Generati oltre 8.300 posti di lavoro e 232 milioni di euro in redditi nel 2023. Cresce il contributo dell’azienda alla coesione sociale e alla digitalizzazione nei piccoli centri.
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Le attività di Poste Italiane nel Sud Italia, che includono Campania, Puglia, Calabria, Basilicata e Sicilia, hanno avuto un impatto significativo sull’economia locale nel 2023, con un contributo complessivo di 450 milioni di euro al Prodotto Interno Lordo. Grazie a queste attività, sono stati creati più di 8.300 posti di lavoro e distribuiti 232 milioni di euro in redditi ai lavoratori.
In particolare, le sedi coinvolte nel Mezzogiorno sono 1.493, di cui 387 in Calabria. Questo dimostra la crescente capacità di Poste Italiane di generare valore per le comunità locali e il sistema produttivo dell’area. L’azienda, che conta 129.243 dipendenti a livello nazionale, è il più grande datore di lavoro in Italia e impiega direttamente 31.065 persone e indirettamente altre 8.320 nel Sud, per un totale di quasi 40.000 addetti.
In Campania, la rete fisica di Poste Italiane è particolarmente integrata nel tessuto economico e sociale, con 951 uffici postali, 747 ATM Postamat, 124 Centri di distribuzione, 2.351 Punto Poste e 59 Locker.
Un ruolo determinante è svolto dal Progetto Polis – Casa dei servizi di cittadinanza digitale, promosso da Poste Italiane in collaborazione con il governo. Questo progetto mira a semplificare la vita dei cittadini nei centri più piccoli e meno raggiungibili, portando i servizi della pubblica amministrazione in 7.000 comuni con meno di 15.000 abitanti. Grazie a una dotazione tecnologica all’avanguardia, negli uffici postali interessati è possibile richiedere documenti di identità, certificati anagrafici, giudiziari, previdenziali, e altri servizi regionali.
Nel Mezzogiorno, le sedi coinvolte nel Progetto Polis sono 1.493, distribuite tra 465 in Campania, 387 in Calabria, 325 in Sicilia, 190 in Puglia e 126 in Basilicata. Inoltre, Poste Italiane sta sviluppando la più grande rete nazionale di spazi di lavoro condivisi dedicati ad aziende, organizzazioni e liberi professionisti nell’ambito di “Spazi per l’Italia”. Questo intervento, parte del Progetto Polis, mira a promuovere la coesione sociale e ridurre il digital divide. Sono previste 68 aree di co-working nel Sud: 25 in Campania, 15 in Puglia, 13 in Calabria, 11 in Sicilia e 4 in Basilicata.
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