Secondo un’analisi Google nel 2040 ci saranno 2 mld e mezzo di viaggiatori
Il turismo cambia pelle, ci sono nuove tipologie di flussi e nuovi viaggiatori che l’Italia deve essere pronta ad intercettare. E l’ospitalità alberghiera, prima di tutto, deve far riferimento a nuovi modelli.
Se ne è parlato nel corso del convegno organizzato da Aica (Associazione Italiana Confindustria Alberghi) “Crescere con il turismo internazionale: i nuovi modelli dell’ospitalità alberghiera in Italia”, un appuntamento che ha fatto parte di una serie di incontri organizzati dall’associazione per analizzare con operatori e stakeholder del settore le principali direttrici di sviluppo dell’industria alberghiera in vista del G7 Turismo che si terrà a Firenze.
La vision
L’inquadramento dello scenario sul turismo internazionale in una vision che conduce al 2040 è stato affidato a Google, che ha presentato i dati dello studio “NextGen travellers and destinations” condotto in collaborazione con Deloitte.
Secondo l’analisi, ogni 15 anni si assiste ad un netto raddoppio dei flussi turistici globali e nel 2040 saranno complessivamente 2 mld e mezzo le persone che viaggeranno, con una crescita dei flussi che andrà di pari passo con quella della classe media.
Chi sale e chi scende
Cinque saranno i top market che da soli andranno a generare il 50% dei flussi, contro il 42% del 2019): la Cina con 310 mln di viaggiatori (+100%), gli Usa con 260 mln (+160%), Uk con 145 mln (+60%), l’India che toccherà quota 145 mln (+440%) e la Germania con 140 mld di turisti (+40%). La Russia esce dai top 5 aggiudicandosi la 6° posizione mentre Arabia Saudita, Brasile, Messico, Pakistan ed Indonesia scalzeranno senz’altro Paesi già consolidati, come Canada, Giappone e Spagna.
Il ruolo dell’India
“Come si evince dai dati, sarà l’India il mercato protagonista della maggiore esplosione turistica da qui al 2040 sul fronte outbound – ha detto Fabio Galetto, director sector transport & Dtc Google Italia – questo significa che occorre iniziare sin da ora a corteggiarlo, tenendo ben presente che soprattutto la parte online andrà ben presidiata”.
Trend della domanda
Le destinazioni più richieste quali saranno? Purtroppo ai primi posti l’Italia non figura e compaiono Spagna, Francia, Usa e Messico, con quattro grandi cluster che vedranno concentrarsi la domanda mondiale: Mediterraneo, Sud Est Asiatico, Middle East e Caraibi.
Il peso dell’intelligenza artificiale
“La fotografia al 2040 esamina l’evoluzione dei viaggiatori globali caratterizzata da una componente tecnologica fortemente impattata dall’Ia – ha spiegato Galetto -. Per quel che riguarda le abitudini di ricerca degli utenti, c’è un’attenzione sempre più alta alla customizzazione delle proprie necessità e la quantità di informazioni che una persona cerca per documentarsi e scegliere la meta di viaggio è in costante aumento, al momento cresce del 5% anche se poi i click effettivi restano stabili”.
Una sfida, ma anche un’opportunità, per il patrimonio ricettivo italiano che con oltre 32 mila esercizi alberghieri e oltre 1 mln di camere è il più grande in Europa con il 17,5% dell’offerta.
La chiave del successo
“La nostra è un’industria dinamica che ha saputo resistere e rinnovarsi, con un ruolo sempre più trainante per l’economia del Paese – ha affermato la presidente Aica Maria Carmela Colaiacovo -. Come associazione il nostro compito è quello di accompagnare la crescita e il cambiamento a supporto degli operatori e delle politiche di settore ed è un lavoro importante che dobbiamo fare insieme”. Il prossimo appuntamento è atteso in autunno, sul binomio alberghi e ristorazione.
Aspettando il G7
“Il lavoro che l’associazione svolgerà in questi mesi si concentra prevalentemente sullo scenario del G7, che rappresenta un appuntamento davvero molto importante considerando che l’Italia è leader mondiale nel turismo. Sarà un G7 dove non solo saremo i padroni di casa ma i capofila a tutti gli effetti – ha commentato Barbara Casillo, direttore generale Aica -. Stiamo chiedendo agli operatori la loro visione rispetto alla trasformazione del mercato e prima di novembre costruiremo un quadro che rappresenterà un contributo da mettere a disposizione della partecipazione italiana al G7, al fine di valorizzare sempre di più il nostro mondo”.
Il valore delle località minori
“Giusto attrarre turismo internazionale in tutto il Paese ma attenzione anche allo sviluppo delle destinazioni interne nell’ottica della sostenibilità, in primis i borghi e poi i cammini – ha detto il ministro del Turismo Daniela Santanchè, che ha preso spunto dal dibattito per ricordare come tra le priorità del Ministero ci sia l’attenzione alla formazione dei lavoratori e all’occupabilità degli studenti nel comparto hospitality”.
Mare Italia super gettonato
Rimanendo sul fronte dei flussi internazionali, l’aumento dell’interesse registrato quest’estate da parte degli stranieri anche verso le località balneari italiane, è un fattore importante secondo Aica, fattore che è andato tra l’altro a compensare l’andamento in chiaroscuro delle città d’arte nei mesi clou della stagione, causato per lo più dal calo delle prenotazioni da parte degli italiani.
Le destinazioni sun&beach hanno visto un aumento delle prenotazioni della clientela domestica (+1,5%) e della componente straniera, che ha registrato addirittura un +6,3% rispetto allo scorso anno; a scegliere un soggiorno presso le nostre località balneari sono stati in primis i tedeschi e gli svizzeri seguiti dai francesi.
Nella giusta direzione
“L’ interesse crescente da parte del turismo internazionale verso le nostre destinazioni balneari può rappresentare un valido stimolo per far crescere anche i mesi spalla – ha dichiarato la presidente Aica Colaiacovo -. Il fenomeno infatti, se ben gestito, può contribuire ad allungare la stagione e generare nuove motivazioni di viaggio favorendo una ridistribuzione sostenibile dei flussi nei periodi in cui la domanda è fisiologicamente più bassa”.
Alessandra Tesan
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