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Al termine del primo semestre 2024 tutti gli indicatori economici risultano in crescita: +5% il Margine Operativo Lordo (EBITDA) e +2% l’Utile netto, principalmente per effetto dell’adeguamento dei parametri regolatori nelle attività delle reti di distribuzione e del pieno recupero del valore del portafoglio clienti, grazie all’efficace strategia commerciale. I quasi 370 milioni di euro di investimenti consentono il raggiungimento di importanti traguardi industriali e di sostenibilità, come lo sviluppo delle reti e la riduzione delle perdite idriche, che si attestano a 30,4% (media nazionale superiore al 41%), l’espansione nell’economia circolare con il 72% di raccolta differenziata e il +19% di materia recuperata e la nuova capacità rinnovabile con oltre 70MW.

Principali indicatori

• Margine Operativo Lordo (EBITDA) pari a 636 milioni di euro (+5% vs. 30/06/2023)

• Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti pari a 145 milioni di euro (+2% vs. 30/06/2023)

• Indebitamento finanziario netto pari a 4.013 milioni di euro (+2% vs. 31/12/2023)

• Investimenti pari a 369 milioni di euro (-8% vs. 30/06/2023)

 

Il Consiglio di amministrazione di IREN S.p.A. ha approvato in data odierna i risultati consolidati al 30 giugno 2024.

 

“Una semestrale caratterizzata da indicatori economici tutti in crescita rispetto allo scorso anno.L’Ebitda +5% e l’Utile netto +2% dimostrano che la strada tracciata, e confermata nel recente piano industriale, è quella corretta e consente al Gruppo una continua e solida crescita nel rispetto della sostenibilità finanziaria. – dichiara Luca Dal Fabbro, Presidente esecutivo di Iren – Gli importanti risultati economici sono supportati anche da rilevanti traguardi in termini industriali, come l’avvio del nuovo impianto fotovoltaico di Tuscania da 39MW e l’acquisto delle autorizzazioni per la costruzione del primo impianto italiano agrivoltaico avanzato da 49MW a Rovigo, oltre alproseguimento delle attività finalizzate al closing di EGEA. Supportati dai risultati ottenuti nel semestre, confermiamo le indicazioni sulla guidance 2024.”

 

“In questo primo semestre abbiamo effettuato quasi 650 assunzioni in parte a copertura delle sostituzioni e in parte a supporto della crescita pianificata e finalizzate allo sviluppo aziendale, continuando ad essere un importante realtà lavorativa per i nostri territori” – dichiara Moris Ferretti, Vicepresidente esecutivo di Iren – Inoltre, il 71% degli investimenti sostenuti nel periodo sono di natura sostenibile e consentono ad Iren di procedere rapidamente verso il raggiungimento dei target di piano industriale in materia di economia circolare, con il recupero di materia per oltre 560tonnellate di rifiuti, di transizione energetica, con la nuova capacità rinnovabile, e di tutela della risorsa idrica, con il 71% delle reti idriche distrettualizzate.” 

 

GRUPPO IREN: RISULTATI CONSOLIDATI AL 30 GIUGNO 2024

 

I Ricavi consolidati al 30 giugno 2024 si attestano a 2.697,6 milioni di euro in diminuzione del -16,1% rispetto ai 3.214,4 milioni di euro del primo semestre 2023. I principali fattori di contrazione del fatturato sono riferibili ai ricavi energetici, influenzati per oltre 320 milioni di euro dalla riduzione dei prezzi delle commodities in corso di normalizzazione dopo la crisi energetica degli ultimi anni, e per circa 48 milioni dai minori consumi ed effetti climatici. Risultano in flessione anche i ricavi correlati alle attività di efficientamento energetico quali le riqualificazioni energetiche degli edifici, a causa del progressivo completamento dei lavori correlati al Superbonus 110% (-190 milioni circa). Infine, le variazioni di perimetro incidono sui ricavi per circa 42 milioni di euro e sono riferibili al consolidamento di Sienambiente (da gennaio 2024) e AcquaEnna (da giugno 2023).

