Un passo avanti importante nello sviluppo del porto di Livorno è stato fatto nei giorni scorsi, con il via libera della Bei, Banca europea investimenti, a un finanziamento da 90 milioni di euro che riguarda la realizzazione della Darsena Europa, dove troveranno posto traffici sia di container sia di altre tipologie di merce. Intanto, per lo scalo labronico e per quello vicino di Piombino era già arrivata una spinta dal Pnrr che ha avvicinato la realizzazione e la conclusione di altre opere molto attese, come l’allargamento del canale d’ingresso al porto per consentire l’arrivo di navi più grandi e lo scavalco ferroviario verso l’interporto di Guasticce, necessario per garantire il rapido deflusso di un maggior numero di container dalle banchine. Il Pnrr prevede anche importanti contributi per i porti green, per la realizzazione di impianti eolici e fotovoltaici a Piombino e Livorno, per l’acquisto di mezzi a idrogeno e impianti di produzione e stoccaggio dell’idrogeno, oltre che per un rafforzamento della vocazione reefer del sistema portuale, settore che sarà reso più accessibile e sostenibile.
Con le sue potenzialità, il sistema portuale dell’Alto Tirreno ha attirato negli anni l’interesse dei maggiori armatori nazionali, prima il gruppo Onorato, poi giganti del settore come Grimaldi e Msc, che proprio su questo territorio stanno conducendo una serrata competizione commerciale, fatta anche a colpi di carte bollate: una fibrillazione che è anche un segno di vitalità per le banchine. A fronte di questa vitalità, il 2023 ha comportato però una battuta d’arresto nei traffici, con un calo complessivo del tonnellaggio dell’1,4 per cento, con 38,6 milioni di tonnellate movimentate contro i 39,1 milioni del 2022. La responsabilità della perdita ha pesato su Livorno (-4,9 per cento), mentre sia Piombino (+19,6 per cento, grazie in particolare alle rinfuse liquide) sia l’Isola d’Elba (+7 per cento) hanno chiuso l’anno molto positivamente. Più nel dettaglio, Livorno ha patito lo scorso anno il calo dei container (da 752mila a 669mila, -11 per cento), delle rinfuse solide (-13,7 per cento in tonnellate) e dei ro-ro, uno dei punti di forza nazionali dello scalo (-1,7 per cento). Stabili le rinfuse liquide (+0,2 per cento). Diverso il discorso per il settore crocieristico che cresce ovunque: i passeggeri sono aumentati a Livorno (da 438mila a 635mila, +45,1 per cento), a Piombino (+46,9 per cento) e nell’Isola d’Elba (+36,9 per cento). Bene anche i traghetti (+6,2 per cento di passeggeri complessivamente nel sistema, una crescita distribuita su tutti gli scali).
Insomma, il sistema portuale sembra girare a una velocità inferiore alle sue potenzialità e per questo gli operatori attendono le infrastrutture. In passato c’erano anche stati dubbi sulla conclusione della Darsena Europa, che qualche settimana fa il presidente dell’Authority, Luciano Guerrieri, ha voluto fugare, sottolineando come i lavori per la prima vasca di colmata fossero già stati completati al 60 per cento. “Vorrei farlo presente – ha detto Guerrieri – a quanti in queste settimane hanno sollevato dubbi o perplessità sulla possibilità che la Darsena Europa venga realizzata: ogni giorno ci avviciniamo sempre di più alla metà. Ogni passo sembra più pesante del precedente”.
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