Liquidità, auto usata e ristrutturazione casa. Sono tra le tre finalità principali per le quali gli italiani accendono finanziamenti
Liquidità, auto usata e ristrutturazione casa. Sono tra le tre finalità principali per le quali gli italiani accendono finanziamenti. È quanto emerge dall’ultimo Osservatorio mensile di Segugio.it, che prende in considerazione anche le destinazioni dei fondi raccolti in banca o presso società finanziarie, offrendo così uno spaccato dei principali bisogni degli italiani e della disponibilità a indebitarsi per completare i relativi acquisti.
Tassi in calo
Andando per ordine, l’elemento che più di ogni altro spicca nell’indagine è quello riguardante il tasso migliore dei prestiti personali, che tra luglio e agosto si attesta al 6,72%, in forte calo rispetto al 7,19% del secondo trimestre. E pensare che nel quarto trimestre del 2023 si era raggiunto addirittura il 7,64%. Da allora la Banca Centrale Europea ha attuato due tagli ai tassi ufficiali, da 25 basis point ciascuno, per cui la reazione del mercato è stata ben più forte. Il che sta a significare che il mercato oggi è accessibile a un numero di gran lunga maggiore di italiani rispetto al passato, anche recente. Questo calo consente di ridurre il differenziale rispetto ai tassi applicati alla cessione del quinto, che in assoluto restano comunque più convenienti. In questo caso si va dal 4,52% migliore per i dipendenti pubblici al 6,06% per quelli pensionati, con in mezzo il 5,90% applicato ai dipendenti privati.
Tassi differenziati per finalità del finanziamento
Quanto alle finalità di cui si è accennato all’inizio, la liquidità è in maggioranza relativa, dato che assorbe il 31,7% di tutte le domande di finanziamento, su livelli che non si vedevano da oltre tre anni. Si tratta della finalità più costosa (tasso medio del 9,07% nel terzo trimestre), ma anche quella più flessibile in quanto non vincola chi riceve il denaro a impiegarlo necessariamente in una direzione. Si rafforza anche l’incidenza delle richieste per auto usate (19,7% del mix) in un periodo non certamente brillante per la congiuntura, che evidentemente spinge i consumatori a non considerare con frequenza l’acquisto di un veicolo nuovo.
Le decisioni fiscali
Mentre il peso del consolidamento scende per il secondo trimestre consecutivo, fermandosi al 15,4% del totale. Da segnalare il balzo in avanti della ristrutturazione casa, che passa dal 9,6% di aprile-giugno all’11,6% del totale a luglio e agosto e la tendenza può essere letta alla luce dei tanti incentivi a scadenza a fine anno. Anche se il periodo estivo non è quello più gettonato per la programmazione degli investimenti, in tanti hanno affrettato le decisioni per non perdere i benefici fiscali. A questo proposito, le rilevazioni di Segugio.it evidenziano che il tasso medio applicato sui prestiti per le ristrutturazioni casa è dell’8,45% tra luglio e agosto contro l’8,68% registrato nel secondo trimestre. Anche in questo caso si tratta di un bel risparmio in termini di interessi per chi accende un finanziamento.
Cala la durata dei contratti
Un elemento che era già emerso nei mesi scorsi e che ora si rafforza è relativo alla durata dei contratti di finanziamento richiesti. La media tra luglio e agosto è stata di 5 anni e 1 mese contro i 5 anni e 5 mesi che hanno caratterizzato la prima parte dell’anno. Probabile che questo trend sia imputabile a una certa prudenza da parte delle famiglie, che preferiscono non vincolarsi a lungo a fronte delle tante incognite che caratterizzano il quadro economico. Una conferma in tal senso arriva dall’importo medio richiesto, che scende a 10.500 euro dagli 11.700 euro del primo trimestre 2024.
Il focus sulle principali finalità
Quanto ai prestiti legati alla liquidità, la durata media delle richieste è a sua volta in calo, dato che si attesta a 4 anni e 7 mesi di media. Scende anche l’importo richiesto, che nel terzo trimestre si attesta a 7.700 euro, così come cala – a 43 anni e 5 mesi – l’età media dei richiedenti. Sfiora invece i 5 anni la durata media dei prestiti richiesti per l’acquisto di un’auto nuova o usata, con poco meno della metà delle domande proveniente dal Nord (meno della media generale dei finanziamenti), con i lavoratori dipendenti a tempo indeterminato che sono il 75,7% dei richiedenti nel Settentrione e il 67,4% nel Mezzogiorno. Se invece si guarda alla ristrutturazione della casa, la durata media è di 5 anni e 7 mesi, le domande provenienti dal Nord si fermano poco sopra al 44%, con gli assunti a tempo indeterminato che si confermano la fascia più popolosa.
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