Utilizza la funzionalità di ricerca interna #finsubito.

Agevolazioni - Finanziamenti - Ricerca immobili

Puoi trovare una risposta alle tue domande.

 

More results...

Generic selectors
Exact matches only
Search in title
Search in content
Post Type Selectors
Filter by Categories
#finsubito
#finsubito news video
#finsubitoagevolazioni
#finsubitoaste
01_post_Lazio
Agevolazioni
News aste
Post dalla rete
Zes agevolazioni
   


Vediamo in questo post come pagare a rate i debiti INPS, ovvero come ottenere la dilazione del pagamento dei contributi non versati o di indebiti ricevuti. Quali sono le condizioni imposte dall’istituto, quanto può essere estesa la rateizzazione e quali sono le scadenze da rispettare. (scopri le ultime notizie su bonus, Rdc e assegno unico, su Invalidità e Legge 104, sui mutui, sul fisco, sulle offerte di lavoro e i concorsi attivi. Leggile gratis su WhatsApp, Telegram e Facebook).

Quando si hanno debiti con l’INPS

L’INPS impone scadenze precise per il pagamento dei contributi previdenziali e assistenziali. I termini sono noti sia alle aziende, che si occupano dei pagamenti per i propri dipendenti, sia ai professionisti che gestiscono autonomamente i propri contributi.

Grazie a sistemi automatizzati, l’istituto è molto efficiente nell’identificare i ritardi nei pagamenti e invia agli inadempienti notifiche e solleciti. Se il contribuente non regolarizza la propria posizione anche dopo questi avvisi, l’INPS emette un avviso di addebito delle somme dovute e passa il recupero del debito all’Agenzia delle Entrate Riscossione, che può procedere al pignoramento dei beni.

Possibilità di rateizzazione prima dell’avviso di addebito

C’è però la possibilità di rateizzare il debito prima che l’INPS emetta l’avviso di addebito. Basta una domanda telematica. Nei prossimi paragrafi vediamo come funziona.

Entra nella community, informati e fai le tue domande su Youtube e Instagram.

Come pagare a rate i debiti INPS?

Per ottenere la rateizzazione dei debiti con l’INPS, è fondamentale rispettare determinate condizioni. La richiesta di rateazione deve essere presentata prima che l’INPS emetta e notifichi un avviso di addebito delle somme dovute. Una volta emesso l’avviso, infatti, non è più possibile rateizzare le somme riportate, ma si possono definire gli importi indicati nell’avviso stesso.

L’istanza di rateazione deve essere omnicomprensiva, includendo l’intero ammontare dei contributi dovuti alla data di presentazione della domanda, per tutte le Gestioni amministrate dall’INPS.

Rateizzazione oltre la scadenza non rispettata

La rateizzazione amministrativa può essere attivata anche oltre la scadenza non rispettata per il versamento spontaneo dei contributi. È possibile farlo se non è pervenuto un avviso di addebito, che ha valore di titolo esecutivo. Inoltre, diversamente dalle rateizzazioni con le Agenzie fiscali, con l’INPS non è possibile selezionare solo alcuni contributi da rateizzare: o si rateizza tutto il dovuto, o niente.

Presentazione della domanda

La domanda di rateizzazione dei debiti INPS deve essere presentata in via telematica sul sito dell’INPS, personalmente o servendosi di un intermediario abilitato. Al momento della compilazione online del modulo, è necessario inserire i dati del richiedente e, nel caso, dei dipendenti interessati dall’evasione contributiva. Gli importi dovuti sono già precompilati dall’INPS. La domanda include anche un atto di impegno per il pagamento rateizzato dei contributi.

In quante rate è possibile rateizzare il debito

Una volta presentata la domanda completa e formalmente corretta, l’INPS riconosce la dilazione, emanando un piano di ammortamento del debito fino a un massimo di 24 rate. Il numero di rate concesse dipende dall’importo complessivo dei debiti rateizzati. Ad esempio, fino a 2.000 euro si può arrivare ad un massimo di 6 rate e non oltre.

