L’Agenzia delle entrate consente l’accesso al Bonus mobili anche nel caso di ristrutturazioni di parti pertinenziali dell’immobile
Una delle domande che in molti si pongono riguarda la possibilità di accedere a tale bonus effettuando lavori di ristrutturazione non particolarmente costosi e complessi.
L’erogazione del Bonus mobili è connessa allo svolgimento di lavori di ristrutturazione di un immobile, a seguito dei quali si renda necessario l’acquisto di nuovi beni mobili o di elettrodomestici, da collocare appunto nell’immobile ristrutturato.
Il richiedente potrà beneficiare della detrazione Irpef del 50% attraverso il pagamento di 10 rate di importo uguale.
L’Agenzia delle Entrate, nella rubrica “FiscoOggi”, ha fornito alcune delucidazioni in merito all’erogazione del bonus e ai suoi presupposti. Infatti, secondo le precisazioni dell’AdE, l’intervento di ristrutturazione non deve essere “funzionale” all’acquisto di mobili o elettrodomestici.
Più semplicemente, il proprietario di un immobile non deve procedere a ristrutturare la propria cucina o la propria camera da letto per acquistare rispettivamente un nuovo elettrodomestico oppure dei nuovi materassi.
Inoltre, l’Agenzia delle entrate ha dichiarato che l’intervento di ristrutturazione può avere ad oggetto anche un’unità pertinenziale.
In particolare, l’Agenzia replicava alla domanda di un contribuente, il quale, dopo aver effettuato opere di manutenzione straordinaria al box di pertinenza dell’abitazione, acquistava alcuni mobili per arredare la casa. Lo stesso si domandava, quindi, se fosse possibile godere comunque della detrazione del 50% prevista dal “Bonus mobili”, nonostante i lavori di ristrutturazione fossero stati realizzati su una pertinenza dell’appartamento.
Ebbene, l’Agenzia delle entrate ha confermato tale possibilità, sottolineando che è possibile beneficiare della detrazione del 50% dei costi sostenuti per l’acquisto di mobili ed elettrodomestici, anche quando tali beni siano destinati ad arredare l’abitazione e l’intervento di ristrutturazione riguardi solo una pertinenza dell’immobile e non la parte in cui i beni mobili acquistati dovranno essere collocati.
Oltre alla necessità che l’acquisto dei beni mobili sia connesso allo svolgimento di lavori di ristrutturazione, l’accesso al Bonus mobili è subordinato ad alcune condizioni relative alla tipologia di beni da acquistare.
Infatti, la detrazione Irpef del 50% è prevista per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici di classe non inferiore:
- alla classe A per i forni;
- alla classe E per le lavatrici, le lavasciugatrici e le lavastoviglie;
- alla classe F per i frigoriferi e i congelatori.
Inoltre, l’agevolazione spetta per i soli acquisti effettuati entro il 31 dicembre 2024 e può essere richiesta solo da chi realizza un intervento di ristrutturazione edilizia iniziato a partire dal 1° gennaio dell’anno precedente a quello dell’acquisto dei beni.
Sebbene non sussistano requisiti minimi e massimi in ordine alle somme spese per la ristrutturazione, per il 2024 la detrazione del 50% può essere effettuata su una spesa massima di 5.000 euro. Negli anni precedenti, invece, gli importi erano i seguenti:
- nel 2023 il limite era di 8.000 euro;
- nel 2022 il limite era di 10.000 euro;
- nel 2021 il limite era di 16.000 euro.
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