 

Il Margine Operativo Lordo (EBITDA) ammonta a 635,8 milioni di euro, in aumento del +4,8% rispetto ai 606,5 milioni di euro del primo semestre 2023. Il primo semestre 2024 è stato caratterizzato da uno scenario energetico meno favorevole rispetto al 2023, da importanti revisioni tariffarie che hanno interessato la BU Reti (con l’aggiornamento positivo dei parametri regolatori), dal pieno recupero della marginalità della Mercato e dall’avvio, seppur ancora non a regime, della fase operativa di alcuni impianti della filiera Ambiente. Per quanto concerne lo scenario energetico il principale fattore caratterizzante il periodo è la flessione del prezzo dell’energia elettrica (-31,6% sul 2023) e quindi dei margini di generazione elettrica e calore; ciò ha comportato un forte impatto negativo sul margine operativo lordo (-71 milioni di euro), parzialmente assorbito (+41 milioni di euro) dalle maggiori quantità prodotte, in particolare legate alla produzione Idroelettrica (+49,2% sul 2023), che ha beneficiato di un miglioramento dell’idraulicità di periodo e del fotovoltaico per l’apporto di nuovi impianti (+48,2% sul 2023). Particolarmente positiva risulta l’attività di commercializzazione, in particolare la vendita di energia elettrica, che ha beneficiato di un importante recupero della marginalità (+45 milioni di euro). Un contributo positivo al margine è generato dalla crescita organica correlata agli incrementi tariffari in conseguenza degli investimenti effettuati sulle reti negli scorsi anni (+ 7 milioni di euro) e alle revisioni tariffarie di inizio anno (+39 milioni di euro), più che compensati dalla flessione della produzione non a regime degli impianti della filiera ambiente (-28 milioni di euro) e dalla fase di conclusione dei cantieri di efficientamento energetico (-31milioni di euro).

Concorrono infine al miglioramento del margine le variazioni di perimetro correlate al consolidamento di Sienambiente (da gennaio 2024) e di AcquaEnna (da giugno 2023), per circa 10 milioni di euro.

La variazione del margine in riferimento alle singole business unit è così suddivisa: in forte miglioramento la business unit Mercato +48,4%, Reti +25,8%, Ambiente -5,6%, Energia -30,1%.

 

Il Risultato Operativo (EBIT) è pari a 280,6 milioni di euro, in aumento del +13,1% rispetto ai 248,1 milioni di euro del primo semestre 2023. Nel periodo si sono registrati maggiori ammortamenti per circa 33 milioni di euro relativi all’entrata in esercizio di nuovi investimenti e all’ampliamento del perimetro di consolidamento, minori accantonamenti al fondo rischi per circa 34 milioni di euro, prevalentemente per il venir meno degli accantonamenti straordinari effettuati in conseguenza delle disposizioni del DL “Sostegni ter” nel 2023 e non più ripetibili, e minori accantonamenti al fondo svalutazione crediti per circa 2 milioni di euro.

L’Utile Netto di Gruppo attribuibile agli azionisti è pari a 145,2 milioni di euro, in crescita (+2%) rispetto ai 143,0 milioni di euro del 30 giugno 2023. La lieve crescita è interamente imputabile all’incremento del tax rate. Lo scorso anno il tax rate del Gruppo era significativamente inferiore, per effetto della non imponibilità dei crediti di imposta riconosciuti a contrasto dei costi dell’energia delle imprese. Il risultato ante imposte (EBT) è infatti in crescita del 12,6% rispetto a quello dello scorso anno.

L’Indebitamento Finanziario Netto si attesta a 4.013 milioni al 30 giugno 2024, in lieve scostamento (+2%) rispetto a 3.933 milioni di euro del 31 dicembre 2023. Il flusso di cassa operativo copre interamente gli investimenti tecnici e finanziari del periodo, mentre il capitale circolante netto, che beneficia della cessione dei crediti da Superbonus per quasi 250 milioni di euro, subisce un temporaneo incremento per l’aumento dei crediti da fatture da emettere nei business regolati, nellafiliera energetica e inerenti agli investimenti del PNRR.

Gli investimenti lordi realizzati nel periodo ammontano a 369 milioni di euro, in calo (-8%) rispetto allo stesso periodo del 2023, di cui 19 milioni di euro inerenti al consolidamento di Sienambiente e 5 milioni di euro inerenti all’acquisto delle autorizzazioni per la costruzione del nuovo impianto agrivoltaico. Gli investimenti del periodo sono stati destinati principalmente alla realizzazione delle infrastrutture previste dai Piani d’ambito del ciclo idrico integrato, all’ammodernamento delle reti gas ed elettriche, all’acquisto di mezzi ed attrezzature della raccolta e alla realizzazione di impianti di trattamento rifiuti e di generazione rinnovabile.

