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Figli maggiorenni e detrazioni nel 2024: come funziona? Scopriamolo insieme.

Nell’articolo di oggi ci occuperemo di figli maggiorenni e detrazioni nel 2024 e vedremo le novità di quest’anno che riguardano i limiti di reddito (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Figli maggiorenni e detrazioni nel 2024: come funziona?

Chi ha diritto alle detrazioni per i familiari a carico deve sapere che quest’anno ci sono parecchie novità che riguardano i membri maggiorenni del nucleo familiare. Vediamole tutte!

Detrazioni familiari a carico 2024 e novità

Le modifiche introdotte con l’ISEE 2024 hanno apportato una revisione significativa nella definizione della composizione dei nuclei familiari, soprattutto per quanto riguarda i figli maggiorenni che non vivono con i propri genitori.

A seguito della rimozione del criterio legato all’età – specificamente l’essere maggiori di 26 anni – per la formazione di un nucleo familiare autonomo rispetto a quello dei genitori, le condizioni per riconoscere un nucleo familiare indipendente diventano più restrittive.

Quali sono i limiti reddito per i familiari a carico?

Dal 2024, un figlio non convivente può stabilire un proprio nucleo familiare solo se soddisfa una delle seguenti condizioni:

  • Avere un reddito superiore alle soglie definite per i familiari a carico, che per l’anno fiscale 2022 sono fissate a 4.000 euro per i minori di 24 anni e a 2.840,51 euro per coloro che hanno già compiuto 24 anni;
  • Essere sposati o avere figli.

Questa modifica influisce profondamente sulla struttura di molti nuclei familiari. Ad esempio, un figlio di 30 anni che non risiede con i propri genitori, senza reddito, non sposato e senza figli, che precedentemente avrebbe formato un nucleo familiare indipendente, ora sarà obbligato dalle nuove regole dell’ISEE a essere incluso nel nucleo dei suoi genitori.

Figli maggiorenni a carico: nuovi limiti di reddito 2024
Figli maggiorenni a carico: nuovi limiti di reddito 2024 – In foto, la normativa sui familiari a carico sul sito dell’Agenzia delle Entrate.

Tabella delle detrazioni per i familiari a carico

Si tenga comunque presente che la detrazione per i figli a carico nel 2024, non spetta più se questi hanno meno di 21 anni, in quanto sostituita dall’Assegno Unico. Ecco la tabella che riassume le detrazioni fiscali per familiari a carico secondo le normative vigenti.

Detrazione Norma Detrazione minima e massima
Detrazione per coniuge a carico Art. 12, comma 1, lettera a) e b) del TUIR Da 0 a 800 euro annui
Detrazione per figli a carico di età fino a 21 anni Abrogata Non spetta. Spetta l’assegno unico e universale per figli a carico
Detrazione per figli a carico di età pari o superiore a 21 anni Art. 12, comma 1, lettera c) del TUIR Da 0 a 950 euro annui per ogni figlio
Detrazione per altri familiari a carico (genitori, adottanti, generi, nuore, suocero, suocera, fratelli, sorelle) Art. 12, comma 1, lettera d) del TUIR Da 0 a 750 euro per ogni familiare

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Detrazioni figli maggiorenni 2024 e Assegno Unico

L’Assegno Unico e Universale (AUU) è un supporto finanziario mensile rivolto ai nuclei familiari con figli a carico disabili o con meno di 21 anni. Per ottenere l’Assegno Unico per un figlio maggiorenne, è necessario che il figlio sia fiscalmente a carico dei genitori e che sia uno studente, anche universitario.

Si noti che gli importi destinati ai figli maggiorenni a carico sono generalmente inferiori rispetto a quelli per i minorenni, riflettendo una riduzione del sostegno economico. I giovani tra i 18 e i 21 anni possono anche richiedere autonomamente l’Assegno Unico, percependo direttamente l’importo.

