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Tra le offerte di servizi creditizi esistenti, il mutuo per pensionati si presenta come una soluzione rilevante per coloro che desiderano accedere a finanziamenti immobiliari anche dopo aver raggiunto l’età pensionabile. In un contesto in cui la casa rappresenta spesso il principale investimento di una vita e un punto di riferimento per la sicurezza economica, è fondamentale comprendere le caratteristiche e il funzionamento di questa forma di finanziamento. Come si può immaginare, il mutuo per pensionati si distingue per alcune peculiarità rispetto ai tradizionali mutui ipotecari, poiché tiene conto delle specifiche condizioni finanziarie e previdenziali dei pensionati italiani. Vediamo quindi tutti i dettagli di questo genere di finanziamento.

Il mutuo per pensionati per la prima casa dell’INPS

Il mutuo per pensionati INPS (ex mutuo INPDAP) rappresenta un sostegno a lungo termine che può essere richiesto per varie finalità:

  • assistere nei costi relativi all’acquisto della prima casa ma anche per la costruzione ed espansione di tale immobile;
  • acquisire o costruire un garage o parcheggio destinato ad essere parte integrante della prima casa;
  • trasferire un mutuo precedentemente stipulato con un istituto bancario (conosciuto come portabilità o surroga del mutuo).

È possibile, inoltre, richiedere il mutuo agevolato pensionati INPS per coprire le spese legate all’iscrizione e alla frequenza di corsi di studio per sé o per i membri della famiglia. Secondo quanto riportato sul sito ufficiale dell’Istituto di previdenza, questo tipo di assistenza è disponibile per coloro che sono iscritti alla Gestione Unitaria delle prestazioni creditizie e sociali da almeno dodici mesi e risultano essere impiegati con contratto a tempo indeterminato al momento della richiesta o pensionati.

Il mutuo INPS conviene? 

La percentuale massima di finanziamento rispetto al valore dell’immobile (LTV), può raggiungere fino all’80%, in linea con i tradizionali mutui per prima casa. I mutui ai pensionati possono estendersi per periodi di 10, 15, 20, 25 o 30 anni, ed i tassi del mutuo INPS possono essere fissi o variabili.

Tramite il portale ufficiale dell’INPS è possibile simulare il piano di rimborso del finanziamento, valutando la rata mensile in relazione al proprio reddito o pensione, nonché il TAN e il TAEG, al fine di scegliere le condizioni più adatte alle proprie necessità specifiche. È importante tenere presente che le spese di gestione, gli interessi di preammortamento e le tariffe notarili e periziali sono a carico del beneficiario.

Qual è l’età massima per richiedere un mutuo?

Generalmente, le istituzioni bancarie stabiliscono diversi limiti di età massima per l’accensione di un mutuo ai pensionati: alcune fissano il limite a 75 anni, altre estendono fino a 80 o addirittura eccezionalmente fino a 85 anni.

Nel processo tipico di valutazione di una richiesta di finanziamento relativa ai mutui, gli istituti di credito si basano su quattro criteri fondamentali:

  • rispetto dei limiti di età massima;
  • adeguata capacità reddituale;
  • valore dell’immobile e conformità legale di quest’ultimo (dunque assenza di violazioni o abusi edilizi di qualunque genere);
  • elevata affidabilità e merito creditizio del richiedente.

Oltre alla considerazione sull’età, dunque, l’affidabilità e il merito creditizio per i mutui a pensionati e altri soggetti sono fattori cruciali. Riassumendo, il limite massimo di età per ottenere un prestito ipotecario si aggira intorno ai 75 anni, anche se alcune banche possono estendersi fino agli 80 anni o oltre. È da sottolineare però che questo limite si riferisce all’età massima alla scadenza del periodo di rimborso del prestito. Ad esempio, per richiedere un finanziamento con una durata di 20 anni, il richiedente dovrebbe avere al massimo 55 anni al momento della stipula del contratto.

La maggior parte delle istituzioni bancarie stabilisce il limite massimo di età tenendo conto della durata del finanziamento e dell’assicurazione sul credito. Questo limite è determinato considerando il rischio di insolvenza, il quale cresce con l’avanzare dell’età del richiedente, sia per il rischio di mortalità che per la possibile perdita di impiego. L’invecchiamento riduce le prospettive di vita e aumenta il rischio di decesso prima del completo rimborso del finanziamento, rendendo il richiedente meno affidabile dal punto di vista del merito creditizio.

Quali sono le banche che fanno mutui fino a 80 anni?

Sono diversi gli istituti che concedono finanziamenti a soggetti in età di pensionamento e, naturalmente, ognuno di essi presenta condizioni differenti per ciascun caso. Ad esempio, il mutuo per pensionati di Intesa San Paolo presenta le seguenti caratteristiche:

  • tasso di interesse fisso per tutta la durata del periodo di rimborso;
  • il periodo di rimborso si estende fino a un massimo di 10 anni;
  • l’età massima per richiedere il prestito è di 83 anni.

Per capire se altri istituti offrono il mutuo pensionati a over 65 se c’è ad esempio un mutuo pensionati Unicredit o un mutuo Bancoposta per pensionati, si consiglia la visione dei siti dedicati o di contattare direttamente gli istituti.

 

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