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Incentivi auto fino a 13.750 euro per acquistare un’auto elettrica nuova se si rottama una macchina vecchia, da Euro 0 fino a Euro 2, e si ha un reddito familiare inferiore a 30 mila euro. Atteso il Dpcm entro gennaio 2024. Ecco i dettagli 

Il governo sta lavorando ad una nuova struttura degli incentivi per l’acquisto delle auto. Per il 2024 sono stati già stanziati da tempo nuovi fondi per l’acquisto delle elettriche, delle Plug-in e delle endotermiche che rientrano nella fascia di emissioni 61-135 g/km di CO2. A quanto pare, però, si sta lavorando ad una profonda modifica dell’attuale schema.

INCENTIVI AUTO 2024: I FONDI A DISPOSIZIONE

Ad annunciare che ci sarà un decreto che entro la fine del prossimo mese di gennaio dovrebbe sbrogliare la questione degli incentivi è stato, di recente, il ministro delle imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso. I fondi a disposizione saranno 610 milioni, a cui bisogna aggiungere i 320 milioni avanzati dal 2023, arrivando, così, a 930 milioni di euro e con una capienza complessiva di 6 miliardi di euro fino al 2030.

Il bonus fino ad oggi prevedeva un massimo di 5.000 euro in caso di rottamazione e per l’acquisto di una elettrica, ma potrà salire fino a 11.000 euro per la demolizione delle auto più vecchie come le Euro 0 ed  Euro 1;  se l’Isee è più alto di 30 mila euro.  Nel caso di ISEE sotto i 30.000 euro, ci sarà un ulteriore aumento e l’Ecobonus potrà arrivare fino a 13.750 euro.

Inoltre, secondo quanto evidenziato da La Repubblica – un sistema permutato dalla Francia sarà sperimentato anche in Italia: i nuclei con un reddito basso potranno avere un contributo a fronte di un contratto di noleggio non inferiore ai tre anni per usare una vettura che rientra tra quelle incentivate con l’Ecobonus.

I CONTRIBUTI IN CIFRE

La Repubblica, di recente, ha pubblicato una tabella con un’anticipazione dei nuovi incentivi, ma per sapere se gli incentivi saranno davvero così bisogna attendere il provvedimento del Governo previsto entro la fine di gennaio 2024.

Per quanto riguarda le elettriche, si va da 6.000 euro senza rottamazione, fino a 11.000 euro rottamando una vettura fino ad Euro 2. Per le ISEE sotto i 30.000 euro, si va da 7.500 euro a 13.750 euro. Il limite del prezzo delle auto rimane sempre a 35.000 euro più IVA.

  • No rottamazione: 6.000 euro (7.500 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
  • Rottamazione Euro 4: 9.000 euro (11.250 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
  • Rottamazione Euro 3: 10.000 euro (12.500 per ISEE sotto i 30.000 euro)
  • Rottamazione fino a Euro 2: 11.000 euro (13.750 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)

Per quanto riguarda, invece, la fascia 21-60 g/km di CO2, le Plug-in, lo schema potrebbe essere il seguente (limite si spesa di 45.000 euro più IVA):

  • No rottamazione: 4.000 euro (5.000 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
  • Rottamazione Euro 4: 5.500 euro (6.875 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)
  • Rottamazione Euro 3: 6.000 euro (7.500 per ISEE sotto i 30.000 euro)
  • Rottamazione fino a Euro 2: 8.000 euro (10.000 euro per ISEE sotto i 30.000 euro)

Infine, per le Euro 6 con emissioni comprese tra 61 e 135 g/km di CO2 (limite di prezzo 35.000 euro più IVA), il nuovo schema potrebbe essere il seguente:

  • No rottamazione: niente incentivo
  • Rottamazione Euro 4: 1.500 euro
  • Rottamazione Euro 3: 2.000 euro
  • Rottamazione fino a Euro 2: 3.000 euro

GLI OBIETTIVI DEI NUOVI INCENTIVI AUTO

Gli obiettivi dei nuovi incentivi sono tre.  Il primo è quello di svecchiare il parco circolante italiano che è il più vecchio in Europa, andando a rottamare le vetture più inquinanti. Il secondo è quello di supportare le famiglie meno abbienti. Infine, il Governo intende privilegiare i prodotti italiani.

 

 

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