Prestiti personali immediati

Mutui e prestiti aziendali

Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Agevolazioni
News aste
Post dalla rete
Zes agevolazioni
   


Scopri cosa bisogna fare se salta la prima rata di pagamento per le cartelle rottamazione quater.

Cartelle rottamazione quater: se salta la prima rata cosa succede e come si può rimediare? In questo post vediamo nel dettaglio come bisogna comportarsi per evitare di perdere i benefici della sanatoria. Ti ricordiamo che la scadenza della prima rata è fissata per il 31 ottobre. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Cos’è la rottamazione quater

La rottamazione cartelle quater è stata introdotta dal governo per aiutare i cittadini a regolare i propri debiti con il fisco. Vediamo nel dettaglio come funziona.

Il rottamazione quater è, dunque, un’opportunità offerta ai cittadini di chiudere i propri debiti con condizioni particolarmente favorevoli. Ecco alcuni punti chiave:

  • Si tratta di un’iniziativa che ha visto ben 3,8 milioni di domande di adesione.
  • Le lettere inviate ai cittadini dalla sezione Riscossione dell’Agenzia contengono tutti i dettagli sul pagamento e sul piano di rientro da rispettare.
  • Questa opzione vale per debiti contratti con l’Agenzia delle Entrate tra 1° gennaio 2000 e 30 giugno 2022.

Se decidi di usufruire di questa opportunità, dovrai saldare:

  1. La somma capitale;
  2. Le spese per le procedure;
  3. I diritti di notifica.

E una buona notizia: molte sanzioni, come quelle stradali, non avranno interessi aggiuntivi.

Rottamazione quater: la scadenza del 30 Settembre

Un altro momento critico nella rottamazione quater è stata la scadenza del 30 settembre. Ecco cosa devi sapere:

  • E’ il termine ultimo per cui l’Agenzia delle Entrate comunica l’esito della tua richiesta di rottamazione.
  • Troverai nella comunicazione:
    • l’esito, se sei stato accettato o meno;
    • l’ammontare totale che devi;
    • tutte le scadenze per i pagamenti;
    • informazioni su come domiciliare i pagamenti;
    • moduli per il pagamento.

Puoi dividere il pagamento in un massimo di 18 rate. Ma ricorda: i primi due pagamenti scadono rispettivamente il 31 ottobre e il 30 novembre 2023 e rappresentano il 10% dell’importo totale.

Comunicazione degli esiti: i codici

Quando arriva la lettera dall’Agenzia delle Entrate, ci sono dei codici che indicano la tua situazione. Vediamoli nel dettaglio:

  • AT – Ottima notizia! Tutti i tuoi debiti sono inclusi nella rottamazione.
  • AP – Una parte dei tuoi debiti è coperta, mentre per altri no.
  • AD – Sei stato ammesso e, incredibilmente, non devi pagare nulla!
  • AX – Alcuni dei tuoi debiti sono stati ammessi e non richiedono pagamenti, ma altri sì.
  • RI – Purtroppo, non sei stato ammesso e dovrai pagare l’intero importo.

Se il tuo codice è RI, l’intero ammontare del debito è dovuto. Per gli altri codici, la comunicazione specifica le somme da versare e le modalità.

Entra nella community, informati e fai le tue domande su Youtube e Instagram.

Rottamazione Quater: le tappe successive

Dopo aver ricevuto la comunicazione, è fondamentale sapere quali passi seguire. Vediamoli:

Scelte di pagamento

  1. Unica soluzione: Pagamento completo entro il 31 ottobre 2023.
  2. Rateizzazione: Se preferisci pagare a piccoli passi, ci sono delle scadenze. Le prime due rate cadono il 31 ottobre e 30 novembre 2023. Poi, quattro volte all’anno, seguendo le scadenze del 28 febbraio, 31 maggio, 31 luglio e 30 novembre di ogni anno.

Interessi sulle rate

Se scegli il pagamento rateizzato, da sapere che c’è un piccolo interesse: il 2% all’anno, che parte dal 1° novembre 2023.

Verifica in questo post quali cartelle si possono rottamare

Rottamazione per Casse ed Enti Previdenziali

I debiti che sono affidati alle casse e agli enti previdenziali possono rientrare in questa agevolazione solo se:

  1. L’ente ha adottato un provvedimento specifico per partecipare.
  2. Questo provvedimento è stato trasmesso all’Agenzia delle Entrate-Riscossione entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento.
  3. Il provvedimento è stato reso pubblico sul sito internet dell’ente.

Gli enti che rientrano in questa categoria sono:

  • Cnpa Forense: riguarda gli avvocati.
  • Enpab: dedicato ai biologi.
  • Cnpr: per i ragionieri.
  • Enpav: per i veterinari.
  • Inpgi: per i giornalisti.

