Novità in materia bonus casa, ristrutturazioni edilizie e detrazioni. Anche alcuni sindacati gridano l’allarme e la verità e che si va verso una concreta stretta.
Un altro pesante taglio, un’altra stretta e stavolta davvero importante. Parliamo di Superbonus e Bonus Casa. Sui quali un nuovo decreto finito in Gazzetta Ufficiale produce una novità davvero importante, anche se negativa.
Si tratta di una riduzione delle possibilità di sfruttare strumenti quali lo sconto in fattura o la cessione del credito.
Per via delle nuove disposizioni che riducono l’utilizzo di sconto in fattura e della cessione dei crediti per le spese di ristrutturazione della casa, di risparmio energetico e del Superbonus, anche dai CAAF della CGIL si grida all’allarme. Perché anche su lavori già avviati cedere il credito fiscale o ottenere lo sconto in fattura non è semplice.
Anzi, tutto diventa più complesso. E per chi ha avviato i lavori ignaro di queste modifiche, il problema è piuttosto serio, per non dire allarmante. Anche oltre il fatto che strumenti diversi dalla detrazione autonoma del contribuente sono destinati a morire. Perché calano anche le percentuali di detrazione da sfruttare.
Scendono le detrazioni, ecco cosa cambia adesso e nel 2028
Interventi di manutenzione straordinaria, ristrutturazione edilizia, recupero del patrimonio edilizio, interventi di risparmio energetico e così via. Sono tutte misure interessate dalle novità. Partendo dal fatto che c’è una seria riduzione del taglio che possono subire queste detrazioni fiscali.
Infatti dal primo gennaio 2025 per esempio, le spese saranno detraibili solo al 36%. E presto andrà ancora peggio visto che si parla di un taglio al 30% dal 2028 al 2033. Il meccanismo è particolare. Chi oggi gode delle detrazioni per il rifacimento del bagno per lavori e relative spese sostenute nel 2024, sfrutta il 50% di recupero, sempre ripartito in 10 annualità consecutive di detrazione.
Dal primo gennaio tutto scende. E se oggi spendere 10.000 euro fa recuperare 5.000 euro, dal 2025 al 2027 porterà a recuperare 3.600 euro. E dal 2028 al 2033 addirittura si scende a 3.000 euro.
Ecco che scenari ci sono sulle ristrutturazioni e sui bonus casa dal 2025
Ricapitolando, nel tempo verranno nettamente ridotti i bonus sulla casa. E questa non è una novità, perché da tempo se ne parlava. Anche per via delle pesanti critiche che sono state rivolte al Superbonus 110%. Negli anni quindi sarà sempre meno conveniente ristrutturare casa. I vantaggi fiscali di oggi, con detrazioni al 110% con il Superbonus, ma anche con il recupero tra il 50% ed il 65% rischiano di essere un ricordo e basta. E se consideriamo che probabilmente il contribuente sarà lasciato solo a vedere di recuperare ciò che deve con il suo modello 730 in 10 anni, tutto si complica ulteriormente. Casi di incapienza fiscale, rischio di incapienza sopraggiunta e così via dicendo sono fattori che porteranno a rendere meno appetibile la ristrutturazione. Con ricadute economiche non indifferenti sull’intero settore naturalmente.
Bonus casa: immagini e foto
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