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I bonus case green consentono già da ora di adeguarsi alla direttiva Case Green sfruttando agevolazioni e sconti. Ecco le principali misure.

Ristrutturazioni obbligatorie già nei prossimi mesi per chi ha un’abitazione in classe energetica “F” e “G”. La buona notizia è che sono già in vigore dei bonus case green che permettono di risparmiare.

La direttiva Case green 2024 è ormai una realtà. Il testo iniziale è cambiato grazie all’accordo raggiunto tra Parlamento, Commissione e Consiglio europeo. In particolare vi sono maggiori margini di libertà per gli Stati. Resta l’obbligo per gli Stati Membri di adottare provvedimenti che possano assicurare una riduzione media dei consumi di energia, arrivando alla neutralità energetica entro il 2050. Sono posti obiettivi intermedi.

Gli Stati Membri dovranno assicurare una riduzione media dei consumi di energia per gli edifici residenziali esistenti pari al 16% entro il 2030.

Entro il 2035 l’obiettivo è la riduzione del 20-22%.

Per gli edifici non residenziali il primo obiettivo intermedio è identico a quello previsto per gli edifici residenziali, mentre il secondo obiettivo deve essere raggiunto entro il 2033 e non entro il 2035.

Per quanto riguarda gli immobili di nuova costruzione:

  • dal 2030 tutti gli edifici residenziali dovranno essere costruiti con criteri che consentano le emissioni pari a 0 (zero);
  • dal 2028 tutti gli edifici pubblici di nuova costruzione dovranno avere emissioni pari a 0 (zero).

Dall’accordo però emerge anche che il 55% degli obiettivi inerenti il livello globale di emissioni deve essere raggiunto attraverso la riqualificazione degli edifici dalle prestazioni peggiori, quelli che ora sono in classe G e probabilmente anche F.

Ne consegue che i proprietari di immobili con prestazioni energetiche scadenti a breve potrebbero essere obbligati a effettuare lavori di ristrutturazione. Chi volesse anticipare i tempi già da ora può sfruttare gli incentivi fiscali esistenti.

Ecco quali sconti e agevolazioni utilizzabili nel 2024 per ottenere una casa green e far fronte alle ristrutturazioni obbligatorie con i bonus case green.

Case green, quanto costa ristrutturare per migliorare le prestazioni energetiche?

In base ai dati sul patrimonio edilizio italiano le case che dovranno essere sottoposte a interventi di ristrutturazione volti a migliorare la classe energetica sono circa 5 milioni su un totale di 12,5 milioni di edifici.

Dalle stime della Commissione europea emerge che per adeguare il parco immobiliare europeo sono necessari 275 miliardi di euro di investimenti annui, circa 152 miliardi in più rispetto agli investimenti attuali.

Non sono previsti finanziamenti dedicati, ma i Paesi potranno attingere ai fondi europei (Fondo sociale per il clima, Recovery fund e i Fondi di sviluppo regionale) per aiutare proprietari e famiglie a sopportare questi costi attraverso sussidi, bonus e mutui agevolati. In attesa di un piano specifico si possono utilizzare i bonus attualmente previsti per le ristrutturazioni.

I costi da affrontare variano in base alle condizioni dell’immobile e naturalmente anche in base alle dimensioni dello stesso.

Un modo per risparmiare è utilizzare bonus e agevolazioni, attualmente però sono disponibili solo bonus con detrazioni fiscali quindi è importante avere capienza fiscale e anticipare i costi.

Tra gli interventi che possono essere risolutivi, cioè aiutare nel recupero delle classi energetiche, vi è la realizzazione del cappotto termico. In questo caso i costi variano in base alla tipologia di intervento scelto. Ad esempio, l’isolamento orizzontale di un tetto può costare fino a 300 euro a metro quadrato. Isolare, invece, un pavimento può costare fino a 180 euro al metro quadrato.

L’isolamento verticale ha un costo variabile da 180 a 195 euro al metro quadrato.

Un altro intervento risolutivo è l’installazione di pannelli fotovoltaici per la produzione di energia ed acqua calda.

Il costo iniziale di un impianto fotovoltaico da 3kW si aggira attorno ai 6.000 euro.

Non è facile il calcolo del costo degli infissi, ma in linea di massima si può dire che gli infissi in PVC hanno un prezzo medio che oscilla tra 150 e 300 euro al metro quadro. Aumentano i costi per gli infissi in legno che oscillano tra 200 e 350 euro. Infine, ci sono gli infissi in alluminio con taglio termico, in questo caso il costo varia da 250 a 400 euro al metro quadro. Il costo dipende anche dalla possibilità di scegliere tra infissi con doppia o tripla camera. La tripla camera costa di più, isola di più, ma è generalmente consigliato in zone particolarmente fredde del Nord Italia, in genere non vi è bisogno di tale installazione nelle zone costiere, al Centro o al Sud.

Naturalmente a questi prezzi devono essere aggiunti i “costi connessi”, cioè costi di lavori che possono essere necessari in seguito agli interventi ora visti.

Questi sono gli interventi principali che possono aiutare a ottenere il miglioramento della classe energetica.

Visti gli interventi principali e i loro costi medi, vediamo quali bonus e agevolazioni si possono usare.