Possibilità di prolungamento della rateizzazione

Questo limite massimo non è inderogabile. In circostanze eccezionali, il contribuente può richiedere il prolungamento della rateizzazione fino a 36 rate, previo autorizzazione dal Ministero del Lavoro. Le circostanze eccezionali includono calamità naturali, procedure concorsuali instaurate nei confronti del debitore, carenza temporanea di liquidità finanziaria derivante da ritardato introito di crediti e altre situazioni specifiche.

Il Ministero del Lavoro può anche autorizzare il prolungamento della dilazione fino a 60 rate, nei casi di oggettiva incertezza dell’obbligo contributivo o di fatto doloso del terzo.

Come rateizzare gli indebiti ricevuti dall’INPS

È possibile che l’INPS richieda al cittadino la restituzione di somme già erogate ma non spettanti. Può avvenire, ad esempio, nel caso di un trattamento pensionistico liquidato in misura superiore al dovuto o di un’indennità di disoccupazione attribuita senza i presupposti legittimanti.

Anche in queste situazioni, è possibile richiedere e ottenere la restituzione rateizzata. Questo metodo tiene conto delle capacità economiche dell’interessato nel rimborsare il dovuto, considerando spesso l’accumulo di importi ingenti nel corso degli anni, impossibili da restituire in un’unica soluzione.

Restituzione delle somme in buona fede

Va tenuto presente che non sempre la restituzione è dovuta, specialmente se le somme sono state percepite in buona fede e se le erogazioni risalgono a più di 10 anni prima.

Conclusioni

In questo articolo abbiamo esaminato il processo di rateizzazione dei debiti con l’INPS, fornendo dettagli sulle condizioni da rispettare, le modalità di presentazione della domanda e le possibilità di estensione del piano di rateizzazione.

Sintesi delle condizioni per la rateizzazione

Per ottenere la rateizzazione dei debiti INPS, è necessario presentare la domanda prima che l’INPS emetta un avviso di addebito formale. La richiesta deve essere omnicomprensiva e riguardare l’intero ammontare dei contributi dovuti a tutte le Gestioni INPS. Una volta emesso l’avviso di addebito, non è più possibile rateizzare le somme riportate.

Procedura di presentazione della domanda

La domanda di rateizzazione deve essere presentata online sul sito dell’INPS, compilando un modulo specifico con i dati richiesti. Una volta presentata, la domanda rappresenta anche un atto di impegno per il pagamento rateizzato dei contributi e implica la rinuncia a proporre eccezioni relative all’esistenza e all’ammontare del debito.

Massimo numero di rate concesse

L’INPS concede un piano di ammortamento del debito fino a un massimo di 24 rate, con la possibilità di prolungare la rateizzazione fino a 36 o addirittura 60 rate in casi eccezionali, previa autorizzazione del Ministero del Lavoro.

Restituzione degli indebiti ricevuti

Infine, abbiamo esaminato la possibilità di rateizzare la restituzione di somme indebitamente percepite dall’INPS. Questo può essere fatto in modalità rateale, tenendo conto delle capacità economiche dell’interessato.

Con queste informazioni, i contribuenti possono comprendere meglio le opzioni disponibili per gestire i debiti con l’INPS e pianificare adeguatamente il pagamento delle somme dovute.

Come pagare a rate i debiti INPS?
Nell’immagine un uomo sta verificando cosa deve fare per pagare a rate un debito con l’INPS.

FAQ (domande e risposte)

Come attivare la rateizzazione dei debiti con l’INPS?

Per attivare la rateizzazione dei debiti con l’INPS, è necessario presentare una domanda prima che venga emesso e notificato un formale avviso di addebito delle somme dovute. L’INPS effettua una notifica automatizzata dei ritardi nei pagamenti, inviando avvisi e solleciti di pagamento ai contribuenti inadempienti. Prima di procedere al recupero coattivo dei debiti tramite l’Agenzia Entrate Riscossione, è possibile rateizzare il debito presentando una semplice domanda telematica.

Quali condizioni devono essere soddisfatte per rateizzare i debiti INPS?

