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Attivo il bando “Sport e Periferie 2023” con l’obiettivo di promuovere la costruzione/ricostruzione delle infrastrutture sportive e favorire l’inclusione sociale e il benessere nelle periferie urbane. É possibile presentare la domanda dal 1 settembre al 10 ottobre 2023.

Rigenerazione urbana: il bando per nuovi impianti sportivi e inclusione sociale

È stato annunciato l’Avviso “Sport e Periferie 2023” (il bando in fondo all’articolo nella sezione Allegati) con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo delle infrastrutture sportive e favorire l’inclusione sociale, il benessere e la coesione all’interno delle comunità locali. 

A partire da oggi 1° settembre i Comuni sotto i 100mila abitanti possono presentare le domande per il bando da 75 milioni di euro destinato alla promozione dello sviluppo di infrastrutture sportive, dell’inclusione sociale, del benessere e della coesione delle comunità locali.

L’iniziativa mira a evidenziare l’importanza dello sport come strumento chiave per migliorare la qualità della vita nelle periferie urbane. Attraverso il finanziamento mirato alla rigenerazione urbana, l’avviso si propone di raggiungere i seguenti obiettivi:

  • Ridurre l’emarginazione e il degrado sociale,
  • Migliorare la qualità della vita urbana e rafforzare il tessuto sociale,
  • Incrementare la sicurezza nelle aree urbane, promuovendo l’attività sportiva,
  • Diffondere una cultura di rispetto e giustizia sociale.

Potrebbe interessarti anche: Rigenerazione urbana: al via il fondo da 34 milioni di euro per i Comuni piccoli a vocazione turistica
Il Ministero del Turismo ha realizzato un Fondo per i piccoli comuni (con popolazione sotto i 5000 abitanti) a vocazione turistica. Prorogato anche il termine per presentare la domanda fissato alle ore 9.00 del 23 settembre 2023.

Le aree di intervento

Le aree di intervento comprendono:

  • La costruzione o ristrutturazione di impianti sportivi per attività agonistiche nelle zone svantaggiate e nelle periferie urbane, insieme alla distribuzione delle attrezzature sportive necessarie per tali strutture.
  • Il completamento o l’adeguamento degli impianti sportivi esistenti, destinati a competizioni nazionali e internazionali.

Scadenze

Le domande possono essere presentate a partire dalle 12:00 del 1° settembre 2023 fino alle 12:00 del 10 ottobre 2023, esclusivamente tramite l’apposita Piattaforma fornita dal Dipartimento per lo Sport.

RAGGIUNGI LA PIATTAFORMA

A chi si rivolge il bando

L’Avviso è aperto a tutti i Comuni italiani con una popolazione fino a 100.000 abitanti, ad eccezione di quelli che hanno già ricevuto finanziamenti dal Fondo Sport e Comunità negli anni 2020 e 2022. Per gli avvisi precedenti al 2020, inclusi i piani pluriennali, un Comune può partecipare solo se il progetto finanziato è stato completamente realizzato e sta beneficiando degli utenti.

Le richieste di finanziamento non possono superare i 700.000 euro per ciascun intervento e devono includere una quota di cofinanziamento basata sulla popolazione residente.

Il Ministro Abodi ha commentato: “Con la pubblicazione dell’avviso Sport e Periferie 2023 da parte del nostro Dipartimento per lo sport offriamo un ulteriore e significativo contributo al miglioramento delle infrastrutture sportive dei comuni italiani sotto i 100.000 abitanti.
Le politiche pubbliche sportive partono dalla base, dai luoghi socialmente più esposti, dove maggiore è l’esigenza di riqualificazione dell’impiantistica sportiva, e questa misura rappresenta una grande opportunità di sviluppo sostenibile a favore di una maggiore e migliore pratica sportiva nei territori, a vantaggio di chi pratica lo sport in tutte le sue declinazioni e di chi ci lavora. I 75 milioni di euro stanziati dal Governo per questo bando sono una grande opportunità per rigenerare aree urbane e recuperare quelle disagiate, riqualificando, quindi, anche il tessuto sociale. Lo sport è una delle principali ‘difese immunitarie sociali’, fattore strategico per perseguire l’obiettivo del miglioramento della qualità della vita ed è, quindi, opportuno per i comuni potersi predisporre con impianti sportivi sempre più adeguati, sicuri, intelligenti tecnologicamente, educati dal punto di vista ambientale e accessibili per tutte le forme di disabilità.”

 

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