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Arrivano contributi a fondo perduto per le aziende moda e tessile. Ecco tutto ciò che è necessario sapere.
Aziende moda e tessile: fino a 60.000 euro di contributi
Le aziende moda e tessile avranno a disposizione nuovi incentivi per la transizione ecologica e digitale. Lo ha deciso il Ministero delle Imprese e del Made In Italy, assieme al Ministero dell’Economia e delle Finanze, emanando decreto apposito. Si tratta di un provvedimento di attuazione della Legge sul Made in Italy, al fine di incentivare gli investimenti che favoriscano l’innovazione sostenibile dei settori già citati.
Le aziende avranno così la possibilità di ricevere agevolazioni per finanziare dei progetti che servano a migliorare la sostenibilità, ma anche l’innovazione tecnologica dei processi produttivi, sempre in conformità alla legge sul Made In Italy. Il Decreto Interministeriale dell’8 agosto scorso indica i codici ATECO delle aziende a cui i contributi sono destinati. Si potrà così beneficiare di contributi a fondo perduto con un massimo di 60.000 euro per azienda e fino ad un massimo del 50% delle spese ammissibili. Le domande saranno inviabili presso la piattaforma online di Invitalia. Ancora non ci sono i termini di presentazione e altre informazioni da parte dei due Ministeri in questione.
Le spese ammissibili
Per tutto quello che riguarda invece, le spese ammissibili per ottenere gli incentivi, le aziende moda e tessile potranno tenere conto di questo elenco:
- Le spese per la formazione del personale, tra cui rientrano attività formative per migliorare le competenze dei dipendenti in ambito tecnologico ed innovativo;
- Le tecnologie abilitanti. Ad esempio spese perdi AI, blockchain, l’Internet delle Cose, la robotica avanzata, il cloud computing e similari.
- Rientrano anche le certificazioni di sostenibilità ambientale e le analisi di Life Cycle Assessment (chiamato anche con acronimo LCA). Si tratta di servizi per analisi dell’impatto ambientale dei prodotti durante tutto il loro ciclo di vita.
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