Le condizioni fondamentali per ottenere la rateizzazione dei debiti con l’INPS sono:

  1. La domanda di rateizzazione deve essere presentata prima dell’emissione di un avviso di addebito formale delle somme dovute.
  2. L’istanza deve essere completa e includere l’intero ammontare dei contributi dovuti, accumulati fino alla data di presentazione, per tutte le gestioni amministrate dall’INPS.
  3. Non è possibile selezionare specifici contributi da rateizzare; la domanda deve coprire l’intero debito.

Fino a quando è possibile richiedere la rateizzazione INPS?

La rateizzazione dei debiti INPS può essere richiesta fino al momento in cui non è pervenuto un avviso di addebito formale. Una volta ricevuto tale avviso, che ha valore di titolo esecutivo, l’INPS non permette più la rateizzazione diretta delle somme specificate nell’avviso, ma è necessario passare attraverso l’Agenzia Entrate Riscossione per definire eventuali piani di rateizzazione.

Come presentare una domanda di rateizzazione dei debiti INPS online?

Per presentare una domanda di rateizzazione dei debiti INPS online, è necessario:

  1. Accedere al sito dell’INPS e autenticarsi con le proprie credenziali (SPID, Carta di Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi).
  2. Compilare il modulo di domanda di rateizzazione disponibile online, inserendo i dati personali e quelli relativi a eventuali dipendenti coinvolti.
  3. Inserire gli importi dovuti, che sono già precompilati dall’INPS nel modulo.
  4. Sottomettere la domanda, che include un impegno al pagamento rateizzato e rinuncia a eventuali opposizioni legali sull’esistenza e l’ammontare del debito.

Quante rate massime sono concesse per i debiti INPS?

L’INPS può concedere un piano di ammortamento del debito fino a un massimo di 24 rate. Il numero esatto di rate concessi dipende dall’importo complessivo dei debiti rateizzati.

È possibile estendere il piano di rateizzazione INPS oltre le 24 rate?

Sì, è possibile estendere il piano di rateizzazione oltre le 24 rate fino a un massimo di 36 rate, e in circostanze eccezionali, autorizzate dal Ministero del Lavoro, fino a 60 rate. Queste circostanze includono calamità naturali, crisi aziendali significative, carenza di liquidità temporanea derivante da ritardi in introiti dovuti, e altre condizioni specificate dalla normativa vigente.

Ecco gli articoli preferiti dagli utenti sul fisco e sulle tasse:

 

***** l’articolo pubblicato è ritenuto affidabile e di qualità*****

Visita il sito e gli articoli pubblicati cliccando sul seguente link

Source link

Informativa sui diritti di autore

La legge sul diritto d’autore art. 70 consente l’utilizzazione libera del materiale laddove ricorrano determinate condizioni:  la citazione o riproduzione di brani o parti di opera e la loro comunicazione al pubblico sono liberi qualora siano effettuati per uso di critica, discussione, insegnamento o ricerca scientifica entro i limiti giustificati da tali fini e purché non costituiscano concorrenza all’utilizzazione economica dell’opera citata o riprodotta.

Vuoi richiedere la rimozione dell’articolo?

Clicca qui

 

 

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui

La rete #dessonews è un aggregatore di news e replica gli articoli senza fini di lucro ma con finalità di critica, discussione od insegnamento,

come previsto dall’art. 70 legge sul diritto d’autore e art. 41 della costituzione Italiana. Al termine di ciascun articolo è indicata la provenienza dell’articolo.

Il presente sito contiene link ad altri siti Internet, che non sono sotto il controllo di #adessonews; la pubblicazione dei suddetti link sul presente sito non comporta l’approvazione o l’avallo da parte di #adessonews dei relativi siti e dei loro contenuti; né implica alcuna forma di garanzia da parte di quest’ultima.

L’utente, quindi, riconosce che #adessonews non è responsabile, a titolo meramente esemplificativo, della veridicità, correttezza, completezza, del rispetto dei diritti di proprietà intellettuale e/o industriale, della legalità e/o di alcun altro aspetto dei suddetti siti Internet, né risponde della loro eventuale contrarietà all’ordine pubblico, al buon costume e/o comunque alla morale. #adessonews, pertanto, non si assume alcuna responsabilità per i link ad altri siti Internet e/o per i contenuti presenti sul sito e/o nei suddetti siti.

Per richiedere la rimozione dell’articolo clicca qui