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Il decreto legislativo n. 212/2023, noto come decreto Salva-Superbonus, termina il suo iter parlamentare, senza modifiche rispetto al testo originario. Dopo l’approvazione da parte della Camera, il Senato ha dato il via libera al disegno di legge recante misure urgenti relative alle agevolazioni fiscali in edilizia.

La tanto attesa proroga non è più arrivata, nonostante il pressing attuato dalle diverse forze politiche. Al Senato invece, visto i tempi contingentati, la discussione è stata rapida, e anche questa volta le proposte di emendamenti arrivate partiti dell’opposizione sono state respinte. 

Di seguito, riepiloghiamo brevemente le principali disposizioni, evidenziando le novità introdotte da questo provvedimento. 


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Tutelati i cantieri in corso 

Una delle disposizioni più rilevanti del decreto riguarda la clausola di salvaguardia per i lavori in corso che beneficiano delle detrazioni del Superbonus al 110% o al 90%. Tale clausola stabilisce che le detrazioni spettanti per gli interventi di superbonus, per i quali siano state esercitate le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito entro il 31 dicembre 2023, non saranno soggette a recupero da parte dell’Agenzia delle Entrate, anche in caso di mancata ultimazione degli interventi.

Questo principio si applica a condizione che sia stato raggiunto un avanzamento dei lavori di almeno il 30%, offrendo così una forma di tutela per gli investimenti già effettuati. 

Previsto un fondo ad hoc per i cittadini a basso reddito 

Il decreto prevede, inoltre, un contributo a fondo perduto per i cittadini con redditi bassi, volto a supportare le spese per gli interventi effettuati sui condomini. Questo contributo è destinato ai soggetti con un reddito di riferimento non superiore a 15.000 euro, che abbiano intrapreso lavori di riqualificazione energetica o sismica, a patto che allo scadere del 31 dicembre 2023 sia stato conseguito uno stato di avanzamento dei lavori non inferiore al 60%.

Questa misura mira a incentivare la partecipazione alle iniziative di miglioramento immobiliare anche da parte delle fasce più vulnerabili della popolazione. 

Sconto in fattura e cessione del credito: le novità in arrivo 

Una modifica significativa introdotta dal decreto riguarda le opzioni di sconto in fattura e cessione del credito per gli interventi di demolizione e ricostruzione, in particolare per quelli situati nelle zone sismiche 1, 2 e 3

La normativa prevede che la possibilità di optare per queste modalità di incentivo sia limitata esclusivamente agli interventi per i quali sia stata presentata la richiesta del titolo abilitativo entro il 29 dicembre 2023. Questa disposizione si inserisce in un contesto di razionalizzazione delle risorse e di maggiore focalizzazione sugli interventi con un effettivo inizio lavori. 


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Una polizza assicurativa obbligatoria per i comuni dei crateri sismici 

Il decreto introduce l’obbligo per i contribuenti che beneficiano della detrazione al 110% per interventi effettuati nei comuni colpiti da eventi sismici, di stipulare contratti assicurativi a copertura dei danni. 

Questa disposizione sottolinea l’importanza di una protezione assicurativa adeguata in aree ad alto rischio sismico, garantendo una maggiore sicurezza per gli investimenti in riqualificazione edilizia. 

Bonus barriere architettoniche tra novità e restrizioni

Il decreto apporta modifiche sostanziali al bonus barriere architettoniche, limitando l’ambito oggettivo dell’agevolazione e introducendo nuovi adempimenti. A partire dal 30 dicembre 2023, la detrazione sarà limitata agli interventi specificamente volti all’eliminazione delle barriere architettoniche, quali:

  • scale;
  • rampe;
  • ascensori;
  • servo-scala;
  • piattaforme elevatrici.

Si escludono altri tipi di interventi precedentemente ammessi. 

Inoltre, viene introdotto l’obbligo di asseverazione tecnica per certificare il rispetto dei requisiti di accessibilità, nonché l’obbligo di utilizzo del bonifico parlante per il pagamento delle spese agevolate.


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Cessione e sconto in fattura: la comunicazione slitta al 4 aprile

La scadenza per la comunicazione dei lavori in condominio e per le operazioni relative alla cessione del credito e allo sconto in fattura, inizialmente prevista per il 16 marzo, con una proroga automatica al 18 marzo a causa della caduta nel fine settimana, subirà una proroga al 4 aprile.

Questa decisione, che deve ancora ufficializzata dall’Agenzia delle entrate, è stata presa per uniformare i termini di adempimento relativi ai bonus edilizi, rispondendo alle esigenze di chiarimento e alle difficoltà operative segnalate dai commercialisti. 



 

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