«L’istituzione della zona economica speciale della Campania rappresenta un’importante occasione per promuovere un organico e integrato progetto di sviluppo dell’intera Regione. Appare, quindi, opportuno definire adeguati strumenti di coinvolgimento delle Istituzioni e delle Parti sociali, interessati tutti all’ottimizzazione e alla valorizzazione delle risorse destinate alle Zes, di quelle derivanti dal Pnrr e di ogni forma di finanziamento europeo. In tale ottica, Cgil Cisl Uil e Commissario di Governo collaborano per il raggiungimento dell’obiettivo di crescita dell’occupazione stabile, nella piena affermazione del principi di regolarità dei rapporti economici all’interno della Zes». È quanto si legge nell’accordo sottoscritto questa mattina dal Commissario di Governo della Zes Campania, Giuseppe Romano e dai segretari di Cgil Cisl Uil Campania, Nicola Ricci, Giuseppe Esposito e Giovanni Sgambati.
«È necessario, quindi – precisa il documento – recuperare una rappresentanza efficace del territorio (enti locali) e delle parti economiche e sociali, che dovrebbero essere coinvolte in funzione consultiva e di monitoraggio. Occorre, inoltre, che fra i criteri per la semplificazione di autorizzazioni siano rispettati esplicitamente il diritto al lavoro, la tutela della salute e sicurezza e la tutela ambientale. È necessario, altresì, istituire per le imprese, accanto all’obbligo di mantenimento della propria attività nell’area della Zes per almeno 5 anni dopo il completamento dell’investimento, anche l’obbligo di mantenimento dell’occupazione nel cinque anni successivi al completamento dell’intervento medesimo».
«Gli obiettivi di sviluppo economico e sociale del Mezzogiorno italiano rappresentano, in questa fase – secondo i firmatari dell’accordo – un’urgenza per l’intero Paese.
«Le parti si impegnano, altresì – si legge ancora nell’accordo – a definire apposite forme di costante monitoraggio dell’occupazione, delle sue tipologie, della sue regolarità e sicurezza, anche attraverso specifici accordi di sito in materia di formazione e sicurezza, attivando prioritariamente i relativi fondi interprofessionali e eventuali fondi derivanti dalle programmazioni. Nell’ambito delle Zes dovrà essere garantito un costante e continuo monitoraggio delle attività da parte degli organi competenti, così da scoraggiare qualsiasi infiltrazione della criminalità organizzata e garantire la tranquillità di tutti gli stakeholder interessati».
«E’ necessario favorire – secondo Il Commissario di Governo e Cgil Cisl Uil – la più ampia conoscenza delle opportunità localizzative nelle aree individuate della Campania, tenuto conto che l’impatto delle zone speciali non riguarda unicamente imprese e operatori ma anche i sistemi territoriali a partire dai Comuni. Occorre, infatti, che essi siano coinvolti attivamente, anche al fine di valorizzare aree e siti finora trascurati».
«Pertanto – conclude l’accordo – le parti attiveranno un tavolo di confronto con cadenza almeno trimestrale per valutare e monitorare il livello d’interesse degli investitori nelle zone economiche speciali ed eventualmente proporre nuove logiche per incrementarne l’adesione; altresì sarà necessario adottare tutte le soluzioni per semplificare quanto più possibile l’accesso da parte dei soggetti interessati».
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