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Unicredit metterà a disposizione 100 milioni di euro per sostenere i progetti di piccole e medie imprese italiane nel settore della ricerca e dell’innovazione. Il finanziamento sarà garantito dal Fondo di garanzia per le PMI gestito da MedioCredito Centrale. L’obiettivo è agevolare l’accesso al credito per le imprese, in linea con quanto fatto dalla banca fin dal 2014, con oltre 3 miliardi di euro già erogati a supporto del tessuto imprenditoriale italiano.

I fondi verranno erogati con un importo massimo di 2 milioni di euro per operazione e una durata massima di 84 mesi, di cui 18 mesi di pre-ammortamento. I fondi saranno destinati a sostenere investimenti, progetti di ricerca e innovazione delle imprese attive sul territorio nazionale. Saranno valide anche operazioni per il circolante e la rinegoziazione del debito, con un credito aggiuntivo pari almeno al 10%.

Le imprese potranno così accedere a finanziamenti garantiti con tempi rapidi ed efficienti, senza alcuna commissione di garanzia a loro carico. Remo Taricani, vice-responsabile Italia di Unicredit, ha sottolineato l’importanza di questo strumento finanziario per il sostegno alle imprese italiane, specialmente in un contesto economico-finanziario che richiede interventi mirati per favorire lo sviluppo imprenditoriale e gli investimenti in ricerca e innovazione.

 

Azioni Unicredit in fase laterale ma è atteso un ribasso

Le azioni Unicredit sembrano essere impostate al ribasso nel breve termine, anche in conseguenza della performance negativa registrata nella seduta di ieri (-1,32%). Dopo un’apertura in linea con la chiusura precedente, infatti, le quotazioni hanno intrapreso fin da subito un andamento fortemente ribassista che le ha portate a realizzare un minimo sul livello 35,790, per poi andare a chiudere sul finale non distante a quota 36,015.

Dopo il minimo toccato lo scorso 11 settembre 2023 sul livello 20,440, l’azione ha drasticamente invertito la propria rotta con un perdurante movimento rialzista, sostenuto da una ben delineata trendline ascendente, anche piuttosto inclinata, fino ad arrestare la corsa realizzando un massimo a quota 36,735 (15 maggio).

Da quel momento i corsi hanno iniziato a muoversi all’interno di uno stretto trading range senza mai scendere sotto la soglia dei 35,675 euro, e comunque sempre sostenuti dalla media mobile a 25 periodi, tutt’ora inviolata. Pur mantenendosi Unicredit tecnicamente molto forte, per l’immediato futuro è probabile attendersi la violazione di quest’ultimo supporto che provocherebbe un’uscita dall’attuale fase di congestione con vendite massicce che potrebbero portare a testare nuovamente l’area 35.

Dal punto di vista operativo, pertanto, l’ingresso in posizioni long è consigliabile al superamento del livello 36,725 con target nell’intorno dei 37,825 euro, mentre le posizioni ribassiste potranno essere aperte solo alla violazione di quota 35,790 con obiettivo molto vicino al livello 35. L’impostazione algoritmica, comunque, vede i prezzi stazionare ancora al di sopra sia dell’indicatore Supertrend che dell’indicatore Parabolic Sar. Anche l’indicatore Macd ha appena incrociato il proprio Signal. Inoltre, è da segnalare come l’oscillatore RSI sia posizionato nell’area di “neutralità” vicino al livello 54.


L’andamento di breve termine del titolo UNICREDIT



 

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