La Regione Puglia ha aggiornato, con determina 268 dell’11 settembre scorso, l’elenco regionale delle attività che hanno ricevuto il riconoscimento di attività storiche e di tradizione, come previsto dalla legge regionale 30/2021. Sono state aggiunte, infatti, 165 attività economiche: tre di queste sono a Ruvo di Puglia.
Sono il negozio al dettaglio di biancheria e abbigliamento di Graziano Roselli, riconosciuto come negozio storico con oltre 40 anni di attività (attivo dal 1980); la Pasticceria Zanzibar, riconosciuto come locale storico, con 55 anni di attività (attivo dal 1969) e la Carrozzeria Piemontese, con oltre 50 anni di attività (attivo dal 1970), riconosciuta come bottega artigiana storica e di tradizione (qui l’elenco completo delle attività aggiunte)
Salgono 12 le attività operanti a Ruvo di Puglia che hanno ricevuto questo riconoscimento sia nel 2023 che nella prima metà del 2024. Due riconoscimenti sono andati, nel 2023, ad altrettanti imprenditori ruvesi: Vincenzo Pansini con il Centro Stampa a Terlizzi, e Biagio Di Bitonto con il bar La Terrazza, a Bari.
Delle 956 imprese riconosciute Attività storiche e di tradizione 398 sono della provincia di Bari, 151 della provincia di Lecce, 139 di quella di Brindisi, 61 di Foggia, 110 di Taranto e 97 della BAT.
Il commento dell’assessore regionale Alessandro Delli Noci
«Con grande orgoglio – ha dichiarato l’assessore allo Sviluppo economico, Alessandro Delli Noci – in tre anni abbiamo riconosciuto e promosso il valore e l’impegno sul territorio e per le comunità di 956 attività storiche, vale a dire le attività commerciali più antiche di Puglia. Dietro a ciascuna insegna, c’è il lavoro di intere famiglie che sono state in grado, anche nei momenti più difficili per l’economia locale, di tenere duro e di continuare, salvaguardando così il benessere dell’intera collettività. A loro dobbiamo un riconoscimento che non è soltanto la promozione del loro marchio tramite le targhette e le vetrofania, elemento importante per la promozione nei circuiti turistici, ma è soprattutto un supporto concreto. La Legge prevede infatti interventi tra cui contributi a fondo perduto, agevolazioni per l’accesso al credito, agevolazioni, premialità o riduzioni per tributi regionali, imposte e tariffe comunali, supporto per i contratti di apprendistato per l’ingresso delle giovani e dei giovani nel mondo del lavoro, premialità nella promozione di bandi regionali per la tutela delle imprese territoriali, promozione dell’Elenco Regionale nei circuiti turistici, promozione di percorsi formativi specifici per titolari e dipendenti per tutelare l’identità delle attività delle imprese storiche e di tradizione del territorio pugliese».
Delle 956 imprese riconosciute Attività storiche e di tradizione 398 sono della provincia di Bari, 151 della provincia di Lecce, 139 di quella di Brindisi, 61 di Foggia, 110 di Taranto e 97 della BAT.
Il 2 ottobre 2024, in occasione della 87^ Campionaria Internazionale presso la Fiera del Levante, pad. 152, si terrà la cerimonia di conferimento degli attestati alle imprese riconosciute nel corso del 2024 come Attività storiche Patrimonio di Puglia (con anzianità oltre i 70 anni) e ai Maestri Artigiani riconosciuti nel corso del 2023/2024.
Cosa sono le attività storiche e di tradizione
Con la legge regionale “Promozione e valorizzazione delle attività storiche e di tradizione della Puglia” la Regione Puglia promuove la conoscenza e la valorizzazione delle attività commerciali e artigianali aventi valore storico, artistico, architettonico e ambientale, che costituiscono testimonianza della storia, dell’arte, della cultura e della tradizione imprenditoriale locale e regionale.
Al fine di promuovere la valorizzazione delle attività che costituiscono testimonianza storico culturale tradizionale del territorio pugliese, la Regione riconosce e sostiene – in collaborazione con i Comuni, le Camere di Commercio e le articolazioni regionali delle Associazioni di categoria comparativamente più rappresentative sul piano nazionale – le attività storiche e di tradizione, ossia, i negozi storici, le botteghe storiche e i locali storici.
Ai fini delle disposizioni della Legge sono considerate attività storiche e di tradizione quelle caratterizzate da una combinazione di fattori legati alla continuità nel tempo dell’attività, dell’insegna e delle tipologie di prodotti offerti, alla collocazione in strutture architettoniche, artistiche e decorative di pregio, nonché in contesti urbani di particolare interesse, al mantenimento di attrezzature storiche, alla espressività sociale, economica e culturale dell’offerta e dell’ambientazione in stretta coerenza con il contesto locale.
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