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La sanità pubblica italiana sta attraversando una fase critica, aggravata dall’incertezza del governo nel rispondere alle richieste di risorse per il Servizio Pubblico Nazionale, avanzate dal Ministero della Salute. La situazione è poi particolarmente preoccupante nel Mezzogiorno, come sottolineato nell’ultimo report della Fondazione Gimbe, e rischia di far collassare il sistema assistenziale, accentuando i già marcati divari tra Nord e Sud.

In questo contesto, le carenze di personale nelle realtà locali, come quelle rilevate all’Asp di Agrigento, rappresentano una delle tante preoccupazioni e complicazioni.

Abbiamo parlato con il Presidente della Commissione d’Albo dei Tecnici della Riabilitazione Psichiatrica, Jancarlo Suarez, che ci ha illustrato il quadro della situazione, i tentativi falliti di risolvere la crisi e le prospettive future in un settore già gravemente compromesso. Con fondi inutilizzati e bandi annullati per irregolarità, i servizi di riabilitazione psichiatrica sono fortemente penalizzati, con impatti devastanti per i pazienti e i professionisti.

Qual è la situazione all’Asp di Agrigento riguardo alla carenza di Tecnici della riabilitazione psichiatrica?

Attualmente, da quanto previsto dalla “Rideterminazione dotazione organica” (atto deliberativo n. 648 del 13/04/2021), sono previste 3 unità di tecnici della riabilitazione psichiatrica (Terp) di cui due destinate alle due Comunità Terapeutiche Assistite (Cta) aziendali ed una al Servizio Coordinamento Neuropsichiatria Infantile e dell’Adolescenza. Già queste unità previste risultano ancora insufficienti a garantire gli standard minimi previsti dalle normative, tenuto conto che solamente nelle Cta il Decreto Assessoriale del 07/01/2014 stabilisce un rapporto di 0,25 Terp per ogni posto letto ed in atto le due comunità contano un totale di 20 p.l., pertanto solamente nelle comunità dovrebbero essere presenti almeno 5 unità di tecnici della riabilitazione psichiatrica.

Può illustrarci invece il quadro attuale?

Nella realtà dei fatti l’Asp di Agrigento non dispone di nessuna unità di Terp. È da segnalare però che nel recente passato sono stati fatti dei tentativi di arruolamento dei tecnici, seppure non andati a buon fine o non ancora esitati: nell’aprile del 2021 era stato pubblicato un avviso per incarichi a tempo determinato. Ed ancor più di recente un avviso per incarico biennale per un Terp per un progetto pilota finalizzato alla definizione dei percorsi di cura dei pazienti con Disturbi della nutrizione e dell’alimentazione, come anoressia nervosa e bulimia.

Quali sono le conseguenze specifiche di questa carenza per i pazienti e per i servizi di riabilitazione psichiatrica?

La prima conseguenza è ovviamente il mancato rispetto degli standard minimi e quindi l’impossibilità di garantire i Livelli essenziali di assistenza, con ripercussioni dirette sulla popolazione assistita in termini di equità di accesso alle prestazioni di riabilitazione psichiatrica, ed inevitabilmente ad una considerevole riduzione della qualità di vita dello strato di popolazione affetta da disturbi di salute mentale. Anche all’assenza di personale addetto alla riabilitazione psichiatrica è possibile attribuire la momentanea chiusura di alcuni Centri Diurni aziendali.

Dal 2014 ci sono dei fondi stanziati per il superamento degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari che sono fermi. Quali erano i piani specifici per l’utilizzo dei fondi?

Il “Programma per la realizzazione di interventi per il superamento degli Opg”, approvato con il DA n.127 del 10 febbraio 2014, stabiliva che per gestire la presa in carico degli utenti della salute mentale autori di reato si dovesse procedere con la creazione di nuovi posti letto nelle Residenze per l’Esecuzione delle Misure di Sicurezza (Rems), potenziando le esistenti di Catania e Messina e la creazione di una nuova struttura a Caltanissetta, e contemporaneamente potenziare i Dipartimenti di salute mentale della regione con 27 nuovi tecnici della riabilitazione psichiatrica, assegnando solo per il Dsm di Agrigento 98.372,64 euro per l’immissione di 3 unità di Terp.

Ci spieghi meglio…

In base al D.R.S. n 638/2022 pubblicato dalla Regione Siciliana, sembrerebbe che questi fondi vincolati siano stati versati e riscossi dalla regione nel luglio 2022, ma non sembrano essere disponibili notizie in merito all’impiego di queste risorse da parte dell’Asp di Agrigento e non dispongo di dati certi circa lo stato dell’arte delle altre aziende sanitarie siciliane. L’auspicio oggi è che con il completamento delle nomine del top management dell’azienda sanitaria di Agrigento, da ora in poi si proceda in maniera decisa nella soluzione di tutte le lacune che affliggono i servi di salute mentale, a partire dall’assenza della figura del Tecnico della riabilitazione psichiatrica.

Perché non sono stati utilizzati come previsto? Quali sono i motivi specifici del loro blocco?