 

 

GRUPPO IREN: PRINCIPALI RISULTATI PER AREA DI BUSINESS

BU Reti (infrastrutture energetiche e idriche)

BU Energia (Generaz., TLR, Eff. Energetica)

Margine Operativo Lordo (EBITDA)

BU Reti (infrastrutture energetiche e idriche)

Infrastrutture elettriche

BU Energia (Generaz., TLR, Eff. Energetica)

Risultato Operativo (EBIT)

BU Reti (infrastrutture energetiche e idriche)

BU Energia (Generaz., TLR, Eff. Energetica)

(*) Variazione superiore al 100%

Reti (infrastrutture energetiche e idriche)

Il Margine Operativo Lordo ammonta a 237,5 milioni di euro in aumento del +25,8% rispetto ai 188,7 milioni di euro del precedente esercizio ed è riconducibile prevalentemente all’incremento dei vincoli tariffari.

Nel corso del periodo di riferimento il Gruppo ha distribuito 1.748 GWh di energia elettrica, 593 di metri cubi di gas e venduto 88 milioni di metri cubi di acqua.

Al 30 giugno 2024 gli investimenti lordi del settore ammontano a 163 milioni di euro in crescita(+11,8%) rispetto all’anno precedente, destinati alla realizzazione delle infrastrutture previste dai Piani d’ambito del ciclo idrico integrato, all’ammodernamento delle reti gas ed elettriche.

Ambiente

Il Margine Operativo Lordo ammonta a 124,5 milioni di euro, in diminuzione del -5,6% rispetto ai 131,9 milioni di euro del primo semestre 2023. La dinamica del margine è caratterizzata dal miglioramento del risultato dell’attività di raccolta, interamente compensato dalla contrazione del margine delle attività di trattamento e smaltimento. L’attività di smaltimento, oltre ad essere penalizzata dalla flessione dei prezzi dell’energia elettrica e degli altri energetici (calore e biometano) ha risentito negativamente di un’attività di manutenzione straordinaria programmata sul WTE di Torino, del venir meno di contributi straordinari sui consumi energetici, di una riduzione dei volumi di rifiuti smaltiti in discarica per effetto di una parziale saturazione dei siti. Completa il quadro la fase di avvio, ancora in corso, di alcuni impianti (Gavassa, Borgaro Torinese e Vercelli).

Nel corso dei primi sei mesi 2024, i rifiuti gestiti sono stati pari a oltre 2 milioni di tonnellate.

Al 30 giugno 2024 gli investimenti lordi realizzati nel settore ammontano a 70,2 milioni di euro, in calo (-22,5%) rispetto al primo semestre 2023. Gli investimenti sono relativi all’acquisto di mezzi ed attrezzature della raccolta e alla realizzazione di impianti; in particolare, tra questi ultimi si evidenzia l’impianto di trattamento della carta Irma e della plastica di Borgaro Torinese (TO), l’impianto biometano sul biodigestore FORSU di Santhià e il biodigestore di Saliceti.

Energia (Generazione, teleriscaldamento ed efficienza energetica)

Il Margine Operativo Lordo ammonta a 133 milioni di euro in diminuzione del -30,1% rispetto ai 190,1 milioni di euro del corrispondente periodo 2023. L’andamento dello scenario energetico è stato caratterizzato da un trend in discesa dei prezzi delle commodities tornati ai livelli pre-crisi energetica del 2021-2022. La flessione dei prezzi ha avuto un effetto negativo sui margini di produzione interessando tutti i segmenti di produzione, con maggiore impatto sulla Cogenerazione Elettrica e Calore, soltanto parzialmente compensati dall’aumento delle quantità prodotte, in particolare per la produzione Idroelettrica, grazie ad una favorevole idraulicità ed innevamento al suolo nel corso del periodo.

Risultano in flessione rispetto al primo semestre 2023 anche le attività legate all’Efficienza Energetica, per la riduzione dei lavori di riqualificazione energetica degli edifici (Superbonus 110%) e delle attività di gestione energetica.

