BELLUNO. Mutui sospesi. Prestiti alle imprese in via di definizione.
Le richieste dei clienti alle banche bellunesi sono tantissime. Impossibile dire quante, anche perché il dato è in continuo aggiornamento. Ma si snocciolano milioni di euro. Non c’è una processione fuori dagli sportelli, ma solo perché in molte filiali ci vuole un appuntamento per entrare e parecchi lavoratori sono in modalità smart working, per cui rispondono al telefono.
Non è facile parlare con un direttore di filiale, per farsi spiegare cosa sta succedendo in emergenza Coronavirus. Disponibilissimo Enrico Menegon del Monte dei Paschi di Belluno: «È importante premettere che non è conveniente cercare le risposte alle proprie domande in internet, dove c’è tutto e anche il suo esatto contrario. I decreti legge li abbiamo letti e purtroppo non sono esaustivi. In questa fase siamo un po’ in difficoltà per questo. Noi da subito abbiamo dato delle risposte concrete ai clienti in difficoltà, a prescindere da un’eventuale verifica su chi ne aveva la necessità o meno: le rate sui mutui casa sono state sospese per tutti coloro che ne hanno fatto richiesta. Bastava compilare un modulo: il fondo Gasparrini è la garanzia della sospensione immediata, in due o tre giorni».
Le richieste riguardano tutta la rata o soltanto il capitale? E per quanto tempo? «Si può chiedere sia la sospensione dell’intera rata che della quota capitale», chiarisce Menegon, «la durata dipenderà molto da quello che verrà dopo. Sono pochi quelli che hanno certezze sul periodo della propria cassa integrazione. Qualcuno teme di dover pagare due volte gli interessi, ma non succederà. Non pagherà sicuramente gli interessi sugli interessi».
L’altra voce più importante è quella dei fondi alle imprese. Molti piccoli imprenditori sono in grave crisi e rischiamo di chiudere, quando magari potrebbero riaprire. Ci vuole un prestito «sulla liquidità destinata alle aziende, le banche hanno messo in piedi dei sistemi autonomi per il sostegno: una finanza agevolata, con accesso al credito più veloce del solito. Stiamo parlando dei famosi 25 mila euro e del quarto del fatturato. È già disponibile la richiesta, che è possibile rivolgere alla banca, tramite un altro semplice modulo. Sottolineo che è un prestito, questo dev’essere chiaro. Ci vogliono dei tempi tecnici e non sappiamo ancora dire quanto ci vorrà per le prime erogazioni. Spero tra i sette e i dieci giorni».
Il bonus di 600 euro Inps per i lavoratori autonomi e le partite Iva, invece, a che punto è? «Ha cominciato ad arrivare mercoledì ed è l’unico a fondo perduto. Tutto il resto va ripreso a distanza di tempo o restituito. Poi ci sono i finanziamenti più grossi, quelli fino a 800 mila euro, per i quali siamo in attesa di capire come procedere. Non c’è ancora chiarezza su questo aspetto».
Impossibile quantificare le richieste: «Moltissima gente, per milioni di euro. Non possiamo ancora fare stime. La facilità di ottenere i 25 mila euro sta spingendo anche chi non ha una necessità impellente a chiederli. Non è prevista una vera e propria istruttoria, naturale che non si debba approfittarne, tanto meno barare, perché si commette un reato. Saranno accordati se non a tutti, quasi. Più difficile ottenere gli importi più elevati». —
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