Non ho certezza delle ragioni per le quali l’Asp di Agrigento non sia stata messa nella condizione di usufruire di questi fondi, immagino che nel nostro territorio possa aver contribuito la crisi pandemica da Covid-19, il lungo commissariamento dell’Asp di Agrigento che ha bloccato i concorsi pubblici, fatta eccezione quelli destinati al personale medico, e la mancata nomina per diversi anni del direttore del Dipartimento di Salute mentale, effettuato solo recentemente. L’auspicio è che questi fondi vengano impiegati al più presto per assumere i Tecnici della riabilitazione psichiatrica per un numero congruo ai bisogni di salute degli utenti della salute mentale.

È stata però pubblicata una graduatoria, nel 2021, per gli incarichi a tempo determinato, perché è risultata problematica e non ha portato a nuove assunzioni?

La graduatoria a cui fa rifermento è quella relativa agli incarichi a tempo determinato per tecnici della riabilitazione psichiatrica da impiegare nell’ambito di alcuni progetti finanziati da alcuni fondi destinati alla salute mentale. In questo procedimento concluso con la pubblicazione della graduatoria l’anno successivo la Commissione d’Albo Nazionale dei Terp, aveva riscontrato diverse irregolarità: la prima legata al fatto che l’avviso identificava come figura professionale il “tecnico dell’educazione e della riabilitazione psichiatrica e psicosociale”, figura soppressa nel 2001 e sostituta con il tecnico della riabilitazione psichiatrica, e lo stesso provvedimento normativo rendeva chi possedeva il vecchio titolo di tecnico dell’educazione equipollente all’educatore professionale socio-sanitario, ma non al Terp.

L’altra anomalia riscontrata era rappresentata dalla presenza in graduatoria di un professionista non iscritto all’albo professionale dei Terp. A fronte di queste segnalazioni l’amministrazione aveva deciso pertanto di annullare la graduatoria a pochi mesi dalla sua pubblicazione e di non ribandire l’avviso prevedendo un imminente concorso, di cui ancora oggi non si hanno però notizie.

Quali conseguenze ha avuto il blocco della graduatoria?

L’impossibilità di assegnare questi incarichi ha impedito di attingere, seppure a tempo determinato e parziale, ai professionisti della graduatoria e alle loro prestazioni che sarebbero state impiegate nell’ambito di alcuni progetti definiti e approvati dal Dipartimento di salute mentale dell’Asp di Agrigento, finanziati da altri fondi vincolati, destinati agli interventi di riabilitazione in salute mentale.

Quali misure sono state adottate per sbloccare e utilizzare i fondi stanziati? Sono previsti nuovi avvisi o gare per l’assunzione di personale, e come si prevede di gestirli in futuro?

Non abbiamo aggiornamenti in merito all’indizione di nuovi avvisi o concorsi, tuttavia, sia la commissione d’albo dei Terp che l’Ordine dei Tsrm-Pstrp a cui fa capo hanno manifestato la disponibilità a collaborare per fare in modo che non ricapitino gli stessi imprevisti verificatosi nel procedimento dell’avviso del 2021 che possano ulteriormente ritardare il risanamento di questa grave carenza nella dotazione organica, e questo invito alla collaborazione è stato espresso direttamente al nuovo direttore generale, il dott. Capodieci, durante l’incontro occorso con la delegazione formata da alcuni rappresentanti le professioni sanitarie dell’Odine dei Tsrm-Pstrp poco dopo insediamento del direttore generale.

Ci sono altre fonti di finanziamento o risorse economiche che l’Asp potrebbe esplorare per colmare la carenza di personale e garantire la continuità dei servizi? Esistono piani o iniziative in corso per risolvere la carenza di personale e garantire che i fondi vengano utilizzati adeguatamente?

Non sono a conoscenza di altre fonti di finanziamento che possano direttamente colmare le lacune di personale del Dsm, tuttavia sono disponibili altri dispositivi e provvedimenti che permetterebbero di ottimizzare le risorse disponibili. Ne è un esempio il Budget di Salute Mentale, che rappresenta uno strumento che attinge risorse dall’accantonamento 0,2% del bilancio annuale dell’Asp Ag, secondo quanto previsto dall’art. 24 della Legge regionale n.17 del 2019, destinati ai Progetti Terapeutici Individualizzati degli utenti del Dipartimento di Salute Mentale, in co-progettazioni con gli enti del Terzo Settore regolarmente iscritti all’albo aziendale. In questo modo gli utenti in carico al Dsm posso usufruire, tra le altre, anche di alcune prestazioni dei Terp che operano nel Terzo Settore. Fermo restando che sia assolutamente necessario colmare la lacuna nell’organico del Dsm di Agrigento dei Terp, dal momento che è impensabile poter garantire la riabilitazione psichiatrica senza i tecnici della riabilitazione psichiatrica così come è analogamente inaccettabile erogare prestazioni di fisioterapia senza i fisioterapisti.

Esiste una collaborazione tra l’Asp di Agrigento e altre istituzioni o enti per affrontare la carenza di personale e garantire servizi adeguati?

Non ho notizie in merito all’esistenza di questo tipo di collaborazione.

Cosa sta facendo la Cda per risolvere la situazione e garantire la ripresa dei progetti di riabilitazione?

La nostra Cda cerca di tenersi costantemente in contatto con tutti i principali stakeholder della salute mentale, sensibilizzando le istituzioni circa la gravità di questa carenza di personale nei servizi agrigentini, ed informando familiari ed utenti che possono e devono usufruire di trattamenti integrati, e non solo piani farmacologici, perché il bisogno di salute mentale è un bisogno complesso ed in quanto tale richiede risposte articolate.



 

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