Nonostante queste regole, vi è un’eccezione significativa: nel caso di disabilità media, grave o di non autosufficienza, il figlio ha sempre diritto all’Assegno Unico a prescindere dall’età.

Inoltre, se il figlio disabile è maggiorenne, viene trattato allo stesso modo dei minori per quanto riguarda l’assegnazione dell’importo, beneficiando così di una somma più consistente.

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Quando spetta l’Assegno Unico per figli maggiorenni a carico?

Nel 2024 l’Assegno Unico è disponibile anche per i figli maggiorenni fino al compimento dei 21 anni, a condizione che rispettino determinati requisiti. Nello specifico ecco quando spetta l’Assegno Unico:

  • per ogni figlio minorenne a carico e, per i nuovi nati, decorre dal settimo mese di gravidanza;
  • per ciascun figlio maggiorenne a carico, fino al compimento dei 21 anni a condizione che:
  • per ogni figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

Quali sono gli importi dell’Assegno Unico 2024 per figli maggiorenni?

L’importo dell’Assegno Unico è direttamente proporzionale all’ISEE del nucleo familiare beneficiario. La tabella riassuntiva disponibile qui sotto evidenzia come l’importo dell’Assegno Unico vari in funzione dei diversi livelli di ISEE familiare, per un incremento medio dell’ISEE di circa 5.000 euro.

ISEE Assegno figli minori e disabili Assegno figli 18-20 anni
fino a 17.090,61 euro 199,4 euro 96,99 euro
da 20.052,99 a 20.166,92 euro 184,0 euro 89,5 euro
da 24.268,68 a 24.382,60 euro 162,9 euro 79,3 euro
da 30.079,48 a 30.193,41 euro 133,9 euro 65,3 euro
da 35.092,73 a 35.206,66 euro 108,8 euro 53,3 euro
da 40.447,79 a 40.561,71 euro 82,0 euro 40,6 euro
oltre i 45.574,96 euro 57,0 euro 28,5 euro

FAQ: Domande frequenti sull’Assegno Unico

Quale IBAN va indicato quando si compila la domanda per l’Assegno Unico?

L’IBAN da indicare deve essere per forza intestato al richiedente dell’Assegno Unico. Nel caso di conto corrente cointestato, il richiedente deve essere uno degli intestatari. Inoltre, si deve fare attenzione al fatto che codice fiscale e nome/cognome del richiedente, indicati nella domanda, corrispondano a quelli registrati dalla banca e associati all’IBAN.

Nel caso la prestazione sia divisa tra i genitori e ognuno riceva il 50% dell’importo, si possono indicare due diversi IBAN. Anche in questo caso però gli IBAN devono corrispondere ad un conto (o una carta) intestato ai rispettivi titolari dell’Assegno Unico, cioè uno a un genitore e uno all’altro.

Solo se si presenta domanda di Assegno Unico in qualità di tutore è possibile indicare un IBAN diverso da quello del richiedente e usarne uno intestato al soggetto tutelato.

Come viene pagato l’Assegno Unico?

L’Assegno Unico può essere pagato su:

Solo i titolari di Reddito di cittadinanza non devono richiedere l’Assegno Unico. Se ne hanno diritto per loro la prestazione scatta in automatico e ricevono il pagamento sulla carta del Rdc.

Se a richiedere l’Assegno Unico è un figlio maggiorenne come avviene il pagamento?

Sempre nelle modalità indicate nella FAQ precedente. L’IBAN però deve per forza essere intestato o cointestato al figlio maggiorenne che richiede l’Assegno Unico.

Se il figlio diventa maggiorenne o supera i 21 anni nel mese di competenza, il mese viene pagato?

Si! Ad esempio, se un figlio compie 22 anni il 1° febbraio 2024 e non si ha più diritto all’Assegno Unico per lui, la mensilità di febbraio sarà comunque regolarmente pagata.

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