quirinale. Il Capo dello Stato si è complimentato con gli azzurri e ha dato appuntamento al 2026: «Ora tocca a Milano Cortina».
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