Guarda anche quali sono i comuni che non aderiscono alla rottamazione quater delle cartelle per i tributi locali.

Come pagare le cartelle esattoriali con gli sconti

Una volta che hai capito la tua situazione, è fondamentale sapere come pagare. Ecco le opzioni disponibili:

  1. Online: l’Agenzia delle Entrate-Riscossione offre sul suo sito la possibilità di accedere e pagare direttamente online.
  2. App Equiclick: un modo semplice per gestire e pagare le tue cartelle dal tuo smartphone.
  3. Domiciliazione sul conto corrente: una volta impostata, l’importo verrà automaticamente detratto dal tuo conto.
  4. Moduli di pagamento precompilati: utilizzabili in banche, uffici postali, ricevitorie, tabaccai e altri sportelli affiliati.
  5. Agli sportelli dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione: previa prenotazione, puoi andare direttamente in uno degli uffici e effettuare il pagamento.

Guarda come puoi controllare se hai debiti con il fisco.

Che succede se si paga in ritardo

Il ritardo nei pagamenti comporta rischi9 da non sottovalutare. Vediamo le conseguenze:

  1. Ritardo di 5 giorni: se il ritardo non supera i cinque giorni, non perdi i benefici della rottamazione.
  2. Ritardo superiore: perdi tutti i benefici. Ciò significa che il debito torna a essere quello originale, senza sconti.
  3. Conseguenze severe: oltre alla perdita degli sconti, i termini di prescrizione e decadenza tornano a correre, rendendo la situazione ancora più complessa.

In pratica, se non paghi correttamente, la tua situazione torna a quella di partenza, con tutti gli interessi e le penalità previste.

Cartelle rottamazione quater: se salta la prima rata
Nella foto una mano che abbatte dadi con la parola tasse a simboleggiare la rottamazione dei debiti con il fisco.

FAQ (domande e risposte)

Cosa succede se salta la prima rata della rottamazione quater?

Se si omette il pagamento della prima rata della rottamazione quater, si rischia di perdere i benefici della sanatoria. Questo significa che se si salta la prima rata o si paga in ritardo (oltre un lasso di tempo definito, cinque giorni), l’intero debito torna alla sua somma originale e si perde la possibilità di beneficiare delle agevolazioni previste dalla rottamazione.

Entro quando si deve pagare la prima rata della rottamazione quater?

La scadenza per il pagamento della prima rata della rottamazione quater è fissata per il 31 ottobre.

Come si può pagare la rottamazione quater online?

È possibile gestire e effettuare i pagamenti della rottamazione quater attraverso i servizi online disponibili sul sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione. Oltre al sito istituzionale, l’Agenzia delle Entrate-Riscossione offre un’app chiamata Equiclick che facilita il pagamento attraverso il dispositivo mobile. All’interno del sito o dell’app, i contribuenti possono accedere ai loro piani di pagamento e ai bollettini per effettuare i pagamenti.

Quali sono gli esiti possibili nella comunicazione dell’Agenzia delle Entrate?

L’Agenzia delle Entrate comunica l’esito della domanda di adesione alla rottamazione quater attraverso specifici codici:

  • AT: Accoglimento totale della richiesta.
  • AP: Accoglimento parziale della richiesta.
  • AD: Accoglimento totale senza importo da pagare.
  • AX: Accoglimento parziale senza importo da pagare.
  • RI: Rigetto completo della richiesta.

Fino a quando si può rateizzare il pagamento della rottamazione quater?

La rottamazione quater offre la possibilità di rateizzare il pagamento fino a un massimo di 18 rate consecutive nell’arco dei prossimi 5 anni. Le prime due rate hanno scadenza il 31 ottobre e il 30 novembre, mentre le rate successive sono distribuite nei quattro anni successivi con scadenze il 28 febbraio, il 31 maggio, il 31 luglio, e il 30 novembre di ciascun anno fino al 2024.

Cosa comporta il ritardo nel pagamento delle rate della rottamazione quater?

In caso di ritardo nel pagamento delle rate, se il ritardo non supera i cinque giorni, si conservano i benefici della rottamazione. Tuttavia, se il pagamento viene effettuato oltre questo periodo, o se l’importo versato è insufficiente, la definizione agevolata decade. Questo comporta la perdita di tutti i benefici e il ritorno del debito al suo importo originale. Inoltre, i pagamenti effettuati fino a quel momento saranno considerati solo come un acconto sul totale dovuto, e non determineranno l’estinzione del debito residuo. Se il debito viene considerato non rateizzabile in base all’articolo 19 del DPR n. 602/1973, non potrà più essere rateizzato.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sul fisco e sulle tasse:

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui