L’AQUILA. La Regione compie un passo verso agricoltori e viticoltori alle prese con i danni da Peronospora e maltempo. Ammontano a circa 80 milioni i danni stimati. E il consiglio regionale ha approvato due emendamenti – su proposta del vicepresidente del consiglio regionale, Marianna Scoccia e dei consiglieri regionali Carla Mannetti e Vincenzo D’Incecco, con l’appoggio dell’intera maggioranza e di tutti i gruppi di opposizione – con i quali vengono sbloccati fondi per 2,5milioni, destinati ad abbattere (tramite la finanziaria regionale Fira) i tassi di interesse sui prestiti erogati, e 5,2 milioni contributi a fondo perduto, che verranno erogati direttamente dall’Agea, l’Agenzia nazionale per le erogazioni in Agricoltura, oin modo da snellire le procedure burocratiche e dimezzare i tempi per lo stanziamento delle risorse. Di fronte a 80 milioni, la manovra viene considerata solo un principio di una più ampia. E anche l’assessore all’Agricoltura Emanuele Imprudente anticipa che conta di aggiungere gli altri 7 milioni già ipotizzati dalla legge di stabilità regionale. “Questi ultimi fondi saranno distribuiti – precisa – in base a una misura già istruita, con l’elenco dei beneficiari pronto, migliorando l’efficienza e la velocità nell’erogazione dei contributi”.
“Siamo soddisfatti anche se sono molto poco rispetto al danno reale”, è il primo commento del presidente dell’associazione, L’Abruzzo in Agris, Marco Finocchia: “Ci fa piacere che comunque c’è stato interesse a stanziare qualche soldino, ma è nulla perché l’anno scorso c’è stata troppa pioggia e quindi i danni da Peronospora, e quest’anno abbiamo un grande problema, quello della siccità”.
La siccità sta colpendo anche il settore cerealicolo e di conseguenza anche quello zootecnico. Per uliveti e vigneti le precipitazioni sono state quasi nulle e difficilmente nelle zone collinari, dove non è possibile l’irrigazione, queste piante riusciranno a dare frutti sufficienti.
Riprende il presidente di L’Abruzzo in Agris: “Per il settore cerealicolo sono cominciate le trebbiature e l’annata non è delle migliori. In alcuni casi ci sono anche il 60 per cento in meno del raccolto. Sempre per la siccità, nel settore zootecnico le aziende hanno difficoltà per l’approvvigionamento di foraggio essenziale per alimentare gli animali. La situazione è critica e la Regione deve sostenerci”.
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