Buongiorno, ho una questione da risolvere però non so come procedere per non cadere nel torto.
Sono tre anni che ho comprato un appartamento in un palazzo con altre 29 abitazioni, tre anni che aspettavo l’abbattimento delle barriere architettoniche e sempre tre anni che ho dovuto salire e scendere una rampa di scale ( 7 scalini) con mio figlio nella carrozzina per disabili. L’amministratore era stato informato prima ancora del rogito che io avrei avuto bisogno del abbattimento ed è anche stata una condizione quando ho fatto la proposta di aquisto. In questi tre anni non siamo riusciti a fare niente… Abbiamo pagato (tutti proprietari) lo studio di fattibilità del valore di 9.600 €, ho partecipato alla spesa con il pensiero che avrebbero realizzato l’abbattimento, però non hanno concluso niente. Adesso mi dicono che è troppo tardi per fare la 110.
Dopo varie proposte da parte dell’amministratore di pedane e servoscala non idonei alle necessità di mio figlio (pedane delle dimensioni più piccole della carrozzina di mio figlio…) e dopo innumerevoli rinvii perché tanti proprietari che hanno le abitazioni in affitto non vogliono contribuire e anche perché non si raggiungevano i millesimi necessari per deliberare, ho deciso di fare per conto mio. Per me e impensabile che io faccia su e giu per le scale con mio figlio in carrozzina per un’altro anno, ha 15 anni e pesa quanto me, per non dire che anche la carrozzina pesa piu di 30 kg. Mi sono fatta fare diversi preventivi e quando ho finalmente trovato la ditta giusta che mi ha fatto la proposta migliore, l’ho colta al volo. Ho fatto tramite loro un finanziamento, mi hanno fatto la fattura, a breve verranno a montare limpianto. Effettueranno tutti lavori loro, persino la pratica per il contributo. Adesso l’amministratore mi sta dicendo che… e qui faccio un copia incolla
“In merito all’intervento in una area comune finalizzata al superamento di un ostacolo
(scalini dell’atrio) come da progetto annunciato per la prima volta al Condominio e
all’Amministratore dalla proprietà (Io…🙄), nel corso dell’Assemblea Straordinaria del
15.07.2024 che prevede l’intero costo a loro carico e mai sottoposto all’approvazione
dell’assemblea.
2. Valutazione del progetto stesso alla luce delle normative riguardanti la sicurezza, il rispetto
delle norme amministrative/autorizzative vigenti e le modalità di utilizzo da parte di
eventuali altri condomini che successivamente all’installazione dovessero manifestare
l’esigenza di poterne fare uso.
3. Richiesta di esibizione delle fatture, dei contributi richiesti e ottenuti o da ottenere e
agevolazioni fiscali richieste o da richiedere per valutare la misura del costo vivo e modalità
di riparto, nel caso altri condomini chiedessero la possibilità in futuro di utilizzare lo strumento.”
Desidero specificare che all’amministratore è stata inviata più volte la lettera dove gli veniva comunicato che ho deciso di procedere a spese mie, pero nega di averla ricevuta ( alla fine la ditta ha inviato la pec). Adesso io vengo a chiederVi se è giusto che i altri condomini paghino solo il costo vivo? Io per 5 anni dovro pagare delle rate, tanto e vero che sempre in 5 anni potrò fare le detrazioni fiscali e mi verrà probabilmente concesso il contributo a fondo perso ( ma non è detto che il cedolino arriverà fra 2 o 5 mesi, nessuno mi puo assicurare sulle tempistiche). QUAL’E LA MODALITÀ DI RIPARTO GIUSTA?
Aggiungo qualche dettaglio per farvi un quadro più completo:
Al piano terra rialzato dove abito io sono l’unica proprietaria che abita, gli altri 3 appartamenti sono in affitto e i affittuari non sono disabili.
Ai piani alti non si puo accedere con la carrozzina in quanto l’ascensore e troppo piccolo.
L’unica proprietaria che non è d’accordo con il modo in cui ho preceduto, ha intenzione di comprare in futuro la portineria e farci abitare sua mamma disabile in carrozzina.
In attesa di un Vostro gentile riscontro Vi saluto e vi auguro una buona giornata.
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