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Il caldo dell’estate sta bussando alla porta più o meno a ogni latitudine d’Italia. E così, nelle case degli italiani, l’aria condizionata diventa una preziosissima alleata per il benessere, ma anche un potenziale pericolo per il portafoglio. Ma come si può usare il climatizzatore per ottimizzare i costi in bolletta? Per risparmiare con il condizionatore, ed evitare il rischio di una spesa troppo onerosa, basta seguire qualche semplice raccomandazione. Ecco qualche consiglio utile da mettere in pratica.

Occhio alla classe energetica

Il primo consiglio per il risparmio in bolletta riguarda la scelta del condizionatore da acquistare. È sempre meglio investire un po’ di più e puntare su un condizionatore di classe energetica A che consente di risparmiare circa il 30% all’anno rispetto a uno in classe C (oltre a una riduzione delle emissioni di CO2).

Tecnologia inverter

Quando si tiene accesa l’aria condizionata per molte ore di seguito, sarebbe meglio acquistare condizionatori con tecnologia inverter con potenza adeguata all’effettiva necessità riducendo i cicli di accensione e spegnimento. Questi dispositivi raffreddano la stanza velocemente e, una volta raggiunta la temperatura impostata, funzionano al minimo per mantenere i gradi raggiunti. Anche qui si tratta di modelli più costosi, ma che consumano meno energia quindi la spesa è ammortizzata del tempo.

Sfruttare gli sgravi fiscali

Ma la spesa può essere ammortizzata anche sfruttando gli sgravi fiscali previsti per l’acquisto di un condizionatore a pompa di calore, se destinato a sostituire integralmente o parzialmente il vecchio impianto termico, si può usufruire degli incentivi, ognuno con proprie caratteristiche e condizioni. Spesso si sente parlare di bonus condizionatore. In realtà non ne esiste uno specifico, ma l’acquisto di impianti di climatizzazione può essere agevolato tramite:

  • Bonus ristrutturazione;
  • Bonus mobili;
  • Ecobonus;
  • Superbonus.

Come posizionare il condizionatore

In fase di installazione poi, sottolinea l’Enea, è importante collocare il climatizzatore nella parte alta della parete e mai dietro divani o tende. Ogni stanza, poi, ha bisogno del suo climatizzatore. È inutile installare un condizionatore potente in corridoio sperando che rinfreschi l’intera abitazione.

Porte e finestre chiuse

Il climatizzatore raffresca e deumidifica l’ambiente in cui è installato trasferendo il calore e l’umidità all’esterno. L’ingresso nella stanza “nuova” di aria calda obbliga l’apparecchiatura a compiere un lavoro supplementare per riportare la temperatura e l’umidità ai livelli richiesti, con un conseguente dispendio di energia.

Coibentazione dei tubi

Se i tubi sono esposti direttamente ai raggi solari rischiano di danneggiarsi. Così è opportuno anche assicurarsi che la parte esterna del climatizzatore non sia esposta completamente al sole e alle intemperie.

Perché usare il timer

Molto importante è anche ridurre al minimo il tempo di accensione del condizionatore. Evitare quindi di lasciare il climatizzatore acceso per l’intera giornata, ma solo quando si è presenti in casa.

Pulizia e manutenzione

I filtri dell’aria e le ventole devono essere ripuliti alla prima accensione stagionale e almeno ogni due settimane, perché si tratta del luogo dove si annidano frequentemente muffe e batteri dannosi per la salute. Infine, è importante controllare la tenuta del circuito del gas.

In che modalità il condizionatore consuma meno?

Impostando il condizionatore sulla funzionalità deumidificazione si elimina l’umidità dall’ambiente senza dover raffreddare l’aria, così facendo il dispositivo consuma meno energia. Mentre l’utilizzo dell’aria condizionata richiede un’energia sicuramente maggiore di quanto lo richieda limitarsi ad asciugare l’umidità in eccesso che, comunque, diminuisce la percezione del caldo in casa.

In che modalità consuma di più il condizionatore?

Innanzitutto, bisogna tenere presente che le climatiche esterne hanno un considerevole impatto sull’efficienza del condizionatore. Quando la temperatura esterna è particolarmente alta e e con un’umidità elevata, il condizionatore utilizzerà molta più energia elettrica per riscaldare la casa che nel caso di temperature di mezza stagione. Lo stesso discorso vale anche per l’utilizzo della pompa di calore in presenza di temperature rigide in inverno.

 

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