 

Nel periodo l’energia elettrica totale prodotta è stata pari a 3.902,1 GWh, in calo del -1,2% rispetto ai 3.948,7 GWh del primo semestre 2023. La produzione di calore si attesta a 1.421,9 GWht in aumento del 8,9% rispetto ai 1.305,1 GWht corrispondente periodo del 2023. Complessivamente le volumetrie teleriscaldate ammontano a circa 101,1 Mmc in aumento del +1,5% rispetto ai circa 99,6Mmc dei primi sei mesi del 2023. 

 

Al 30 giugno 2024 sono stati realizzati investimenti lordi per 52,2 milioni di euro, in aumento del +26,1% rispetto ai 41,3 milioni di euro del primo semestre 2023. Tra i principali progetti si evidenziano lo sviluppo delle reti del teleriscaldamento e degli impianti fotovoltaici.

Mercato

Il Margine Operativo Lordo del settore ammonta a 138,5 milioni di euro e risulta in aumento del +48,4% rispetto ai 93,5 milioni di euro del primo semestre 2023. Il miglioramento della marginalità è riferibile ad entrambe le commodities con la vendita dell’energia elettrica che presenta un risultato positivo in incremento del +81,4% e la vendita di gas che riporta un incremento del +23,8%.

 

L’energia elettrica direttamente commercializzata nel corso del periodo è pari a 3.199,2 GWh, in aumento (+9,2%) rispetto al medesimo periodo del 2023. L’incremento delle vendite sul mercato ha riguardato tutti i segmenti di clientela in particolar modo il segmento grossisti e business. 

Sono stati inoltre acquistati 1.250,5 Mmc di gas in calo del -2,9% rispetto allo stesso periodo del 2023, per effetto di un calo del gas destinato a consumi interni al Gruppo (-8%) e commercializzato ai clienti (-2%).

 

Al 30 giugno 2024 sono stati realizzati investimenti lordi per 38 milioni di euro in calo del -11,4% rispetto al primo semestre 2023.

EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE

In un contesto macroeconomico complesso, sono tre i rischi principali con potenziale impatto sui risultati del Gruppo: l’andamento dei tassi di interessi, la volatilità del prezzo delle commodity e le dinamiche inflattive. Il monitoraggio continuo da parte di Iren dei suddetti trend consente di adottare tempestivamente azioni di mitigazione volte al raggiungimento dei risultati economico-finanziari attesi.

Il 2024 sarà caratterizzato dal proseguimento degli investimenti previsti nel Piano Industrialeaggiornato a giugno 2024. Per l’anno in corso sono previsti circa un miliardo di euro di investimenti, destinati primariamente all’efficientamento delle reti di distribuzione, allo sviluppo della raccolta dei rifiuti e degli impianti di trattamento, allo sviluppo di capacità rinnovabile e all’acquisizione di una quota di minoranza di EGEA. Iren ha emesso il quinto Green Bond per complessivi 500 milioni di euro e ha sottoscritto due linee di credito per ulteriori 280 milioni di euro. Tali strumenti consentono di rafforzare ulteriormente la struttura finanziaria del Gruppo, migliorando gli indici di liquidità e al tempo stesso confermano il forte commitment ad ampliare il proprio portafoglio di finanzia sostenibile.

I risultati economici sono previsti in crescita rispetto a quelli del 2023 grazie al miglioramento dei parametri regolatori per le attività di distribuzione e di raccolta rifiuti, al consolidamento di Sienambiente in ambito rifiuti e al mantenimento di una solida profittabilità del portafoglio clienti congiuntamente ad una crescita della stessa per effetto della liberalizzazione del mercato. Per quanto concerne l’attività di energia, si prevede un calo dei prezzi energetici solo parzialmente compensati dai maggiori volumi da fonti rinnovabili e il minor contributo delle attività di efficientamento energetico, per il venir meno degli incentivi del Superbonus 110%. 

Forti di un robusto piano di investimenti e di risultati economici previsti in crescita il Gruppo può confermare il trend di sviluppo nel rispetto della sostenibilità finanziaria come previsto dal recente aggiornamento del Piano Industriale.

CONFERENCE CALL

 

I risultati al 30 giugno 2024 saranno illustrati oggi 29 luglio alle ore 16.30 (ora italiana) nel corso di una conference call alla comunità finanziaria, trasmessa anche in web casting in modalità listen only sul sito www.gruppoiren.it sezione Investitori.

 

INDICATORI ALTERNATIVI DI PERFORMANCE

 

Nel presente comunicato stampa sono utilizzati alcuni indicatori alternativi di performance (IAP) non previsti dai principi contabili internazionali adottati dall’Unione Europea (IFRS-EU), al fine di consentire una migliore valutazione dell’andamento della gestione economico-finanziaria del Gruppo IREN. In conformità con le raccomandazioni degli Orientamenti pubblicati in ottobre 2015 dall’ESMA, di seguito si riportano il significato, il contenuto e la base di calcolo di tali indicatori:

• Capitale investito netto (CIN): determinato dalla somma algebrica dell’Attivo immobilizzato, delle Altre attività (passività) non correnti, del Capitale circolante netto, delle Attività (passività) per imposte differite, dei Fondi rischi e benefici ai dipendenti e delle Attività (passività) destinate a essere cedute. Questo IAP è utilizzato dal Gruppo nell’ambito di documenti sia interni al Gruppo sia esterni e rappresenta un’utile misurazione ai fini della valutazione delle attività nette complessive, sia correnti che immobilizzate, anche attraverso la comparazione tra il periodo oggetto di relazione con quelli relativi a periodi o esercizi precedenti. Tale indicatore consente inoltre di condurre analisi sugli andamenti operativi e di misurare la performance in termini di efficienza operativa nel corso del tempo.

• Indebitamento finanziario netto: determinato dalla somma delle Passività finanziarie non correnti al netto delle Attività finanziarie non correnti e delle Passività Finanziarie correnti al netto delle Attività finanziarie correnti e delle Disponibilità liquide e mezzi equivalenti. Questo IAP è utilizzato dal Gruppo nell’ambito di documenti sia interni al Gruppo sia esterni e rappresenta un’utile misurazione della struttura finanziaria del Gruppo, anche attraverso la comparazione tra il periodo oggetto di relazione con quelli relativi a periodi o esercizi precedenti.

• Capitale Circolante Netto (CCN): determinato dalla somma algebrica delle Attività e Passività derivanti da contratti con i clienti correnti e non correnti, dei Crediti commerciali correnti e non correnti, delle Rimanenze, delle Attività e i Debiti per imposte correnti, dei Crediti vari e altre attività correnti, dei Debiti commerciali e dei Debiti vari e altre passività correnti. Questo IAP è utilizzato dal Gruppo nell’ambito di documenti sia interni al Gruppo sia esterni e rappresenta un’utile misurazione dell’efficienza operativa del Gruppo, anche attraverso la comparazione tra il periodo oggetto di relazione e quelli relativi a periodi o esercizi precedenti.

• Margine operativo lordo (EBITDA): determinato dalla somma del Risultato prima delle imposte, del Risultato di partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, della Rettifica di valore di partecipazioni, dei Proventi e Oneri finanziari e degli Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni. Il Margine Operativo Lordo è esplicitamente indicato come subtotale nel bilancio. Questo IAP è utilizzato dal Gruppo nell’ambito di documenti sia interni al Gruppo sia esterni e rappresenta un utile strumento per la valutazione della performance operativa del Gruppo (sia nel suo complesso che a livello di singola Business Unit), anche mediante la comparazione tra i risultati operativi del periodo oggetto di relazione con quelli relativi a periodi o esercizi precedenti. Tale indicatore consente inoltre di condurre analisi sugli andamenti operativi e di misurare la performance in termini di efficienza operativa nel corso del tempo.

• Risultato operativo (EBIT): determinato dalla somma del Risultato prima delle imposte, del Risultato di partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto, della Rettifica di valore di partecipazioni e dei Proventi e Oneri finanziari. Il Risultato Operativo è esplicitamente indicato come subtotale nel bilancio.

• Free cash flow: determinato dalla somma del Cash flow operativo e del Flusso finanziario da attività di investimento.

• Investimenti: rappresenta la somma degli investimenti in Immobili, impianti e macchinari, in Attività immateriali e in attività finanziarie (partecipazioni), presentata al lordo dei contributi in conto capitale. Questo IAP è utilizzato dal Gruppo nell’ambito di documenti sia interni al Gruppo sia esterni e rappresenta una misura delle risorse finanziarie assorbite in acquisti di beni durevoli nel periodo.

