Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Agevolazioni
News aste
Post dalla rete
Zes agevolazioni
   


La presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato un prestito da 35 miliardi di euro all’Ucraina: a ripagarlo, dice, saranno i profitti provenienti dai beni russi congelati

PUBBLICITÀ

L’annuncio è arrivato durante l’ottava visita in Ucraina della presidente da quando è scoppiata la guerra, la prima dopo la rielezione per un secondo mandato.

La somma è parte di un piano da 50 miliardi di dollari(circa 45 miliardi di euro) annunciato a giugno dai Paesi del G7: si tratta di un prestito, che però verrà ripagato non dagli ucraini, ma con i profitti generati dagli asset russi congelati nei Paesi occidentali.

Come funziona il prestito

“Si tratta di un altro importante contributo dell’Ue alla ripresa dell’Ucraina”, ha detto von der Leyen in una conferenza stampa con il presidente Volodymyr Zelensky.

L’idea originale prevedeva che Ue e gli Stati Uniti contribuissero con 20 miliardi di dollari a testa, mentre Canada, Regno Unito e Giappone avrebbero fornito i fondi rimanenti.

Ma l’iniziativa è rimasta a lungo bloccata per motivi tecnici e procedurali: le sanzioni dell’Ue sugli asset russi devono infatti essere rinnovate ogni sei mesi con un voto all’unanimità da parte di tutti i 27 Paesi.

Per questo il governo di Washington teme che l’Ungheria possa esercitare il proprio veto, come già fatto in altre circostanze legate all’assistenza finanziaria e militare per l’ucraina, vanificando così il processo di recupero degli extraprofitti dai beni congelati (in questo modo il prestito graverebbe sui bilanci degli Stati che l’hanno fornito)

La Commissione europea aveva allora presentato agli Stati membri tre opzioni per aggirare questo rischio, con periodi di rinnovo delle sanzioni più lunghi, 36 mesi a cinque anni. L’Ungheria però ha risposto che non intende procedere fino alle elezioni presidenziali statunitensi del 5 novembre.

La soluzione scelta quindi è quella di erogare gradualmente il prestito, e ripagarlo prelevando denaro dai beni russi congelati (circa 210 miliardi nei Paesi dell’Ue, che producono 2,5/3 miliardi all’anno di extraprofitti).

La somma prestata è vincolata al bilancio europeo, utilizzato come garanzia finanziaria: per questo sarà necessaria l’approvazione sia del Parlamento europeo, che degli Stati membri, con un voto a maggioranza qualificata.

Nessuno Stato dell’Unione potrà mettervi il veto, e spetterà all’Ucraina decidere come spendere i soldi, ha dichiarato von der Leyen. Il presidente Zelensky ha affermato che il denaro verrà utilizzato per rifugi antiaerei, produzione di elettricità, asili nido e fabbricazione di nuove armi prodotte in Ucraina.

Come chiarito da fonti della Commissione, la somma prestata dall’Ue potrebbe diminuire, se gli altri Paesi del G7 accetteranno di contribuire in misura maggiore all’impegno complessivo di 50 miliardi di dollari.

Il sostegno dell’Ue all’Ucraina

Durante la sua visita, Ursula von der Leyen ha incontrato anche i vigli del fuoco della capitale ucraina, ricordando la fornitura di generatori di corrente e attrezzature di emergenza, per far fronte agli attacchi russi sulle infrastrutture energetiche.

È l’ultima misura di un supporto finanziario e militare lungo due anni e mezzo, che prevede in tutto oltre 118 miliardi secondo i calcoli della Commissione, fra fondi europei e provenienti dagli Stati membri.

Quasi 58 sono stati impiegati per supportare l’economia del Paese, oltre 43 per l’assistenza militare e circa 17 per accogliere nei vari Paesi europei gli ucraini in fuga dalla guerra, che nell’Ue hanno diritto automaticamente a un permesso di soggiorno.

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui