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Il tavolo per l’eliminazione barriere architettoniche lavorerà per sei mesi, con possibilità di rinnovo, per suggerire cambiamenti alle leggi e azioni pratiche. Ecco di cosa si occuperà (scopri le ultime notizie su Invalidità e Legge 104categorie protettediritto del lavorosussidiofferte di lavoro e concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsAppTelegram e Facebook).

Insediato il tavolo tecnico per l’eliminazione barriere architettoniche

Il 29 luglio 2024, presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, è stato avviato il “Tavolo Tecnico” sui Piani di Eliminazione Barriere Architettoniche (PEBA).

Il gruppo di lavoro è stato istituito tramite decreto dei ministri Salvini e Locatelli. Il gruppo comprende ordini professionali di ingegneri, architetti e geometri, tecnici di diversi ministeri, Vigili del fuoco, rappresentanti di comuni e province d’Italia, la conferenza Stato-Regioni e associazioni per la disabilità.

La coordinazione è affidata a Mario Barbuto, presidente dell’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti.

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Cosa sono i Piani di Eliminazione Barriere Architettoniche (PEBA)

I PEBA, istituiti dalla Legge 41 del 1986, art. 32, comma 21, e modificati dal Piano di Accessibilità Urbana (PAU) di cui alla Legge 104/1992, art. 24, comma 9, sono strumenti che ogni comune italiano dovrebbe adottare.

Servono per monitorare e classificare le barriere architettoniche presenti nel territorio e programmare interventi per la loro rimozione, al fine di migliorare la mobilità di tutti i cittadini, sia con disabilità che senza.

Diritto alla mobilità delle persone disabili

La mancata attuazione dei PEBA rappresenta una violazione del diritto alla mobilità. Un esempio significativo è la condanna del Comune di Pomezia nel 2022 da parte del Tribunale di Roma (Ordinanza 13 dicembre 2022) per discriminazione, dovuta alla tardiva adozione del Piano di Eliminazione delle Barriere Architettoniche. Questa mancanza ha impedito la piena accessibilità di numerosi luoghi pubblici della città.

Eliminazione barriere architettoniche
Eliminazione barriere architettoniche: cosa fa il ministero. Nella foto: omino rosso in legno in un recinto di barriere architettoniche e omini bianchi in legno fuori dal recinto.

Compiti del tavolo tecnico per l’eliminazione barriere architettoniche

Il tavolo appena istituito ha il compito di analizzare lo stato attuale dei PEBA e migliorarne l’applicazione. Le sue principali funzioni includono:

  • Rivedere le normative di settore
  • Definire lo stato di attuazione dei PEBA in Italia
  • Valutare le potenzialità delle nuove tecnologie, compresa l’Intelligenza Artificiale
  • Proporre ai ministri promotori linee guida aggiornate e soluzioni normative omogenee a livello nazionale.

Il coordinatore del Tavolo Tecnico, Mario Barbuto, ha indicato alcune parole chiave per i lavori futuri: “Norme, Incentivi, Formazione, Tecnologie, Informazione, Comunicazione”. Queste parole chiave riflettono l’impegno per ottenere risultati concreti, seguendo le direttive del decreto istitutivo.

Obiettivi del tavolo tecnico per l’eliminazione barriere architettoniche

Il gruppo di lavoro deve raggiungere gli obiettivi indicati nel decreto interministeriale di costituzione del tavolo tecnico. In particolare, deve definire elementi utili per un’azione strategica sui Piani per l’eliminazione barriere architettoniche e formulare proposte finalizzate a:

  • Adottare linee guida, in accordo con la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le regioni, per garantire una regolamentazione uniforme e l’attuazione dei PEBA secondo i principi di inclusione e accessibilità, coerenza con il principio di progettazione universale e strumenti di pianificazione e programmazione.
  • Prevedere strumenti incentivanti per i soggetti attuatori dei PEBA e individuare buone pratiche. Questo include percorsi formativi per diffondere la cultura, la sensibilità e la consapevolezza in materia di accessibilità, inclusione e progettazione universale.

Il tavolo tecnico si impegna a lavorare su questi obiettivi con l’auspicio di migliorare concretamente l’accessibilità per tutti i cittadini, seguendo le linee guida indicate e sfruttando le opportunità offerte dalle nuove tecnologie.

FAQ sull’eliminazione barriere architettoniche

Cos’è una barriera architettonica?

Una barriera architettonica è qualsiasi ostacolo fisico che impedisce o rende difficoltoso l’accesso, la mobilità e l’uso degli edifici e degli spazi urbani da parte delle persone con disabilità o con ridotta capacità motoria.

Quali leggi regolano l’eliminazione delle barriere architettoniche in Italia?

In Italia, la principale normativa sull’eliminazione delle barriere architettoniche è la Legge n. 13 del 9 gennaio 1989, che stabilisce le disposizioni per favorire il superamento e l’eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati. Altre leggi rilevanti includono il Decreto Ministeriale 236/1989 e la Legge n. 104 del 5 febbraio 1992, che fornisce ulteriori indicazioni in materia di accessibilità e diritti delle persone con disabilità.

Quali edifici devono essere adeguati per eliminare le barriere architettoniche?

Tutti gli edifici pubblici e aperti al pubblico devono essere adeguati per eliminare le barriere architettoniche. Anche gli edifici privati di nuova costruzione o quelli sottoposti a ristrutturazioni rilevanti devono rispettare le norme di accessibilità.

Cosa si intende per “adeguamento” di un edificio?

L’adeguamento di un edificio implica l’adozione di misure strutturali e tecniche che permettono l’accessibilità e la fruibilità degli spazi a tutte le persone, indipendentemente dalla loro condizione fisica. Questo può includere l’installazione di rampe, ascensori, servizi igienici accessibili, percorsi tattili per ciechi, e altri interventi similari.

Quali sono i contributi e le agevolazioni fiscali disponibili per l’eliminazione delle barriere architettoniche?

La Legge n. 13/1989 prevede contributi per l’abbattimento delle barriere architettoniche negli edifici privati. Inoltre, il “Bonus Barriere Architettoniche 2024” permette una detrazione fiscale del 75% delle spese sostenute per interventi di ristrutturazione finalizzati all’eliminazione delle barriere architettoniche. Questa detrazione può essere ripartita in cinque quote annuali di pari importo.

Come si può richiedere il contributo per l’eliminazione delle barriere architettoniche?

Per richiedere il contributo, è necessario presentare domanda al Comune di residenza, allegando la documentazione richiesta, tra cui il progetto dei lavori e il preventivo di spesa. Le modalità specifiche possono variare da un Comune all’altro.

Chi può beneficiare delle agevolazioni per l’eliminazione delle barriere architettoniche?

Possono beneficiare delle agevolazioni fiscali sia le persone con disabilità che i familiari conviventi che sostengono le spese per l’adeguamento degli edifici.

Esistono norme specifiche per l’accessibilità dei trasporti pubblici?

Sì, la normativa italiana prevede che i mezzi di trasporto pubblico siano accessibili alle persone con disabilità. Questo include autobus, tram, metropolitane e treni, che devono essere dotati di strutture adeguate come rampe, pedane mobili, spazi riservati, e servizi igienici accessibili.

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