 

Il Dirigente Preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Giovanni Gazza, dichiara ai sensi del comma 2 articolo 154bis del Testo Unico della Finanza che l’informativa contabile contenuta nel presente comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri ed alle scritture contabili.

La relazione finanziaria al 30 giugno 2024 sarà depositata nei termini di legge presso la Sede sociale (Via Nubi di Magellano, 30 – Reggio Emilia), presso la Borsa Italiana S.p.A. a disposizione di chiunque ne farà richiesta e saranno inoltre disponibili sul sito internet della società www.gruppoiren.it.

Si riportano di seguito i prospetti contabili del Gruppo IREN.

CONTO ECONOMICO

Primo semestre
2023
Rideterminato

Ricavi per beni e servizi

Costi materie prime sussidiarie di consumo e merci

Prestazioni di servizi e godimento beni di terzi

Oneri diversi di gestione

Costi per lavori interni capitalizzati

Ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni

Accantonamenti a fondo svalutazione crediti

Altri accantonamenti e svalutazioni

Totale ammortamenti, accantonamenti e svalutazioni

Totale gestione finanziaria

Rettifica di valore di partecipazioni

Risultato di partecipazioni contabilizzate con il metodo del patrimonio netto al netto degli effetti fiscali

Risultato prima delle imposte

Risultato netto delle attività in continuità

Risultato netto da attività operative cessate

Risultato netto del periodo

– Utile (perdita) del periodo attribuibile agli azionisti

– Utile (perdita) del periodo attribuibile alle minoranze

(*) Variazione superiore al 100%

 

I dati comparativi del Primo Semestre 2023 sono stati rideterminati per tenere conto, alla data di acquisizione, come previsto dall’IFRS 3, degli effetti derivanti dal completamento dell’allocazione del prezzo di acquisizione al fair value definitivo delle attività e passività acquisite (Purchase Price Allocation) di Romeo 2, AMTER e Acquaenna.

STATO PATRIMONIALE RICLASSIFICATO 

 

Altre attività (Passività) non correnti

Capitale circolante netto

Attività (Passività) per imposte differite

Fondi rischi e Benefici ai dipendenti

Attività (Passività) destinate a essere cedute

Attività finanziarie a lungo termine

Indebitamento finanziario a medio e lungo termine

Indebitamento finanziario netto a medio lungo termine

Attività finanziarie a breve termine

Indebitamento finanziario a breve termine

Indebitamento finanziario netto a breve termine

Indebitamento finanziario netto

Mezzi propri ed indebitamento finanziario netto

(*) Variazione superiore al 100%

 

I dati comparativi al 31 dicembre 2023 sono stati rideterminati per tenere conto, alla data di acquisizione, come previsto dall’IFRS 3, degli effetti derivanti dal completamento dell’allocazione del prezzo di acquisizione al fair value definitivo delle attività e passività acquisite (Purchase Price Allocation) di Acquaenna.

 

RENDICONTO FINANZIARIO

Primo semestre
2023
Rideterminato

(Indebitamento) Finanziario Netto iniziale

Rettifiche per movimenti non finanziari

Erogazioni benefici ai dipendenti

Utilizzo fondo rischi e altri oneri

Variazione altre attività/passività non correnti

Flussi finanziari per transazioni su mercati derivati commodities

Altre variazioni patrimoniali

Flusso finanziario derivante da variazioni di CCN

Investimenti in attività materiali e immateriali

Investimenti in attività finanziarie

Realizzo investimenti e variazione attività destinate ad essere cedute

Acquisizione di società controllate

Totale flusso finanziario da attività di investimento

Flusso finanziario del capitale proprio

Variazione (Indebitamento) Finanziario Netto

(Indebitamento) Finanziario Netto finale

(*) Variazione superiore al 100%

 

I dati comparativi del Primo Semestre 2023 sono stati rideterminati per tenere conto, alla data di acquisizione, come previsto dall’IFRS 3, degli effetti derivanti dal completamento dell’allocazione del prezzo di acquisizione al fair value definitivo delle attività e passività acquisite (Purchase Price Allocation) di Romeo 2, AMTER e Acquaenna.



 

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