L’ipotesi più accreditata si è rivelata quella corretta: è il gruppo Msc di Gianluigi Aponte il soggetto che permetterà al gruppo Moby di chiudere i rapporti coi creditori del mezzo miliardo di euro preso a prestito sette anni fa.
Come anticipato da SHIPPING ITALY due giorni fa, nei giorni scorsi Moby ha convocato un’assemblea degli obbligazionisti (in prima convocazione per oggi 24 novembre e in seconda il 28) per dare loro (e alle banche creditrici) modo di esprimersi su una modifica degli accordi afferenti al concordato omologato un anno fa e divenuto esecutivo a giugno (riguardante Moby e la controllata Cin – Cmpagnia Italiana di Navigazione). In sostanza la società al 51% della famiglia Onorato (e al 49% proprio di Aponte) ha proposto ai finanziatori il pagamento immediato di quanto pattuito in sede di concordato (intorno al 65% del valore nominale dei prestiti, con leggere differenze a seconda delle diverse posizioni concordatarie) e la rinuncia alla complessa architettura prevista per i mesi a venire, in base a cui i finanziatori, oltre al rilascio di ulteriore finanza, avrebbero preso parte a un nuovo veicolo (ShipCo) cui sarebbe stata intestata parte cospicua della flotta, con l’accordo di ricavarne il nolo a un ulteriore soggetto (OpCo) che avrebbe avuto la gestione della flotta e l’incasso della futura cessione di alcune navi.
Il saldo e stralcio, invece, prevede la chiusura immediata di ogni rapporto a fronte del pagamento di 315,8 milioni di euro ai creditori (suddivisi in quattro categorie), un pagamento reso possibile dall’impegno (attraverso un finanziamento soci) di Sas Shipping Agencies Services Sàrl, la società appartenente al gruppo Msc che la scorsa estate (lo aveva rivelato SHIPPING ITALY) rilevò il 49% di Moby iniettando 150 milioni di euro.
Rimarrà da capire a questo punto se il prestito soci messo a disposizione di Onorato da parte di Aponte sia in qualche maniera convertibile (in azioni della balena blu) e se (quando) questo porterà dunque il Gruppo Msc (già controllante di Grandi Navi Veloci) al controllo azionario anche di Moby.
La votazione degli obbligazionisti (necessario il placet del 75%) è avvenuta nelle scorse ore all’assemblea degli obbligazionisti fissata oggi in prima convocazione ed è terminata con il voto favorevole di tutti i presenti rappresentativi del 90% dei creditori. Nella bozza di verbale che era stata già pubblicata nelle ore precedenti sono menzionati i diversi creditori: i senior lenders Amco – Asset Management Company, Banco Bpm, Kerdos Spv (Prelios), Unicredit, Goldman Sachs, i bondholders Aptior Capital Master Fund, Rbc Global Asset Management (Uk), Cheyne European Strategic Value Credit Fund, System 2 Capital.
A.M.
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