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Prima dell’introduzione dell’Assegno Unico Universale (AUU), gli assegni al nucleo familiare (ANF) erano uno dei principali strumenti di sostegno economico per i lavoratori con figli. Dal 1° marzo 2022, con l’entrata in vigore dell’AUU, la platea di beneficiari degli ANF si è ridotta notevolmente, ma non è del tutto scomparsa. La Circolare Inps del 15 maggio 2024 ha aggiornato i livelli reddituali per i beneficiari degli ANF per il periodo dal 1° luglio 2024 al 30 giugno 2025.

Introduzione dell’Assegno Unico Universale

L’Assegno Unico Universale è stato introdotto con il Decreto legislativo del 29 dicembre 2021 numero 230, entrato in vigore il 1° marzo 2022, come principale misura di supporto economico alle famiglie con figli a carico. Questo cambiamento ha comportato l’abrogazione di diverse prestazioni precedentemente riconosciute, sostituite dall’AUU per i nuclei familiari con figli e orfani.

Le abrogazioni dal 1° Marzo 2022

Con l’introduzione dell’AUU, sono state abrogate, dal 1° marzo 2022, le prestazioni precedenti per i nuclei familiari con figli e orfani. Tuttavia, gli ANF continuano ad essere riconosciuti per nuclei familiari senza figli, ma con coniugi, fratelli, sorelle o nipoti minorenni o inabili.

A chi spettano gli Assegni al Nucleo Familiare (ANF)

Alla luce di quanto previsto dall’articolo 10, comma 3, e in virtù dell’introduzione dell’Assegno Unico Universale (AUU) a partire dal 1° marzo 2022:

  • Gli assegni al nucleo familiare (ANF) non sono più riconosciuti ai nuclei con figli e orfani, sostituiti dall’Assegno Unico Universale.
  • Gli ANF continuano ad essere garantiti ai nuclei composti esclusivamente da coniugi, escluso il coniuge legalmente ed effettivamente separato, fratelli, sorelle e nipoti di età inferiore a diciotto anni, oppure senza limiti di età se, a causa di infermità o difetto fisico o mentale, sono nella condizione di assoluta e permanente impossibilità di dedicarsi a un lavoro proficuo, a condizione che siano orfani di entrambi i genitori e non abbiano diritto a pensione ai superstiti.

Pertanto, gli assegni al nucleo familiare possono essere riconosciuti per i soggetti sopra citati, purché nel nucleo non sia presente:

  • un figlio minorenne a carico;
  • un figlio maggiorenne a carico fino al compimento del ventunesimo anno di età, per il quale ricorra una delle seguenti condizioni:
  • un figlio con disabilità a carico, senza limiti di età.

ANF dopo il ventunesimo anno di età dei figli

Dal compimento del ventunesimo anno di età dei figli, se non disabili, è possibile richiedere gli ANF solo per soggetti diversi dai figli, come coniugi, fratelli, sorelle o nipoti inabili, rispettando le condizioni previste per il riconoscimento dell’ANF.

Come comportarsi con figli under 21 o con disabilità

Se nel nucleo familiare sono presenti figli a carico, la domanda di ANF viene respinta per tutti i componenti del nucleo. Tuttavia, se la richiesta riguarda un nucleo con un figlio maggiorenne fino ai ventuno anni o con disabilità, e l’Assegno Unico non viene riconosciuto, è possibile procedere all’accoglimento dell’ANF per i soggetti diversi dai figli.

La platea dei beneficiari degli Assegni al Nucleo Familiare

Gli ANF sono destinati a diverse categorie lavorative, tra cui lavoratori dipendenti del settore privato, domestici, iscritti alla Gestione Separata, lavoratori di ditte cessate, agricoli, percettori di NASpI e di altre prestazioni previdenziali. Questo beneficio è esteso anche a marittimi sbarcati per infortunio o malattia e lavoratori socialmente utili.

ANF 2024/2025: i nuovi limiti di reddito

Ai fini della liquidazione degli Assegni al nucleo familiare (ANF), i livelli di reddito familiare sono fondamentali. Questi livelli vengono rivalutati annualmente, a partire dal 1° luglio di ogni anno, in base alla variazione dell’indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati, calcolato dall’ISTAT.

Come comunicato dall’INPS nella Circolare numero 65 del 15 maggio 2024, la percentuale di variazione applicata per rivalutare i livelli di reddito familiare per l’erogazione degli ANF è stata del +5,4% tra il 2022 e il 2023.

Nell’Allegato numero 1 della suddetta circolare, sono stati pubblicati i livelli reddituali aggiornati da applicare per il calcolo degli ANF dal 1° luglio 2024 al 30 giugno 2025.

Va sottolineato che, a seguito delle modifiche introdotte con l’Assegno Unico Universale, la platea dei beneficiari degli ANF si è significativamente ridotta. Pertanto, la rivalutazione ha riguardato esclusivamente le seguenti tabelle:

  • 19 per nuclei familiari composti solo da maggiorenni inabili diversi dai figli;
  • 20/A per nuclei familiari con entrambi i coniugi e senza figli (con almeno un fratello, sorella o nipote inabile);
  • 20/B per nuclei monoparentali senza figli (con almeno un fratello, sorella o nipote inabile);
  • 21/A per nuclei familiari senza figli (senza componenti inabili);
  • 21/B per nuclei monoparentali senza figli (con almeno un fratello, sorella o nipote non inabile);
  • 21/C per nuclei familiari senza figli (con almeno un coniuge inabile e nessun altro componente inabile);
  • 21/D per nuclei monoparentali senza figli (con almeno un fratello, sorella o nipote e solo il richiedente inabile).

L’INPS conclude precisando che gli stessi livelli di reddito saranno validi per la determinazione degli importi giornalieri, settimanali, quattordicinali e quindicinali della prestazione.

Un esempio di rivalutazione

Per illustrare l’impatto della rivalutazione, consideriamo un assegno mensile di 98,00 euro per un nucleo familiare composto da due componenti. Dal 1° luglio 2024, questo importo spetta se il reddito familiare annuo non supera i 33.274,22 euro, rispetto ai 31.569,47 euro del periodo precedente.

In conclusione, sebbene l’introduzione dell’Assegno Unico Universale abbia ridotto il numero di beneficiari degli ANF, questi ultimi rimangono una misura di supporto fondamentale per specifici nuclei familiari senza figli a carico, con nuovi limiti di reddito applicabili dal 1° luglio 2024. Visita la nostra pagina dedicata ai bonus famiglia.

 

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