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Case green 2024, bonus ristrutturazione per eseguire i lavori: cos’è

Quali sono i bonus, gli sconti e le agevolazioni a cui si può fare ricorso per agevolare le spese necessarie all’esecuzione dei lavori sugli immobili al fine di migliorare le prestazioni energetiche dell’immobile e ottenere l’attribuzione di una classe energetica migliore?

Allo stato attuale esistono diversi Bonus e agevolazioni a cui potersi affidare. Oltre al Superbonus 70%, si può fare ricorso all’Ecobonus e al Bonus ristrutturazione 50%. Partiamo dal meno conveniente.

Il Bonus ristrutturazione si sostanzia in una detrazione fiscale del 50% da applicare sulle spese supportate per mettere a punto lavori di ristrutturazione, risanamento conservativo e restauro. L’accesso all’agevolazione è riservato anche a chi vuole intraprendere lavori condominiali ma solo per quel che concerne le parti comuni.

L’agevolazione copre una spesa massima di 96.000 euro. Il bonus ristrutturazione non può più usufruire di cessione del credito e sconto in fattura, di conseguenza per i lavori eseguiti nel 2024 il contribuente potrà semplicemente richiedere le detrazioni fiscali Irpef.

Il bonus ristrutturazione non è specificamente rivolto al recupero di classi energetiche quindi i lavori che possono essere eseguiti sono numerosi, si va dalla sostituzione dei pavimenti, rifacimento intonaco o tetto, sostituzione infissi e tanti altri lavori edili.

Case green 2024, Ecobonus: quali spese copre

Altra chance a disposizione di coloro che hanno premura di realizzare i lavori per l’efficientamento energetico, indipendentemente dalle decisioni che l’Italia adotterà dopo l’entrata in vigore della direttiva Case Green 2024, è l’Ecobonus.

L’Ecobonus è stato prorogato fino al 31 dicembre 2024, consente di ottenere agevolazioni fiscali per il recupero di classi energetiche e quindi per una riduzione delle emissioni inquinanti e dei consumi.

Proprio a questo proposito va fatta una premessa: nel computo delle spese rientrano tanto i costi da sostenere per gli interventi riguardanti lavori di risparmio energetico, quanto quelli riferiti alle prestazioni finalizzate alla realizzazione dell’intervento e all’ottenimento della certificazione energetica.

Lo sconto Irpef oscilla dal 50% al 65%. Ne consegue che lo Stato rimborsa tra il 50% e il 65% di quanto speso, in 10 anni, attraverso la dichiarazione dei redditi. Ricordiamo che anche per l’Ecobonus non è più possibile avvalersi di sconto in fattura e cessione del credito.

Per il condominio, invece, la detrazione dell’Ecobonus è fino all’85%, ma solo se gli interventi, oltre ad agire sul risparmio energetico, vanno a incidere anche sulle prestazioni antisismiche dell’immobile.

La detrazione al 50% riconosciuta per la sostituzione degli infissi, per l’installazione di sistemi di riscaldamento a biomassa e l’applicazione di schermature solari. L’agevolazione fiscale è riconosciuta al 50% anche per l’installazione di pannelli fotovoltaici. Negli altri casi l’agevolazione sale al 65%.

L’Ecobonus 65% ricomprende invece tutti gli interventi che hanno a che vedere con la riqualificazione energetica dell’edificio, come il cappotto termico e la coibentazione, la sostituzione di sistemi di climatizzazione invernali con altri impianti ad alta efficienza energetica (sistemi di termoregolazione, caldaia a condensazione). Rientra nell’agevolazione al 65% anche l’installazione delle colonnine di ricarica per veicoli elettrici.

Deve essere ricordato che dal 2040 vi è il divieto di installazione di caldaie a gas e dal 2025 non sarà più possibile ottenere agevolazioni fiscali per l’installazione di questa tipologia di caldaia.

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Superbonus 2024 e Case green

L’agevolazione fiscale più vicina agli obiettivi della direttiva Case Green è il Superbonus. Questo prevede che per ottenere le agevolazioni fiscali debbano essere recuperate almeno due classi energetiche.

Nel tempo il Superbonus è però diventato meno «attraente» per i contribuenti perché sono diminuite le percentuali di agevolazione fiscale. Dal 1° gennaio 2024 i contribuenti possono ottenere il 70% della spesa, inoltre non è possibile avvalersi della cessione del credito e dello sconto in fattura, ma solo delle detrazioni fiscali. Dal 1° gennaio 2025 la percentuale di agevolazioni fiscali andrà ulteriormente a ridursi.

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Non vuoi ristrutturare? Prova il mutuo case green

L’ultima novità per agevolare il rinnovo del parco immobiliare italiano sono i mutui case green. Si tratta di particolari mutui con Tasso di interesse nominale (Tan) particolarmente basso. Questa agevolazione viene riconosciuta solo a fronte dell’acquisto di un immobile con una classe energetica A o B, quindi con prestazioni efficienti.

Deve però essere ricordato che in Italia non è facile acquistare un immobile con tali prestazioni energetiche, infatti solo il 15% degli immobili può vantare tali caratteristiche e naturalmente gran parte di questo patrimonio immobiliare non è in vendita.

Sicuramente le cose cambieranno nei prossimi anni, infatti, chi investe nel settore immobiliare già realizza immobili con queste caratteristiche quindi nei prossimi anni saranno implementate le possibilità. I prezzi saranno però in linea con le caratteristiche dell’immobile.

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